La Radio
Una Nuova
generazione artistica
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La radio, così come la si può conoscere al
giorno d'oggi, ha perso molte delle sue caratteristiche primitive che ne delineavano la
funzione di unico ponte fra il singolo e la società universale. Sono oramai morti i tempi
in cui tutta quanta la famiglia si riuniva intorno all' "apparecchio" per
ascoltare le ultime notizie dal mondo. Da non dimenticare è anche la funzione importante
che la radio esercitò non solo a livello sociale ma anche nel campo militare, ponendosi
come uno degli elementi fondamentali nelle "guerre moderne". Tuttavia per
analogia a questo strumento inventato da Marconi nel lontano 1895, da |
sempre viene associata la musica, unico elemento che
basandosi sulla pura facoltà sensoriale dell'udito, trova nella radio il suo naturale
"megafono" verso il mondo.
La sua
importanza nello sviluppo della musica, nei suoi vari generi, è assolutamente rilevante;
addirittura per la nascita della cosiddetta musica Rock essa è stata fondamentale:
risalendo sino al 1920, inizio di un importante processo di sintesi musicale, la radio si
è posta come mediatrice e conciliatrice delle due profonde tradizioni musicali presenti
negli Usa in quel periodo, il country-folk dei "bianchi" ed il soul-blues dei
"neri". Un naturale avvicinamento di queste culture così profondamente radicate
nei propri valori, forse non sarebbe stato auspicabile, ma questo "miracolo" fu
compiuto grazie alle numerose stazioni sparpagliate su tutto il territorio, che rendevano
ogni "gruppo sociale" partecipe della produzione musicale dell'altro. Si ebbe
così che i primi bianchi iniziarono a suonare il genere dei neri e viceversa. Il mix che
ne venne fuori fu denominato Rock'n'roll.
Tuttavia la
radio rese ancor più i suoi servigi proprio nel periodo in cui il nuovo genere musicale
appena nato stava "iniziando a scalciare". Negli anni '50 scoppia così il
fenomeno dei programmi radiofonici delle classifiche, le "Charts", che diventano
un punto di partenza per qualsiasi disco volesse essere immesso sul mercato e di fatto
forniscono una varierà musicale notevole che non solo alimenta la nascita di nuovi stili,
ma si impone anche come un elemento culturale di massa. Di pari passo nasce anche la
figura del Dj, ovvero di colui che decide la programmazione giornaliera dei brani e si
prodiga in commenti incalzanti caratterizzati dalla parlantina veloce e ritmata. Proprio
in questo fattore si può dire che la musica Rock con il suo ritmo, e le sue cadenze
ripetitive, abbia influenzato la radio nel suo linguaggio, dando una vera e propria scossa
nel panorama della comunicazione di massa; ancora oggi il registro e le espressioni dei Dj
attuali richiamano e si ispirano agli albori della loro figura.
In seguito,
negli Usa, le grandi industrie discografiche intuirono il forte potenziale commerciale di
questo nuovo fenomeno e quindi il mondo radiofonico fu contaminato dalla corruzione e
dalle gare pubblicitarie fra società, per assicurarsi un forte ritorno d'immagine.
Inutile precisare come questo processo abbia portato la radio ad un livello generale
sempre più basso "coronato" dal suo surclassamento ai vertici delle
comunicazioni con l'avvento e la diffusione della Tv. Essa permane tuttora in questa
condizione di secondo piano ma ancora conserva quel suo ruolo speciale e
"magico" di tramite speciale, fatto non di immagini ma di suoni ed
immaginazioni. |
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