SCSI o IDE


Nella prima generazione di computer, l’elettronica necessaria alla gestione del disco fisso veniva implementata su una scheda controller separata.
La tecnologia si è evoluta da quei tempi, e la medesima evoluzione avvenuta nel settore dei microchip portando a ottenere processori più veloci e memoria meno costosa; questa stessa evoluzione permette ora di implementare sul disco stesso le funzionalità del controller.
- Integrated Drive Electronics (IDE) costituisce attualmente l’interfaccia più comune per i dischi e risulta anche (e non per caso) la meno costosa.
I dischi IDE sono collegati a una scheda di interfaccia attraverso un cavo che estende i segnali dal bus posto all’interno del PC.
Il cavo non si collega direttamente al bus ISA, e viene quindi collegato a una porta di interfaccia sulla scheda madre oppure a una scheda di interfaccia. Lo standard IDE supporta due dischi collegati tra loro, il primo che agisce come controller e il secondo come slave, mentre entrambi i dischi condividono un singolo indirizzo e interrupt di I/O (Input/Output).
- Enhanced IDE (EIDE) costituisce una versione più aggiornata dell’interfaccia IDE. Tutti i computer costruiti a partire dal 1994 dovrebbero essere dotati di un controller EIDE per il disco, e ciò offre molti vantaggi rispetto all’interfaccia IDE. In primo luogo, lo standard EIDE può supportare quattro dispositivi (invece di due) che non devono essere necessariamente costituiti da dischi fissi.
Possono essere anche dei CD-ROM o delle unità a nastro compatibili con lo standard EIDE. In secondo luogo, lo standard IDE è sempre stato limitato dal fatto che non era in grado di supportare dei dischi con capienza superiore a 528 Mbyte.
In terzo luogo, anche se certamente non in ordine di importanza, sono stati ottenuti dei notevoli incrementi nella velocità di trasferimento dei dati se si fa il confronto con quelli relativi allo standard IDE. Questi sostanziali incrementi di velocità hanno posto EIDE allo stesso livello di SCSI quale interfaccia per dischi fissi di fascia alta.
- SCSI (pronunciato "scasi") significa Small Computer Systems Interface e rappresenta un altro standard per collegare al PC i dischi fissi e altre periferiche. I dischi fissi SCSI sono molto veloci e molto costosi.
Questo standard è particolarmente adatto ai dischi fissi con capacità elevate utilizzati nei server di rete, e per potenti applicazioni scientifiche e di ingegneria.
Per l’utilizzatore medio non risulta conveniente spendere somme aggiuntive elevate per disporre dell’interfaccia SCSI, particolarmente ora che lo standard EIDE mette a disposizioni livelli di prestazioni simili.