Sedili per taglie forti

 

 

di Claudio Del Bianco

Foto di Marco Perrone Capano

 

 

Siamo robusti. Non saremmo mai potuti essere dei fantini; A biliardo ci impiccia la pancia, il tiro coll’arco ci fa schifo.

E allora? Vai sul kart!

Quando una taglia forte acquista un kart non può che guardarlo. Dargli una lustratina semmai, ma girare no!

Nel sedile non ci si entra.

Maledizione! Avere il mezzo sotto gli occhi e non poter girare: una tortura.

Che si fa? Si acquista il sedile. Vi sfido a trovare, in ambito regionale e in tempi ristretti una vasca di plastica.

Allora che si fa? Si ordina.

Nell’attesa si prova a girare infilando solo un gluteo in quello che doveva essere il sedile di un neonato. Un dolore boia, ma te ne accorgi solo il giorno dopo perché la gioia e l’ebrezza superano il dolore.

Nel frattempo (dopo 20 giorni) arriva il sedile. Il venditore con un sorriso beffardo ti consiglia di non romperlo perché “sedili così ne costruiscono uno l’anno”, intanto però si cucca 120.000 pensando a quale sfortunato telaio dovrà accogliere cotanto culo.

Era l’inizio, non eravamo molto esperti, avevamo poche amicizie nel settore ed abbiamo pagato, in termini di denaro e di tempo, lo scotto del novellino.

Debbo confessarvi che oggi, dopo aver cambiato  molti  kart, dopo aver deciso che forse i sedili potevano anche costare qualcosa di meno, possediamo cinque sedili di tutte le taglie e siamo in grado di alloggiare i sedili sui telai (e non lo facciamo fare agli amici meccanici a suon di deca). Ah!, dimenticavo. I cinque sedili non li abbiamo pagati 120.000 Lire, ma molto ... molto di meno.

Possiamo permetterci il lusso di invitare un amico a girare e montargli il sedile giusto sotto il muso.

Siamo andati oltre, non ci siamo accontentati della misura giusta, abbiamo personalizzato nella forma i nostri sedili a caldo, perfino nel colore!

CLAUDIO DEL BIANCO