Il segreto del suo successo

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Il merito e la ragione del "miracolo" sono d'aver portato l'Italia nel nuovo clima musicale anglo-americano. Ma Battisti ha inventato sopratutto il modo di cantare se stesso, con voce "negra".

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Gli anni Sessanta si sono chiusi e gli anni Settanta aperti con le sue canzoni. Alcuni giorni fa è stato persino indicato come "personalità italiana dell'anno" dal "Billboard" americano , che è un po' l'organo internazionale della musica riprodotta. La motivazione dice :

"Lucio Battisti , cantante, compositore, editore musicale di fama internazionale , ha elevato il gusto del pubblico italiano e rinvigorito il mercato italiano durante un'annata piuttosto critica"

I riconoscimenti per gli altri Paesi sono andati , per citare i personaggi più noti internazionalmente , a James Taylor, Muddy Waters, B. B. King, al direttore d'orchestra Zuban Mehta, che in collaborazione con Frank Zappa, leader delle Mothers of   Invention, ha recentemente fuso la musica classica con il rock d'avanguardia, e a Andrew Lloyd Webber (autore di Jesus Christ Superstar ) . Come si vede Battisti è in illustre compagnia. Del resto aveva già avuto le sue soddisfazioni internazioni, quando "il paradiso" ottenne un buon successo in Inghilterra , prima ancora che Patty Pravo la incidesse nel nostro Paese e "Balla Linda" divenuta "Bella Linda" fu incisa in Usa dai Grase Rock .

Luci

Il caso del "Paradiso" è un caso certo, isolato , perchè le canzoni di Battisti costituiscono un fatto nuovo nella cultura canzonistica italiana, non in quella inglese e americana. Merito e ragione del successo di Battisti sono proprio d'aver portato l'Italia nel nuovo clima musicale anglo-americano, e in un certo senso, queste canzoni sono belle per l'Italia, ma non costituiscono un'eccezione alla regola, una novità in Inghilterra e negli Stati Uniti, che hanno già da tempo aperto questa strada e che dal nostro Paese, semmai, si aspettano piuttosto canzoni di stampo melodico tradizionale, tipo romanza-napoletana, perchè l'immagine che si ha dell'Italia all'estero è , ancora oggi , quella di 'O sole mio.

Lucio Battisti si è formato come compositore, poco dopo che la ventata beat aveva raggiunto il suo apice, portando appresso i capelli lunghi, le fogge multicolore dell'abbigliamento, le chitarre piene di watts, i Beatles e i Rolling Stones e , sulla scia, L'Equipe84 . Ma la canzone è , a differenza di altre forme musicali, un bene comune, qualcosa che va tanto oltre la personalità di chi l'ha scritta da lasciare quest'ultimo nell'ombra : il suo vero autore , specie se ha successo, è il pubblico tutto. Semmai, la canzone si identifica unicamente nel suo interprete. Per cui , per diverso tempo, il nome di Battisti, salvo che agli specialisti, è rimasto sconosciuto nonostante altre belle canzoni , come Non è Francesca, facessero seguito a 29 settembre.

La sua grande svolta è costituita dalla decisione del musicista di diventare cantante. Ciò è avvenuto nel 1968 , in un momento particolarmente ingrato, perchè l'epoca d'oro della musica beat era difinitivamente tramontata e i giovani che ne costituivano il nuovo pubblico sembravano improvvisamente disinteressati della musica. Tutto sommato, la scelta del momento meno propizio è stata anche la fortuna di Battisti, che ha avuto così il tempo necessario per sviluppare e correggere il proprio personaggio, divenuto adesso il tramite fra le sue canzoni e il pubblico. I primi dischi di Battisti come cantante risentivano infatti di una certa immaturità vocale : dietro la sua voce c'era ancora troppo di musicista, meno di personaggio che comunica col pubblico. Con Acqua azzurra , acqua chiara, Lucio fa finalmente centro anche in prima persona.

La personalità di Battisti si può giudicare sotto l'aspetto di musicista, per quanto riguarda le sue canzoni , ma , per quanto riguarda invece il suo successo in prima persona, va vista in quel tutto, canzone più voce, che costituisce il personaggio. Infatti, Battisti non ha inventato un nuovo modo di cantare : ha inventato il modo di cantere se stesso. La voce si identifica con la musica , come anche nelle parole, che sono il frutto di una collaborazione forse senza precedenti nella recente musica leggera italiana, fra paroliere e cantante-compositore, cioè fra mogol e Battisti.

La voce di Lucio è una voce "negra" : prima della sua lo è stata quella di Fausto Leali, non per nulla definito il "negro bianco". Ma Leali è sopratutto cantante. Battisti , invece, non ripropone in Italia un modello tipo Otis Redding o Wilson Pickett : utilizza una tecnica per plasmare un suo personaggio, che si rispecchia nelle parole che canta e nelle cadenze musicali delle sue canzoni. Canzoni che si rifanno a un gusto impostatosi in Inghilterra e in America, ma alle quali è difficile trovare un riferimento ben preciso.

Ci sono canzoni che ci fanno sognare, canzoni che ci fanno dimenticare i guai qutidiani, canzoni che si fanno ascoltare, canzoni che fanno pensare : quelle di Battisti sono canzoni che contengono il brivido delle sensazioni e delle "emozioni", come dice una di essere, vere, percepite nella vita di ogni giorno ma quasi senza che si abbia il tempo di accorgersene e di rifletterci. Battisti non grida gioia per qualcosa di bello nè piange disperato per qualcosa di triste : coglie piuttosto il fremito di un sentimento, non pretende mai ragione nè torto , è una "spia" dei moti segreti del cuore, dell'amore, sia esso l'amore puro e legittimo di Acqua azzurra, sia esso l'amore che si preferisce nascondere e che batte al di là della tenerezza coniugale, l'amore di Anna.

E se all'inizio il musicista Battisti aveva il sopravvento sul Battisti cantante, oggi è il personaggio Battisti che finisce per rovesciare la situazione. Al punto che non solo le sue canzoni, chiunque le interpreti, si riconoscono immediatamente, ma che una cantante personalissima come Mina non riesce, come in certi passaggi di Insieme, a sfuggire all'influsso dello stile vocale stesso di Battisti.

 

 

 

Articolo scritto ( probabilmente )

da Gigi Vesigna.