Chiesa Madre

   La chiesa, la cui origine sembra risalire al XVI° secolo, nella sua configurazione attuale, è il risultato degli interventi di ricostruzione susseguitisi a partire dal 1789, che hanno in parte modificato l'originario organismo architettonico. Essa, posta al centro del paese, nei pressi della piazza, è intitolata all'Immacolata Concezione, protettrice di Amato, ed è costituita da una navata centrale con due navate laterali. Gli altari laterali sono impreziositi da tele recentemente restaurate di notevole valenza storica ed artistica. Almeno due di esse, quelle raffiguranti la Madonna del Carmine e del Rosario, sono attribuibili all'artista Francesco Colelli. Nella Chiesa sono, inoltre conservate, antiche statue in legno di rara bellezza, tra cui spiccano  quelle della Madonna della Purità (1702), della madonna delle Grazie (1651) e del Santo Patrono, San Francesco di Paola, che risale al '600. Quest'ultima fu donata alla Chiesa di Amato dai Mottola e collocata in una nicchia nella cappella di famiglia. Ancora oggi, ai piedi dell'altare che ospita la sacra effige, si può osservare lo stemma dei marchesi Mottola. Di recente l'altare principale è stato impreziosito con la realizzazione di uno splendido mosaico raffigurante il Cristo Pantocratore, inaugurato la notte del Sabato Santo del 1997 durante la Veglia Pasquale.

La parrocchia dell'Immacolata fa parte della Diocesi di Lamezia. Il Parroco è Don Pasquale De Fazio.

 

 

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