L'amicizia al tempo di internet

Articolo pubblicato online su www.ciao.it link

Rubrica Narrativa italiana

Internet 22 Luglio 2003

di edoardo75

Che opinione difficile è questa. Dovrebbe essere semplice: sei amici scrivono un libro, lo leggo e butto giù le prime impressioni possibilmente a caldo. Invece, risulta che quattro di questi ragazzi li conosco personalmente, gli altri due li ho sentiti nominare spesso. Tutto diventa più difficile, perché parlare del libro vuol dire parlare di loro, del loro stile, della loro vita. nella maniera più obiettiva possibile. “Baci a Silvia a tutti” è un libro “on the road” non nell’accezione tipica della beat generation, ma piuttosto nel senso internettiano del termine. In pratica sei compagni di scuola, sei “quasi fratelli” si ritrovano sparpagliati per il mondo durante e dopo l’avventura universitaria. Dalla distanza nasce una fitta corrispondenza e-mail: le migliori, suddivise per capitolo, confluiscono in questo volumetto di 150 pagine. Il libro rappresenta una specie di scatola delle idee, in cui c’è posto per i temi più disparati: dall’adattamento nei diversi luoghi di soggiorno (USA, Francia, Germania, Norvegia e …. Milano!), alla politica internazionale (siamo in piena guerra contro la Serbia), all’immancabile donna di turno, alle feste immense vere o false che siano. Sullo sfondo, la Sicilia con i suoi colori, odori e sapori che impregna le pagine di quella nostalgia mai troppo triste, ma complice nel far sentire tutti e sei i ragazzi fratelli nell’esperienza dell’”emigrante”. Inconfondibili le descrizioni di una Catania “giovane”, vista con gli occhi di chi ne conosce ogni minimo angolo, ogni strada ed ogni punto di ritrovo, in una sorta di “elegia” del centro storico e della “Catania by night” che farebbe invidia alle più note guide turistiche. Mi sono divertito molto a farmi accompagnare da Turi (uno degli autori) nelle sue interminabili nottate sulla gradinata del Nievsky… Si trattano una infinità di temi con la contestuale profondità e leggerezza che contraddistingue lo spirito goliardico di sei ragazzi perennemente affetti dalla sindrome di Peter Pan. Non mancano le risate, tra ricordi, aneddoti, nuove avventure e successivi commenti. Piace la voglia di mettere tutto al corrente degli altri, anche particolari insignificanti del quotidiano, nell’estremo tentativo di non perdersi e di non sentirsi di conseguenza troppo “soli”. Il titolo, manco a dirlo, nasce dalla presa di coscienza di avere creato un piccolo “branco”, una sorta di nuovo ordine “massonico” di esuli siculi, cui deve corrispondere necessariamente un saluto che è simbolo dell’appartenenza stessa al gruppo. Lo stile è quello diretto ed immediato delle e-mail, anche se ognuno di loro scrive “a modo suo”, in maniera più o meno “urlata”, più o meno “personale”. Resta comunque la testimonianza dell’amicizia eterna, quel sentimento forte che valica distanze e che resiste all’erosione del tempo.

Un aneddoto che mi riguarda personalmente. Compro la mia copia poco prima di un viaggio a Milano. Lo leggo tutto d’un fiato durante il soggiorno ed al mio ritorno con ancora il libro nel bagaglio a mano, all’aeroporto di Catania incontro Dario Catalano, uno degli autori che non vedevo da anni… Gli mostro orgoglioso la mia copia e lui con tanto di occhi sbarrati: “ma non dirmi che l’hai trovata in una libreria di Milano!”…. Ora che ci penso, avrei potuto farmi fare l’autografo…

Se volete conoscerli, insultarli o semplicemente guardarli in faccia, hanno creato un sito ad hoc (megalomani) all’indirizzo web.tiscali.it/BaciASilvia/. Il libro è stato pubblicato nel 2002, e quei ragazzi sono ancora sparsi per il mondo. Chissà se la loro voglia di tornare è aumentata o meno. Sono certo che quello che hanno costruito insieme è talmente grande da restare indifferente allo scorrere del tempo.