18° REGGIMENTO BERSAGLIERI

67° Battaglione Bersaglieri "Fagarè"

 

PROFILO STORICO

MOTTO: "Invitto e pronto a rinnovar le glorie".

FESTA: 18 giugno - anniversario della costituzione della Specialità (1836).

SEDE: COSENZA - Caserma "Settino".

MOSTRINA: fiamma a due punte di colore cremisi.

ORIGINI E VICENDE ORGANICHE

Il 18° Reggimento Bersaglieri è costituito dal deposito del 12° Bersaglieri nel corso del primo conflitto mondiale, il 31 gennaio 1917, con i battaglioni LXVII, LXVIII e LXIX di nuova formazione.

Prende parte alle operazioni inquadrato nella III Brigata Bersaglieri della quale fa parte anche il 17° Reggimento.

Sciolto il 31 dicembre 1919, il 18° è ricostituito presso il deposito del 3° Bersaglieri il 1° aprile 1935 con i battaglioni LXVII e LXVIII ed è ancora disciolto il 31 dicembre 1936.

Il 1° febbraio 1941 viene formato presso il deposito del 5° Bersaglieri, in Siena, il 18° Reggimento Bersaglieri (R.E.Co.) comprendente il I e II gruppo esplorante, rispettivamente su 1^ cp. autoblindo, 2^ e 3^ cp. carri L40 e 4^ cp. motociclisti (il I) e su 5^ cp. cannoni semoventi da 47/32 e 6^ cp. cannoni c/a da 20 mm. (il II).

Dopo pochi giorni le due compagnie carri L40 sono cedute per la costituzione del LXVII btg. che è inviato poi al fronte russo con la Divisione Celere "Principe Amedeo Duca d’Aosta" (P.A.D.A.) (3^).

Il 15 aprile sempre del 1942 i due battaglioni prendono il numerico di LXVIII e LXIX (il preesistente LXVIII btg. motociclisti del 1° rgpt. celere diviene LXXI btg. motociclisti).

Dal 3 gennaio 1943 il reggimento è assegnato alla 4^ Armata dislocata in Provenza e nei primi giorni di settembre inizia il trasferimento per ferrovia verso il Lazio, destinato al Corpo d’Armata Motocorazzato interessato alla difesa della Capitale.

In seguito agli avvenimenti conseguenti alla conclusione dell’armistizio il reggimento è sciolto in data 8 settembre. Alcuni reparti partecipano a scontri contro i tedeschi nella zona di Tivoli - Zagarolo e al passo della Futa presso Firenze (4^ cp. motociclisti in trasferimento per via ordinaria).

Con la ristrutturazione dell’Esercito ha vita in Persano, il 1° novembre 1975 il 67° Battaglione Bersaglieri "Fagarè" formato con personale del IV btg. del disciolto 3° Reggimento Fanteria Corazzato.

La nuova unità, cui vengono affidate le tradizioni e la Bandiera del 18° Reggimento Bersaglieri, è inquadrata nella Brigata Motorizzata "Pinerolo".

Nell’ambito del riordinamento della Forza Armata il battaglione, inserito nella Brigata Bersaglieri "GARIBALDI", perde la propria autonomia il 9 settembre 1993 ed il giorno successivo è inquadrato nel 18° Reggimento Bersaglieri che si ricostituisce in Cosenza.

CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D’ARME

Prima guerra mondiale (1915-18)

Seconda guerra mondiale (1940-43)

Soccorso alle popolazioni per il sisma del 1980 in Irpinia e Lucania

Ordine pubblico per combattere la criminalità

dal 14 aprile al 7 giugno 1993 - Palermo e provincia;

dal 5 ottobre al 3 dicembre 1993 - Agrigento e provincia.

dal 14 febbraio al 26 marzo 1995 - Napoli.

Operazioni fuori dal territorio nazionale

 

 

RICOMPENSE ALLA BANDIERA AL VALOR MILITARE

Ordine Militare d’Italia - Regio Decreto 5 giugno 1920.

Nei duri cimenti della guerra, nella tormentata trincea o nell’aspra battaglia, conobbe ogni limite di sacrificio e di ardimento; audace e tenace, domò infaticabilmente i luoghi e le fortune, consacrando con sangue fecondo la romana virtù dei figli d’Italia (1915-18).

(All’Arma di Fanteria).

Medaglia d’Oro - Regio decreto 25 giugno 1929.

Con impeto fulmineo si gettava sul nemico, passato sulla destra del Piave, fiaccandone in mischie furibonde la disperata tenacia. Con entusiastico sacrificio di sangue contribuiva alla riconquista del primo lembo della Patria invasa, ricongiungendosi nella gloria alle più antiche e fulgide tradizioni dei bersaglieri (Fagarè, 16-17 novembre 1917; basso Piave, 22 giugno 1918; 2-6 luglio 1918).

 

  

STEMMA ARALDICO

 

Decreto 30 aprile 1976

(aggiornato in base a quanto disposto dallo SME con circ. 121 del 09/02/1987 - Giornale Ufficiale del 14/02/1987).

SCUDO

Partito: nel primo tagliato d’azzurro e d’argento caricato del tridente bizantino d’Ucraina dai colori dell’uno nell’altro; nel secondo d’azzurro ai tre gigli d’oro (2, 1).

Il tutto abbassato ad un capo d’oro con quartier franco d’argento caricato da un fiume in sbarra pure d’argento.

CORONA TURRITA

ORNAMENTI

Lista bifida: d’oro, svolazzante, collocata sotto la punta dello scudo, incurvata con la concavità rivolta verso l’alto, riportante il motto: "INVITTO E PRONTO A RINNOVAR LE GLORIE".

Onorificenza: accollata alla punta dello scudo con l’insegna pendente al centro del nastro con i colori della stessa.

Nastro rappresentativo della ricompensa al Valore: annodato nella parte centrale non visibile della corona turrita, scendente svolazzante in sbarra dal punto predetto, passando dietro la parte superiore dello scudo.

 

SINTESI DELLA BLASONATURA

La prima partizione è dedicata all’impegno del LXVIII btg. sul fronte russo, come simboleggiato dal tridente d’Ucraina.

Nella seconda partizione è ricordato il periodo trascorso dal rgt. in Francia (rappresentata dai gigli), sempre nel corso del secondo conflitto mondiale.

Il capo d’oro simboleggia la massima ricompensa al V.M. concessa per il comportamento tenuto dai bersaglieri del 18° durante la guerra 1915-18, in particolare sul Piave, fiume riportato nel quarto franco.