Sei amici e la lontananza via email

Articolo pubblicato su Il Giornale di Sicilia

Cronaca di Catania p. 27

Catania 7 Luglio 2002

di Viviana Mazza

"IL RACCONTO. Ex compagni di classe del liceo «Galileo Galilei» si erano dispersi per il mondo da New York dalla Norvegia a Milano. Hanno preso a scriversi e ora la loro corrispondenza è un romanzo"


Internet è una putìa virtuale. Dalle e-mail inviatesi per sfogo e nostalgia prima, e poi per gioco in mailing list, da sei amici catanesi, ex compagni di classe della sezione A del Galileo Galilei e lontani da casa per lavoro - chi a New York, chi in Germania, chi in Norvegia, chi a Milano e Bologna - nasce per caso il romanzo epistolare telematico Baci a Silvia a tutti. L'amicizia ai tempi di Internet, presentato venerdì dagli autori con la professoressa del liceo Gloriana Orlando nel cortile affollato di amici e parenti della libreria Voltapagina.

Tutto inizia nel gennaio 1999. La privazione di contatti con altri esseri viventi ("a parte qualche pianta pianta urtata passando") di Dario Catalano, ricercatore anti-hacker a NewYork, lo porta a scrivere a Turi Timpanaro, che ha subito socializzato invece a Milano, al prezzo, certo, di sentire il proprio norne "stuprato" in Bebi e poi Saso. Si aggregano presto il fisico e idealista di sinistra Andrea Saija, Giorgio Pintagro uomo di carriera che ha acquisito ormai un perfetto milanese, Alberto Campisano il "minchiataro" e il "femminaro" Luca Malerba.

A Silvia, la ragazza di Giorgio, tutti inviano baci in apertura o chiusura d'email: simbolo della Sicilia perché ne continua l'arte culinaria a Francoforte, senza trascurare il contributo di ingredienti gelosamente trasportati come l'origano. Sentendosi - seppur lontani - "seduti al tavolo di una a putìa come ai vecchi bei tempi", i sei amici scrivono le regole del codice del perfetto emigrante del nuovo millennio: numero uno, conoscere la situazione calcistica della: squadra della propria città; numero due, declamare - talora in siciliano "incaccato", tradotto in auliche note - dichiarazioni d'amore per la terra, il mare, i cannoli e la "scacciata co cavuluciuri" - per ricordarsi di tutti i lati negativi solo quando si torna a casa.

Ma soprattutto i sei continuano ad essere amici anche da lontano. Poeti in esilio dal registro mutante, discutono di politica e di guerra, si confessano la paura di essere papà e di crescere in generale, ironizzano sui fallimenti sentimentali - con l'enigma tra accasarsi con una "bedda carusa" o sognare Liv Tyler e Laetizia Casta. Ora che dopo tre anni il libro è uscito (informazioni sul sito web.tiscali.it/BaciASilvia), qualcuno di loro è tornato a Catania, gli altri si sono trasferiti altrove, "emigranti fortunati" con condizioni di lavoro e di vita spesso eccellenti, ma sempre con un po' di nostalgia.