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A New York, a Natale, il
giocattolo più regalato è stato un pupazzo di colore rosso di nome
"Bill Blazes".E' un pompiere snodabile, capace di evoluzioni
incredibili, ma sopratutto di far sognare una generazione di bambini.Dopo
l' 11 settembre, nella mente dei newyorchesi il termine ' eroe
'corrisponde alla faccia sudata e sporca di un tizio che sale
affannosamente verso la cima delle Torri Gemelle in fiamme.Quel tizio si
chiama Michael Kehoe ed è un pompiere.Alla fine si è salvato e grazie a
lui l'hanno scampata una trentina di persone.
Il capitano Sapienza comanda il distretto 33, a sud di Manhattan,dice
" E' bello quando la gente ti saluta per strada, le nonne ti portano
i biscotti fatti in casa"
Al distretto 33 campeggiano, come in ogni altra stazione, le foto ricordo,
fiori e disegni con frasi patriottiche.Ciascuno ha pagato il suo triste
dazio:al distretto 33 sono 9 i nomi che non hanno più un volto.
Racconta John Baldassarre, 44 anni di cui 22 in uniforme rossa,
"Facciamo soltanto il nostro lavoro" "Certo non è
piacevole quando trovi i resti di una persona, oppure scopri la faccia di
un collega tra le macerie. Ma questo è il mestiere e noi facciamo
soltanto il nostro lavoro"
Pochi giorni fa Baldassarre ha visto su un giornale la foto di un collega.
Era corso alle Twin Towers, quel giorno, si era lanciato su per le
scale e infine era rimasto a terra senza fiato avvolto dal fumo,
schiacciato dal peso dell' equipaggiamento, fin quando la mano di un
collega lo ha trascinato di sotto, a terra, verso la salvezza.
Ora, a distanza di tempo, quel pompiere cercava di scoprire chi fosse il
suo salvatore.
" So chi lo ha portato giù, -racconta Baldassarre- si chiama Mike ed
era nella mia stessa sqaudra.Non ho dimenticato la scena: c'era parecchia
gente e ricordo quel tipo, era in affanno. Mike lo ha portato giù, poi
però, è voluto tornare su. E da allora non l'ho più visto."
Nessun cenno di commozione.
Anche Mike, come tutti gli altri, stava facendo semplicemente il suo lavoro.
R.Romani
(MTMagazine) |
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