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La potenza della statistica nella determinazione delle caratteristiche degli eventi.

E' risaputo che la statistica è un potente mezzo per l'analisi specialmente per contesti scientifici di tipo medico, biologico o  economico. La sua applicazione per gli addetti ai lavori nel campo della valutazione del rumore è altrettanto importante nella determinazione delle caratteristiche degli eventi presenti nel traffico urbano.
In questo riferimento tecnico vengono messe in risalto le caratteristiche dei vari eventi comuni riscontrabili in una zona isolata di periferia di un agglomerato urbano come quello di Lentini e Carlentini.
I vari eventi succeduti in circa un'ora di monitoraggio sono stati:

1)    Tre treni di differente tipo (Espresso, Littorina, Merci);
2)    Quattro autoveicoli (auto di piccola e media cilindrata e scooter);
3)    Un aereo (quadrimotore) a quota media.

Questi eventi presentano un diverso profilo della storia temporale che è logicamente diverso fra treni e auto, ma per mettere in evidenza le differenze di eventi fra gli stessi treni la cosa non è altrettanto facile osservando solo la storia temporale. In aiuto ci vengono i cosiddetti percentili statistici che sono degli indici riguardanti la percentuale di tempo in cui un dato livello di rumore (espresso in Leq dBA) è stato superato. Ad es: L10 = 75 dBA stà a significare che il valore Leq di 75 dBA è stato superato per il 10% del tempo scelto come base.
Se poi la storia dei percentili viene anche corredata dalle distribuzioni d'ampiezza fra i vari eventi, vengono messi in evidenza in maniera chiara e semplice le differenti caratteristiche di ogni evento, sia esso definito da un'auto, da un treno o da due treni diversi.

Qui di seguito vengono riportati alcuni riferimenti grafici in vari gruppi che vengono commentati onde mettere in risalto i punti salienti.

La figura 1 mostra la storia temporale del parametro Leq integrato su 10 secondi che mette bene in evidenza i vari eventi con buona risoluzione.

Figura 1

Dalla sola storia temporale non è possibile desumere il tipo di evento ma solo quando esso accade e che intensità ha avuto.
Riportando i "percentili" è possibile già vedere (con un pò d'esperienza) a chi può essere attribuito l'evento con buona probabilità di non cadere in errore (vedi fig. 2)

Figura 2
.
Nella figura 2 sopra, il percentile L95 mostra il fondo che caratterizza la zona, dovuto principalmente ad un grosso viadotto distante circa 1 Km. che congiunge vari paesi con la Catania- Siracusa.
Il primo percentile sensibile agli eventi di notevole portata (treni e aerei) è il L25 che mostra dei picchi notevoli in corrispondenza dell'espresso, del treno merci e dell'aereo. La littorina dà un pò un evento atipico in quanto è una via di mezzo fra un auto e un treno (essendo costituita da una sola carrozza). Essa produce notevole livello ma un picco molto simile come andamento a quello di un'auto. Riportiamo di seguito (vedi fig. 3) solo i tre parametri in questo frangente più significativi:
Figura 3

Questi percentili sono ovviamente legati al tempo base scelto per il calcolo della statistica, che in questo caso e in quelli che seguono è stato scelto pari a un minuto. Questo tempo base ci è parso essere abbastanza adatto a descrivere gli eventi presi in considerazione. Un ulteriore siegazione di questo sarà data più in là.

Un ulteriore mezzo per discernere fra i vari eventi è la distribuzione d'ampiezza relativa ai picchi. La discussione delle caratteristiche di esse definisce in maniera molto precisa la paternità dei picchi (fig. 4).

Figura 4

Le distribuzioni presentano essenzialmente tre mode più o meno accentuate per quanto riguarda i treni. Per le auto o gli scooter le mode si riducono a due. E' importante notare che la presenza o meno di tali mode identificano in maniera univoca la presenza o meno di alcune caratteristiche basilari dei picchi nella storia temporale.
Una analisi in parallelo dei picchi di vario tipo e delle distribuzioni mette in risalto come la mancanza della terza moda (quella a più alti valori) sta a indicare una mancanza di un plateau alla sommità del picco, condizione caratteristica del picco generato da un'auto (vedi grafico d'ampiezza dell'auto o dello scooter). I primi tre grafici d'ampiezza mostrano la presenza della terza moda caratteristica di picchi generati dal treno (il plateau alla sommità del picco) inoltre nel caso del treno merci la terza moda è molto elevata, lo è meno nel caso dell'espresso, ed è molto piccola nel caso della littorina, questo si può spiegare considerando la lunghezza del treno merci (tredici vagoni) rispetto all'espresso (sei vagoni) e della littorina composta da un solo vagone.
Le altre mode sono dovute: la più bassa al fondo presente nel minuto di tempo base scelto e quella media ai fianchi più o meno ripidi del picco. Un caso anomalo è quello dato dall'aereo che non mostra mode ben definite e ciò è dovuto al picco molto allargato dovuto alla notevole distanza di transito congiunta alla notevole potenza della sorgente. Concludiamo che le caratteristiche, "lette" nei grafici, sono strettamente correlate al tempo d'integrazione scelto come base (un minuto). Ciononostante un tempo diverso (maggiore o minore), avrebbe condotto alle stesse considerazioni (anche se metterle in risalto sarebbe stato più o meno facile di questo caso). In sostanza un tempo base diverso avrebbe agito solo quantitativamente ma non qualitativamente. In ogni caso riteniamo che la scelta del tempo base sia molto importante per esempio nella determinazione delle caratteristiche in maniera più o meno fine, quindi vale la pena dedicare uno studio più appropriato ad esso, ad esempio una metodologia che permetta di sceglierlo in maniera da rendere l'analisi più efficiente possibile! Ma questa è un'altra storia.

Un altro modo di mettere in risalto le differenze fra i vari eventi è quello di osservare i percentili in bande di terzi d'ottava. Come si nota gli andamenti sono senz'altro diversi ma non altrettanto intuitivi (fig. 5).

Figura 5

Come si nota osservando i percentili più alti, gli eventi causati dai treni hanno una distribuzione dell'energia prevalentemente alle medie e alte frequenze (dai 200Hz in poi). Gli eventi dati da auto e scooter hanno invece nelle basse frequenze dei picchi probabilmente dovuti ai motori non elettrici ma a scoppio, ciò è confermato dalla presenza di un picco anche nel grafico della littorina che ha un propulsore diesel e non elettrico (picco a 80 Hz). I picchi dello scooter sono a frequenze spostate verso le medie (le auto in genere mostrano picchi caratteristici a 63, 80 e 125 Hz), e l'aereo mostra delle caratteristiche proprie con frequenze molto basse (picco a 40 Hz).

Ritornando agli eventi dovuti ai treni si notano a 630 e 1250 Hz dei picchi (treno merci e littorina), essi sono dovuti alla sirena, che ad una analisi più approfondita (FFT e sonogramma) ha mostrato avere queste due armoniche (le più evidenti, ve ne sono altre molto meno evidenti). L'effetto doppler relativo all'eco che spesso si sente quando il treno attraversa, fischiando, zone con pareti riflettenti è stato nascosto dalla banda di terzo d'ottava dei 1250 Hz in quanto l'armonica riflessa ha una frequenza di 1475 Hz (l'analisi FFT la evidenzia) che cade quindi all'interno del terzo d'ottava. Un sonogramma rivela tali componenti (vedi fig. 6)

Figura 6

 
 
 
 
 
 
 

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