ANVIL OF FURY

 

Domine

 

Finalmente anche nella scena italiana fanno apparizione gruppi epic metal. Ora anche noi possiamo cavalcare inesorabili con il nostro sound. Abbiamo coraggio da vendere. In questo scenario si presentano i Domine, gruppo metal fiorentino.La Dragonheart ha fiuttato subito la loro bravura e immancabilmente se li sono accaparrati. Il quintetto ispirato a Stormbringer e ad altri scrittori fantasy stanno cercando di elaborare concepts molto sofisticati. Speriamo che ben presto arrivino anche loro ai livelli dei Manowar, Blind Guardian ed altri.

 

 

 

 

Questo primo cd si presenta in una elegante custodia cartonata. In copertina troviamo il personaggio principale di Stormbringer.Questo primo lavoro del grupppo non è un gran che, si capisce che sono algi inizi. Seppur si vede il loro impegno per fare un buon lavoro, il mixaggio rovina i loro sforzi e la voce non crea quell'effetto da loro voluto. Nonostante ciò musicalmente sono ben preparati, ci sono dei bei rif e sound di sottofondo che rievocano battaglie epiche. Questo lavoro contiene ben 10 brani di cui 3 divise in varie parti come in TRIUMPH OF STEEL dei Manowar.. Nella loro opera sono contenuti sia pezzi soft metal riconducibili a HEART OF STEEL che brani speed sul genere di POWER OF THY SWORD sempre dei Manowar. L'introduzione è affidata al pezzo tutto strumentale HYMN, molto bello ed in grado di creare quell'atmosfera di epicità che la band si propone. Segue poi THE MASS OF CHAOS in stile vecchio metal. THE CRONICLES OF THE BLACK SWORD è il primo pezzo dell'album suddiviso in due parti.8Qui si abbandona il power ritornando al melodic, con assoli di chitarra ed organo, per poi giungere a THE FREEDOM OF FLIGHT dove l'urlo di paura si trasforma in un verso d'aquila. Si giunge poi ad ARMY OF THE DEATH dove il cantante del gruppo è messo a dura prova, specialmente per il batterista ed il chitarrista che devono affrontare assoli speed. Finalmente giungiamo a THE PROCLAMATION la cui introduzione è affidata ad una voce narrante con sottofondo d'organo. Questa caratteristica di narrazione la troveremeo anche nel loro secondo album, si sussegue DARK EMPEROR piena di riff di chitarra seguita da THE MIDNIGHT MEAT TRAIN. Giungiamo infine al pezzo finale THE ETERNAL CHAMPION, suite in sette parti. L'introduzione è molto valida. Essa si alterna sia in momenti calmi che molto speed. Tutto sommato questo primo album non è poi tanto male, dimostrando che la band ha tutte le carte in regola per raggiungere il successo.

Voce: 6/10, Professionalità strumentale: 7/10, Concepts 6/10