di Anzalone Helena, Protat Silvia e Stracrhi Giada
DEFINIZIONE: Le leggi di Boyle, GayLussac e Charles possono essere combinate in un'unica utilissima equazione, che prende il nome di equazione di stato dei gas perfetti e che può essere scritta nella forma: PV = n RT dove n rappresenta il numero di moli di gas contenute nel campione, P è la pressione dei gas che nel sistema internazionale (S.I.) si misura in Pascal, V è il volume che nel S.I. si misura in metri cubi, T è la temperatura in Kelvin (nel S.I.) e R è la costante che assume valori diversi a secondo dell'unità di misura e nel S.I. vale 8,31 (Pa m3/moli K); detta costante dei gas perfetti. In una trasformazione da uno stato iniziale "1" a uno stato finale "2" l'equazione suddetta può essere espressa dalla relazione: (P1 V1) / T1 = (P2 V2) / T2 |
ESERCIZIO di esempio:
Calcolare la pressione di una massa di 70 g di azoto, alla temperatura di 47 °C, che occupa un volume di 20 dm3.
SOLUZIONE: Una mole di azoto ha una massa di n=70/28=2,5 moli con l’equazione dei gas perfetti calcoliamo P: P = nRT / V = 2,5 x(8.31 J/kg K) x (320 K) / (20 x 10-3m3)
= 3.32 x 105 Pa
|