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LA RUSSIA

Nel 1989 l' URSS (Unione delle Repubbliche socialiste sovietiche) precipitò in una grave crisi economica e sociale.In due anni l'impero crollò. I paesi dell'Est europeo riconquistarono la loro autonomia e nel 1991 l'Unione Sovietica si divise in 15 Stati indipendenti,fra i quali il più potente e importante è la Russia,con 17 milioni di km quadrati. Dodici di essi sono tornati a ricollegarsi in un organismo sovranazionale, la CSI(Comunità di Stati Indipendenti), a cui non hanno aderito le tre piccole Repubbliche baltiche(Lettonia,Lituania,Estonia).

Anche i Paesi dell'Est europeo hanno subito profonde trasformazioni.La Cecoslovacchia si è divisa in Repubblica Ceca e Slovacchia; la Iugoslavia ha subito rivolgimenti cruenti; la Repubblica Democratica Tedesca si è unita alla Repubblica Federale Tedesca ricostituendo l'Unità della Germania. 

Il territorio dell'Europa orientale e dell'ex URSS, vasto nell'insieme all'incirca 25 milioni di km quadrati, è diviso in più regioni naturali:il bacino del Danubio, la pianura polaco sarmatica, la regione siberiana, i rilievi meridionali (Caucaso,Altai,Tien e Shan), le steppe dell'Asia centrale. Il clima è freddo a settentrione, continentale all'interno e subarido nella fascia meridionale.

La Russia e l'Europa orientale sono abitate da popolazioni radicalmente diverse dal punto di vista etnico, religioso, linguistico. A occidente della Russia, in particolare nella Repubblica Ceca, in Ungheria , Polonia, Slovenia,Croazia è vivo il solito il legame con la cultura europea. La Russia invece, sia nella sua parte europea, sia in quella asiatica siberiana, ha creato una società propria,basata sulla religione ortodossa, sulla condivisione dell'amore  per gli immensi spazi naturali e su una certa differenza verso l'Occidente. La società turco-islamiche dell'Asia centrale (Kazakistan, Uzbekistan, Turkmenistan, Kirghizistan, Tagikistan) sono accomunate da soliti legami di lingua, religione, usi e costumi.

Venuta meno l'azione di controllo e di repressione esercitata all'interno dell'URSS dai potenti apparati di polizia, sono riesplosi antichi conflitti etnici.Inoltre in tutta l'area si manifestano potenti spinte centrifughe, che in molti casi hanno provocato guerre cruente:in Iugoslavia, Georgia, Azerbaigian, Moldavia.Altri focolai di tensione esistono in Macedonia, nel Kosovo, in Crimea, in Cecenia,nell'estremo Sud-Est siberiano.

In URSS l' agricoltura è sempre stata poco produttiva a causa della collettivizzazione delle terre e dei gravi errori di pianificazione.Solo i piccoli appezzamenti dati in uso privato impedivano lo scatenarsi disastrose carestie. Negli altri Stati comunisti tale politica non venne mai condotta alle estreme conseguenze e oggi i contadini,investiti da maggiori responsabilità, e più liberi di produrre e commerciare i prodotti della terra, assicurano un buon rifornimento di alimenti.Cereali, girasole, patate sono fra i prodotti più importanti. Il cotone è coltivato in Asia centrale. In Russia, uno dei settori più attivi ed efficienti, invece, è la pesca. 

Per quanto concerne l'industria, nei Paesi dell'Est  europeo l'economia si sta rapidamente adeguando agli standard occidentali: i prodotti sono di migliore qualità, le strutture ben organizzate e competitive. La Russia continua a essere sopratutto esportatrice di materie prime petrolio, metalli e legname mentre l'apparato industriale necessita ancora di una profonda ristrutturazione. Il collasso economico non ha più permesso allo Stato e all'esercito di mantenere alti gli ordini di sistemi d'armi, di navi e sottomarini di guerra, di aerei da combattimento, e l'evoluzione tecnologica rese invendibili le enormi quantità di acciaioe di cemento prodotti. Oggi la situazione sta un po' migliorando. Da un lato si sono impiantate nuove imprese dotate di tecnologie non obsolete o volte a produrre beni più moderni(hardware, Software, materie plastiche ecc.), dall'altro la Russia ha cominciato a esportare i prodotti del suo apparato tradizionale anche in Occidente.