E' l'intervento con cui si ridona un'armonia di
forma e volume al seno, aiutati, o meno, dall'utilizzazione
di protesi mammarie. Il problema di una mammella
può anche essere, oltre alla piccolezza, quello
di un'eccessiva grandezza (ipertrofia) o di una
discesa (ptosi), talora accompagnata da svuotamento.
In taluni casi, a volte, con le moderne tecniche,
si può fare a meno della protesi e sfruttare lo
stesso tessuto ghiandolare a disposizione per un
modellamento "riempitivo". Il problema "seno può
riguardare anche l'uomo, quando affetto da Ginecomastia
(eccessivo volume della mammella che acquista, così,
caratteristiche femminili). In tali casi la soluzione
consiste in un'asportazione della ghiandola in eccesso
e/o lipoaspirazione, sempre, però, con accesso periareolare.
Cicatrici: le cicatrici sono per lo più nascoste
in zone poco accessibili allo sguardo o mimetizzate
nei segni naturali della pelle (solco sottomammario,
cavo ascellare, regione aureolare, quadranti inferiori
della mammella). Anche negli interventi di Mastopessi
(per ptosi) e di Mastoplastica Riduttiva (per ipertrofia),
spesso, con le attuali tecniche, le cicatrici possono
essere confinate solo in regione periareolare, senza
il classico disegno a T rovesciato nella regione
inferiore della mammella.
Età: dal momento della maturità sessuale
e del completo sviluppo della mammella (approssimativamente
16 anni), l'intervento può essere eseguito al presentarsi
del problema. Anche in caso di Ginecomastia, conviene
attendere il completo assestamento della ghiandola,
senza aver fretta di intervenire al primo turgore
ghiandolare, anche se cospicuo, della pubertà.