IL RETICELLO

Il "reticello" (o reticella) è l'antenato dei merletti ad ago, ma si serve ancora di un supporto preesistente, alcune parti del quale rimarranno anche a lavoro ultimato.

Il ricamo ha origini antichissime mentre i merletti risalgono al XV° secolo circa.

Per primo fece la sua comparsa il "punto tagliato" che, eseguito su una tela preesistente e permanente, rappresentò il primo tentativo di ottenere dei vuoti e quindi il primo passo estetico indispensabile allo sviluppo del merletto; la tela veniva tagliata in determinati punti ed i contorni dei trafori venivano rinforzati con il punto festone.

Con l'aumento dei trafori, sia in numero che in dimensione, ci si avvicinò, poco per volta, allo stadio successivo che fu quello del reticello.

Nel reticello si eliminarono un certo numero di fili, si rinforzarono i contorni con i punti cordoncino e quadro, si rivestirono i fili rimasti con il punto rammendo e, infine, si lanciarono altri fili attraverso i vuoti creatisi costruendo poi su di essi i motivi ornamentali a punto cordoncino e festone.

Si tratterà sempre di una lavorazione geometrica poiché delimitata dai fili originali del tessuto che si incrociano ad angolo retto. Il reticello fu molto in voga tra il XV° ed il XVI° secolo.

Nel XVI° sec. nacque il "punto in aria", lavorato su di un supporto temporaneo lanciando fili e costruendo disegni su di essi. Inizialmente i motivi rimasero di carattere geometrico in quanto non erano ancora chiare tutte le possibilità di esecuzione.

Successivamente il merletto perse la rigidità geometrica ed assunse forme completamente libere: "punto Venezia con bordi in rilievo" (detto "gros point de Venise), "point de France" ecc. Siamo arrivati al XVII° sec. e tutti gli abiti di gentildonne e gentiluomini erano riccamente ornati da queste trine come documentano i ritratti dell'epoca.

Per più di due secoli i merletti gareggeranno in eleganza con i ricchi ricami in seta e oro.

L'esecuzione di questi capolavori di pazienza e precisione sarà affidata alle dame (sino a tutto il XII° sec. il ricamo era stato appannaggio maschile) ed alle monache.

Numerosi artisti si cimentarono con la creazione di modelli per merletti che vennero pubblicati con più ristampe.

I merletti, così come i ricami ed i merletti a fuselli, vennero impiegati non solo per ornare i capi di abbigliamento ma anche per impreziosire lenzuola, tovaglie, paramenti sacri e tovaglie d'altare.

email: ilricamo@libero.it

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