114 mon Amour
curato da Silvio Palmeri

foto 114

Sito in corso di costruzione
creato il 3 giugno 2006
ultimo aggiornamento 5 ottobre 2007


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Questo sito è dedicato agli amanti del 114 che per svariati motivi non sono ancora passati al telescopio definitivo (che per me è il newton 250/1200).
Tutti ci siamo accorti del suo potenziale con l'avvento delle webcam: c'è un abisso fra le prime foto su pellicola che ho fatto e quelle recentissime ottenute con una vesta675k. Il solo sentire che con il Nostro siamo in grado di scoprire pianeti extrasolari mi fa venire i brividi.
Sono inoltre convinto, dai risultati ottenuti, che il seeing è il vero artefice delle stupende foto che si possono realizzare con qualsiasi strumento. Con un buon seeing si raggiunge, e forse si oltrepassa, il potere di risoluzione teorico delle ottiche. Ad esempio i w.o.s. della foto di giove sotto riportata hanno un diametro di 1 sec. d'arco.


Ma bando alle ciance e veniamo ai fatti:

1 - la mia strumentazione comprende:

a) un telescopio newton 114/900 modello Vega della Konus, motorizzato in a.r.;
b) una webcam Philips Vesta pro 675K (640x480 sensore ccd);
c) una webcam Logitech Quickcam Web (352x288 sensore cmos);
d) un telescopio rifrattore 60/415 Konus Perseo montato in parallelo;

e) oculari vari di serie: h=6 h=8 e h=20 mm, l'ultimo usato per le riprese;
f) una barlow 2x di serie, associata al rifrattore;
g) un tubo di prolunga ad ingrandimento variabile autocostruito molto, molto artigianalmente;
h) una fotocamera reflex Yashica FX super 2000;
i) un binocolo 12 x 60 Breaker;
l)  un pc 900 Mhz e Iris e basta.


2 -  La configurazione ottica per le riprese planetarie è ottenuta per proiezione di un oculare da 20 mm, su cui innesto un tubo di prolunga di polietilene di 10 cm, con la webcam Vesta senza il suo obiettivo. In questa maniera si ottiene una focale equivalente attorno ai 6000 mm che direi essere il limite oltre il quale non si ottengono maggiori dettagli.  Non ho infatti trovato differenze fra immagini ottenute con focali eq  di 5000 e di 7000 mm. D'altro canto scendere sotto i 5000 significa non sfruttare a pieno le potenzialità del 114, e penso che questo sia l'errore commesso da molti possessori di strumenti di classe superiore che non allungano abbastanza la focale.

3 - Per giove un filmato da 30 sec, con buon seeing, è sufficiente per ottenere questa foto

4 - L'elaborazione con Iris è facile e dopo la scomposizione del filmato avi e l'allineamento con il comando "align e stack 2", i soli filtri che uso sono wavelet e unsharp masking. Mi raccomando: non forzate.

5 - Godetevi il risultato, ad oggi ci sono 200 mm che non riescono a pareggiare queste riprese.

6 - Piccola galleria fotografica



marte 2003 marte 18 agosto 2003
marte 2005
marte 28 agosto 2003   marte 18 agosto 2003   marte 8 novembre 2005
(pessimo seeing e  tempesta di sabbia in Solis Lacus)
Giove 18 maggio 2006 ore 21.00

giove in rotazione venere 18 ottobre 2005
giove 18 maggio 2005 giove in rotazione   venere 28 ottobre 2005


Hyakutake 24 marzo 1996 Hale Bopp aprile 1997 Hale Bopp 14 aprile 1997


Nota: le comete sono state riprese con la fotocamera Yashica, senza inseguimento e con obiettivo da 50 mm, 
successivamente sono state acquisite con lo scanner e ritoccate con Iris.  





7 -  How to squeeze the maximum (!?)
                       ovvero
     Come spremere il massimo dal nostro 114

partiamo dalla modifica più banale:

7.1 - Aumentare la sensibilità di messa a fuoco applicando qualunque cosa aumenti il diametro della manopola; io ho rimediato parte di una torcia in disuso  che pareva fatta apposta per il mio 114 (vedi foto)

7.2 -  Se abitate in città e magari avete un lampione a luce gialla di fronte il balcone, come nel mio caso, allora un po' di cartoncino nero sagomato a forma di paraluce, diaciamo della lunghezza di 25 -30 cm, può aiutare molto ad abbattere un po' di luce parassita.
P.S. : mi hanno rimosso il lampione e lo hanno sostituito con uno  "vecchio stile" di 5 metri più basso ( non grazie a questo sito, ma per mia grande fortuna hanno eseguito lavori di arredo urbano) ......... per la serie  "non si può mai dire".

7.3 -  Sempre per aiutare la messa a fuoco, una semplicissima ma imbattibile maschera di Hartmann (magari a tre fori) fa al caso nostro (vedi foto);  la letteratura riporta che il suo effetto produce, sia in posizione intra che extra focale, la visione scomposta di una stella in tante parti quanti sono i fori. Questo è vero per l'occhio umano, ma nel monitor del Pc, la webcam ci fa vedere tre figure, ognuna composta dall'immagine della stella al centro più 6 riflessi molto più deboli disposti a corona, per cui una singola stella sfuocata  ci appare come 21 stelline ben ordinate (vedi foto). Garantisco che la messa a fuoco è facilissima e superba.

7.4 - E dello spider, che dire ? Le tre asticine di serie mi sono state sempre troppo strette, o meglio troppo larghe! Lo so, ridurne lo spessore e un pò come raschiare il fondo del barile, ma dai calcoli che ho fatto si può recuperare tranquillamente un buon 3,16% di luce in più (pari a 2,93 cmq). E' poco? Forse, ma perchè farlo perdere?
E allora? E allora ci costruiamo tre lamine di ferro zincato dello spessore non inferiore a 0,2 mm e le verniciamo di nero o a spruzzo o con un pennarello indelebile a punta larga, fate voi (vedi foto del mio spider). Ci sono piccoli ostacoli da superare per far sì che le lamine si presentino parallele all'asse ottico, ma qualche sbavatura è ben tollerata. Vi accorgerete subito che sfuocando una stella o un pianeta le lamine quasi non si vedono più.

7.5 - Riduciamo quasi a zero le vibrazioni.
Innanzi tutto rimuoviamo i tre piedini di gomma sotto il treppiede (se ci sono ! ), e per non graffiare i pavimenti al loro posto ci mettiamo un po' di nastro adesivo; poi togliamo i flessibili di serie relativi ai comandi micrometrici in A.R. e declinazione, che per loro natura flettono ed ondeggiano alquanto e li sostituiamo magari con due manopole. Io ho messo due serrafilo usati normalmente per il collegamento dei fili elettrici (vedi particolare)       



           Se avete commenti da fare o volete chiarimenti su quanto riportato potete scrivermi
           all'indirizzo: silviopalmeri@tiscali.it sarò felice di rispondere.

         
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