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La Propoli...
La propoli è un derivato da sostanze resinososimili emesse in prossimità delle gemme di alcune specie arboree; viene raccolta dalle api su gemme, foglie e cortecce, sottoposta all'azione di particolari secrezioni ghandolari ed impastata con polline e cera. Viene utilizzato dalle api per vari scopi: come "cemento" per richiudere le fessure che si creano nell'alveare, allo scopo di evitare che intrusi ( roditori, insetti, falene ecc.) entrino nell'alveare; come vernice interna delle pareti; come disinfettante per gli alveoli e le celle reali. Ovviamente la propoli allo stato naturale non può essere utilizzata in quanto contiene scorie estranee, ma con un opportuno procedimento viene resa pura ed utilizzabile in medicina. La propoli è stata da sempre usata nella medicina popolare come anbibatterico, disinfettante, anestetizzante, ecc., ma con l'avvento dei farmaci a base chimica è stata messa da parte. Solo negli ultimi anni si sono riscoperte le proprietà di questo eccezionale prodotto dell'alveare. La propoli è tuttora oggetto di approfonditi studi e continue applicazioni pratiche: la propoli può essere senza dubbio considerato come antibiotico naturale, le sue proprietà batteriche ed antivirali esplicano un'azione antimicrobica veramente efficace, combatte le affezioni provocate da numerosi germi patogeni, tutto questo senza provocare nessun effetto collaterale così frequenti nei moderni farmaci. Di seguito viene riportata la composizione della propoli da un'analisi media di vari campioni.
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Il Polline...
Il polline è l'elemento maschile del fiore: si presenta sotto forma di polvere o granuli, di colore diverso a seconda dei fiori da cui proviene. Il polline utilizzato dalle api soprattutto per la covata, viene prelevato alle api al momento del loro rientro nell'alveare, tramite particolari apparecchi chiamati "trappole per polline". Le trappole non vanno mai poste agli alveari prima che essi abbiano raggiunto i 5-6 favi di covata e vanno tolte prima del raccolto di nettare. Il polline dei fiori è un prodotto ad alto valore biologico in virtù dell'elevato contenuto proteico, amminoacidico, glucidico, in oligoelementi e vitamine del gruppo B. Sono presenti minerali come calcio, potassio,magnesio, ferro e fosforo. Il polline può essere considerato un concentrato energetico eccezionale e un ottimo integratore alimentare; nel polline troviamo 20 dei 22 aminoacidi indispensabili al nostro organismo. La tabella di seguito riporta delle informazioni nutrizionali, valori medi per 100 gr di polline.
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Il Veleno... Il veleno è una sostanza che le api inniettano nei loro aggressori tramite il pungiglione. Generalmente provoca dolore e gonfiore e, in soggetti particolarmente sensibili, reazioni di shock allergico che possono risultare mortali. Il veleno, prelevato con sistemi diversi è usato per la produzione di unguenti e pomate. Ogni ape ha una quantità di veleno di circa 0,003 milligrammi. Un alveare può produrre fino a un grammo di veleno secco all'anno. Alveari sottoposti al prelievo di veleno risultano essere più aggressivi e le api, anche se isolate, aggrediscono con più facilità uomini e animali sino ad alcune centinaia di metri dal loro alveare. Possiede notevoli proprietà farmacologiche e viene usato ampiamente nella cura di artriti e reumatismi. |
La Pappa Reale... La pappa reale è una secrezione di ghiandole delle api. Essa viene prodotta dalle api per alimentare le loro larve e la regina. Le larve destinate a diventare api regine ricevono una costante alimentazione con pappa reale. La produzione industriale di pappa reale consiste appunto nel provocare l'allevamento artificiale di celle reali per poi prelevarle al momento di maggiore accumulo di pappa reale e recuperarla con cura. La pappa reale è senza dubbio il prodotto più pregiato dell'alveare in quanto contiene sostanze nutritive ad alta attività biologica, dovuta all'elevata concentrazione di proteine, vitamine, amminoacidi essenziali ed alla presenza di acidi stimolatori delle capsule surrenali. |
La
Cera...
La cera è una sostanza ottenuta da una secrezione ghiandolare delle api. Viene utilizzata come materiale principale per la costruzione dei favi con l'aggiunta di propoli e polline. La cera d'api, ben depurata, veniva utilizzata anticamente in moltissimi campi, ma l'impiego più comune era certamente le candele per illuminazione. Prima dell'avvento del petrolio da illuminazione, le candele di cera d'api erano l'unica fonte esistente di luce. Oggi la cera è utilizzata in tantissimi campi: usata come impermeabilizzante e protettiva dall'aria, nell'industria della meccanica di precisione, per le vernici, per la lavorazione del cuoio e del legno, nella medicina, in cosmetica, ecc.. |
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