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Bellusco monumento sulla via per cascina Camuzzago.
monumento a Camuzzago
All'inizio di via Camuzzago dal 2005 è stato riposto e valorizzato il cippo alla memoria dei partigiani qui uccisi per la libertà.
 Nel testo che segue la descrizione dell'autore del nuovo monumento.

 Quando mi è stato chiesto di progettare il nuovo monumento per i partigiani caduti ho subito pensato di raccontare qualcosa che avesse a che fare con la memoria storica.
 Il monumento è composto di quattro elementi: la scultura, il vecchio cippo, l'albero e il muretto di mattoni che circonda tutto.
In primissimo piano è stato collocato il vecchio cippo, originariamente posto sull'altro lato della strada che conduce ad Ornago, sul quale furono incisi i nomi dei partigiani caduti e la narrazione di quello che accadde quel giorno.
 La nuova posizione davanti al monumento odierno vuole recuperare la memoria dei fatti accaduti in questo luogo.
La parte nuova del monumento che sta dietro al cippo, partendo sempre da esso, può essere interpretata in due modi diversi. Il primo è legato al passato: il muretto di mattoni e la scultura si possono leggere come una nave e la sua vela gonfia, simbolo di fierezza, coraggio unità e senso del dovere che spinsero i partigiani a resistere contro l'invasione tedesca, la vela gonfia dal vento è come un uomo che lotta per la propria libertà.
 Il secondo modo per interpretare il monumento è un monito per tutti noi: la linea curva e contorta al centro della scultura di ferro rappresenta lo scorrere del tempo; i vari pannelli che costituiscono lo sfondo rappresentano la memoria storica negli anni, essi, con i colori con la tonalità scura e i contorni poco definiti vogliono raccontare la nostra tendenza a dimenticare e a perdere questo prezioso senso del ricordo. L'albero posto sullo sfondo, con il suo costante germogliare, torna verde ogni anno e ingrandirsi, è un simbolo che ci deve far riflettere sull'importanza del ricordo dei fatti drammatici avvenuti anche nel nostro paese, per aiutarci a riflettere e meditare sulla memoria storica, che ha bisogno d'uomini che costantemente la alimentino e la sappiano trasmettere con passione alle nuove generazioni, a chi non la possiede.

Daniele Misani

Nella »pagina delle celebrazioni del sito »A.N.A. Bellusco è possibile leggere e vedere immagini sulla cerimonia di inaugurazione il 25 aprile 2005.