Santa Caterina dello Ionio - Ultime notizie

Gazzetta del Sud Mercoledì 19/9/2001

S. Caterina / Media chiusa, i genitori "guidano" la protesta dei figli

Oggi lezioni disertate

Interrogazione del senatore Bevilacqua (An)

Massimo Ranieri

S. CATERINA JONIO - Alla riapertura dell'anno scolastico, gli studenti della scuola media di S. Caterina Jonio non saranno oggi tra i banchi, ma davanti ai cancelli dell'istituto, insieme ai loro genitori, per sottolineare il dissenso alla cancellazione della scuola. I genitori, nel corso dell'ennesima assemblea, avrebbero deciso di passare alle maniere "forti" attuando il proposito (espresso e sottoscritto in un documento inviato alle autorità) di non far cominciare la scuola ai figli nel caso in cui la situazione non si fosse sbloccata nel senso di una conferma delle classi anche nel centro storico. Questa determinazione segue anche i vari tentativi esperiti fino a oggi dall'amministrazione comunale con le istituzioni e gli organi competenti, che, da ultimo, dopo un'importante e unanime delibera del consiglio comunale, ha tra l'altro deciso di adire le vie legali nell'estremo tentativo di sbloccare la situazione. Il problema della chiusura della scuola media nel centro storico ha coinvolto tutta la comunità caterisana che, più volte, nel corso delle assemblee, si è dichiarata solidale con genitori e studenti; da sottolineare, in uno di questi incontri, è stato il gesto di un genitore che, per protestare contro la chiusura della scuola, ha consegnato al sindaco il proprio certificato elettorale per esprimere la sua contrarietà alla decisione di sopprimere la scuola e per sottolineare l'indifferenza della classe politica, a tutti i livelli, verso i bisogni dei centri storici sempre più abbandonati e impoveriti anche dei servizi essenziali. La protesta programmata per stamattina, comunque, potrebbe anche orientarsi su gesti più drammatici: pare che un gruppo di genitori abbia manifestato l'intenzione di iniziare lo sciopero della fame. Il senatore di Alleanza nazionale, Francesco Bevilacqua, intanto, ha presentato un'interrogazione a risposta scritta al ministro della Pubblica istruzione sulla soppressione della scuola media di S. Caterina Jonio, dove si legge: "La scuola media nel centro storico è stata oggetto negli ultimi anni di interventi di ristrutturazione, con notevole impegno finanziario da parte del comune; la frazione marina, dove gli studenti sarebbero costretti ad andare dista 10 km e grande sarebbe il disagio negli spostamenti. Inoltre, le classi della scuola media sono frequentate anche da studenti che provengono da zone limitrofe (Elce della Vecchia), che già soffrono una situazione di degrado sociale e culturale, oggetto di particolare attenzione da parte della Prefettura. Sarebbe poi da considerare un grave turbamento dell'ordine pubblico, come già si è verificato nel 1995, quando un analogo provvedimento fu ritirato al levarsi della protesta cittadina". Nell'interrogazione, infine, il senatore chiede "se, considerata la delicatissima situazione sociale scaturita a seguito della soppressione delle classi della scuola media S. Caterina Jonio, non si ritenga di adottare provvedimenti volti al mantenimento delle classi, al fine di fornire alla popolazione residente gli strumenti necessari e idonei a compensare le condizioni di disagio derivanti dall'ambiente montano e al fine di favorire la preparazione culturale della stessa".

Gazzetta del Sud Mercoledì 19/9/2001

S. Caterina dello Ionio / Occupata la Media

Sciopero della fame per chiusura scuola

Massimo Ranieri

Ieri mattina a S. Caterina Jonio le aule scolastiche erano vuote. Tutti gli studenti, i loro genitori, erano davanti ai cancelli della scuola media a protestare contro il provvedimento che la cancella dal centro storico. Alle 8.30 i ragazzi, trasferiti per il nuovo anno scolastico nelle aule della Marina, hanno sfilato davanti all'istituto che li aveva ospitati fino all'anno scorso, con cartelloni e slogan inneggianti alla riapertura della scuola e alla salvaguardia del centro storico e il consueto squillo della campanella che annuncia l'inizio delle lezioni, è stato sovrastato dalle campane a morto, proprio a sottolineare che nel centro storico, la scuola è veramente morta. Accanto agli studenti c'erano i genitori e tantissimi cittadini che hanno aderito alla protesta. L'adesione allo sciopero è stata massiccia, e anche i compagni della scuola media e della scuola elementare della frazione Marina vi hanno preso parte disertando le aule. Insomma, ieri primo giorno di scuola a S. Caterina Jonio le lezioni non sono cominciate. "Chiudere la scuola - ha dichiarato un genitore - è un'ingiustizia per tutti i cittadini di S. Caterina, non solo per gli studenti. Noi non chiediamo che una scuola, la nostra vecchia scuola, e non un'università, e non siamo disposti a molare finché non ci verrà concesso quello che è un nostro diritto". "Per noi è una grave perdita - dice la dott. Baratta, farmacista - negli ultimi anni c'è stata la volontà di far rivedere questo paese ma purtroppo le leggi, le istituzioni non ci sono venuti incontro. Oggi inizieremo una veglia sia qui davanti alla scuola che davanti al comune finché la scuola non ci sarà restituita. Inoltre, aspettiamo che il presidente della Regione, il presidente della Provincia, vengano a vedere che la situazione da vicino per rendersi conto meglio di come sia diventato difficile vivere in questi paesi abbandonati". Il primo cittadino, Leto, ha dichiarato che "questa manifestazione che vede uniti i cittadini del centro storico e i cittadini della frazione Marina sottolinea che tutta la comunità ritiene utile e necessaria la riapertura immediata della scuola media di S. Caterina Superiore. Il provvedimento dovrebbe essere preso con immediatezza perché, oltre al fatto che sussistono quelle specifiche necessità di cui parla la normativa , qui la situazione si sta aggravando e potrebbero subentrare problemi di ordine pubblico". Il capogruppo di "Luna" Nicola Carniccio, intervenendo sul problema, ha dichiarato "la grande importanza che la struttura scolastica ha nel centro capoluogo. Si tratta di un provvedimento ingiusto, adottato nonostante la devianza giovanile e l'elusione dell'obbligo scolastico spingano al mantenimento della struttura. Noi, del gruppo "Luna" abbiamo dato il massimo appoggio, e con senso di responsabilità sosterremo ogni iniziativa volta alla riapertura della scuola". Due genitori hanno iniziato lo sciopero della fame, mentre il comitato dei genitori ha occupato la scuola e la sala consiliare. Al sindaco poi sono stati restituiti centinaia di certificati elettorali.

Home page