La scala maggiore

 

Come ormai tutti sanno, la scala maggiore (S.M.) e' un insieme o gruppo di SETTE note (l'ottava nota coincide con la prima, un'...ottava sopra!). Se guardiamo la tastiera di un pianoforte e proviamo a contare tutti i tasti (anche quelli neri!) partendo per esempio dal DO, sino ad arrivare al primo SI alla sua destra, ci accorgiamo che le note contate sono un gruppo da DODICI! (e, badate bene, per suonare occorrono proprio tutte!).

Cio' che forse non tutti sanno (me compreso!) e' il perche' questo gruppo di note relativo alla S.M., e' costituito invece solo da SETTE note: occorre cioe' "scartarne" qualcuna dal gruppo da DODICI prima visto. Di questo ne parleremo in un altro capitolo, mentre cio' su cui mi vorrei soffermare per adesso, e' la "distanza" che queste SETTE note hanno tra loro. Questa distanza si chiama intervallo.

Tornando un attimo all'esempio di prima, le note del gruppo da DODICI sopra menzionato, distano tra loro UN SEMITONO: per cio' che ci riguarda questa e' la distanza, l'intervallo minimo che due note possono avere tra loro (e non e' detto!). Cio' significa che se per arrivare da un druppo da DODICI note ad uno da SETTE, dobbiamo scartarne CINQUE, (ovvio, no?). Tra le note rimaste ci saranno dei "buchi": questi buchi causeranno degli intervalli piu' lunghi tra alcune delle note rimaste (piu' di un SEMITONO).

Per ottenere una scala maggiore, vengono "scartate" dal gruppo da DODICI note, la seconda, la quarta, la settima, la nona e l'undicesima. Noterete che nel gruppo di SETTE note che rimane, la distanza tra la prima e la seconda sara' di due SEMITONI, ossia di un TONO, cosi' come quella tra la seconda e la terza, mentre la distanza tra la terza e la quarta rimarra' di un SEMITONO. Tra la quarta e la quinta, tra la quinta e la sesta e tra la sesta e la settima riavremo un TONO di distanza. Infine tra la settima e l'ottava (che e' la prima del gruppo successivo di SETTE note), rimarra' nuovamente un SEMITONO.

Se avevamo iniziato dal DO, vi accorgerete che in questo modo, nel caso del pianoforte, "spariranno" tutti i tasti neri! Ma questo e' solo un caso: provate ad iniziare che so, da quella che era la quarta nota (e' un RE diesis, un tasto nero): partendo da lì, contate DODICI note in successione, e poi scartate la seconda, la quarta...(vedi sopra!). Guardate (e sentite!) che succede: se riuscite a suonare le rimanenti SETTE note vi accorgerete che la "musica" che ne esce fuori e' molto simile a quella ottenuta suonando solo i tasti bianchi.

Cambia un po' (un bel po'!) l'altezza di tutte le note, ma viene mantenuto (in questo NUOVO gruppo di SETTE note!) l'intervallo tra la prima e la seconda, tra la seconda e la terza e cosi' via...:tra la prima e la seconda ci saranno DUE SEMITONI ossia UN TONO indicato con T ; tra la seconda e la terza ancora un T; tra la terza e la quarta UN SEMITONO, indicato con s ........ Qui sotto schematizzo tutta la "struttura" della scala.

T T s T T T s

Riassumendo: partendo da una nota a caso, la seconda nota da suonare si trovera' un Tono (due semitoni) piu' avanti; la terza un altro Tono avanti; la quarta un semitono avanti, la quinta un Tono piu' avanti; la sesta un Tono avanti; la settima un Tono avanti...e l'ottava nota un semitono avanti.

HOME