Un Gentleman dallo smoking rosso

 

 

di Claudio Del Bianco

 

 

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Era festa qui in Italia, era il 25 aprile del 2001, neanche il più appassionato e nostalgico dei tuoi fans poteva immaginare che tu stessi lavorando.

Sembrava un 25 aprile guastato, a detta del telegiornale, solo da qualche piccolo incidente scaturito dalla diversa ideologia politica di qualche scalmanato. Ma la scure vera, quella tagliente, quella che fa male è giunta quando mi accingevo, a fine giornata, a gustarmi la partita amichevole Italia – Sud Africa.

Bruno Pizzul dava la notizia che il pilota Michele Alboreto era morto in un incidente avvenuto durante una sessione di prove libere su un circuito della Germania dell’ Est.

Non è possibile, ma che dice, perché??

Guardare la partita? Al diavolo  Pizzul, Trapattoni, Montella !!!

Dal salone di casa mia mi sono ritrovato, con un balzo, indietro di 16 anni, alla Tosa, insieme agli altri pazzi fissati della staccata oltre il limite.

Il ruggito di quei 700 CV prodotti da quel 12 cilindri, che ancora ci manca, ripagava la fatica ed il prezzo sempre più caro della trasferta.

Un pilota italiano sulla Ferrari! Si potevano anche digerire le micidiali piadine acquistate nei pressi del Santerno.

Sei il legittimo titolare di un enorme privilegio: l’ultimo pilota ingaggiato dal Drake, ti avevo messo in un angolino, potenzialmente, tanto quanto assurdamente, avresti potuto raccontarmi di quanto era difficile trattare col grande burbero dagli occhiali scuri o di quando sentivi tutti tuoi i toni di paternale rimprovero di colui che dandoti fiducia t’aveva consegnato alla celebrità, al popolo delle rosse.

Avresti potuto raccontarmi di quanto è bello vestirsi di rosso, della sensazione stupenda di dover controllare l’orgoglio di rappresentare un sogno.

Sarebbe stato interessante sentirti ammettere di aver perso un mondiale per ... mancanza di cattiveria, così come sarebbe stato interessante farti confessare che a volte il tuo bolide rosso era difficile da guidare come un camion.

Sei sparito d’un tratto da quell’angolino, non potrò mai chiederti più nulla, dovrò accontentarmi dei ricordi che, in quanto tali, sono sempre maledetti, come maledetto è quel circuito, unico testimone, che t’ha visto andar via, senza telecamere, senza clamore, con la stessa eleganza che t’ha sempre contraddistinto.

Addio PILOTA dallo dallo smoking rosso!