Intervista con Mogol

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Lucio è comunicativo , facile, estroverso e apolitico

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"L'ultima volta che l'ho visto siamo scoppiati a ridere. Era un anno fa, abbiamo fatto quattro chiacchiere e ci siamo accorti

che ormai non sappiamo più perchè abbiamo smesso di lavorare assieme "mogol.jpg (7938 byte)

Nei giorni scorsi il paroliere ha scritto una lettera all'amico ed ex partner :

" Poche righe , diciamo di conforto. Mi sono preoccupato per le notizie , così gli ho mandato il

numero del mio cellulare. Se c'è bisogno sono pronto a correre da lui. Ma non è vero che sia

andato a visitarlo e sia stato respinto. E' una pura invenzione . La verità è che non ho la

minima intenzione di andare a grattare i muri dell'ospedale. Anche se mi sento solidale con

Lucio".

Sembra un po' la storia della vostra separazione. Amicizia , rispetto, forse anche nostalgia ma

nessuno dei due fa il primo passo...

 

"Il potenziale per riprendere a lavorare insieme c'è sempre stato. Nessuno dei due ha disimparato a scrivere . Ma il

problema è legato a cose ormai difficili da individuare".

Qualche tempo fa , ricordando i rapporti con Lucio, lei ha definito il suo carattere di contadino "così attento alla ciliegia

che se gli portano via l'albero non se ne accorge".

"Per questo, l'ipotesi di tornare a lavorare insieme può essere affrontata solo a certe condizioni, che prevedano i miei

diritti e le mie parti editoriali" .

La ritrosia patologica, la voglia di non affrontare gli altri erano evidenti già quando vi siete conosciuti ?

"No, Lucio era assolutamente normale. Anzi, nel rapporto con la platea era straordinario. Basta guardare i filmati

televisivi per averne conferma, appare riflessivo, tranquillo, non trema assolutamente. Come nel bellissimo duetto con

Mina a Teratro 10 : con la sua chitarra è assolutamente trascinante"

E allora ?

"Fui io a consigliarlo di non esporsi . Non perchè fosse un artista difficile. Ma perchè c'era un clima assurdo, in cui era

di moda contestare gli artisti. Perfino Francesco De Gregori , nonostante il pugno alzato, una sera venne attaccato

pesantemente e si mise a piangere".

Lucio ha seguito il suo consiglio bene al punto da scomparire del tutto.

"Sì ma la scelta estrema poi è stata tutta sua"

Quanto ai gesti politici, una volta venne fotografato con la mano destra alzata.

"Aveva soltanto dato lo stacco all'orchestra mentre cantava E penso a te"

Però la fama di cantautore di destra non lo ha mai abbandonato. Ancora adesso, An ha reclamato una sorta di affinità con

lui.

"Eppure con Lucio non abbiamo mai parlato di politica. Non abbiamo fatto parte di nessuno schieramento. Per me

andare a votare è come prendere la medicina , tanto che nelle ultime quattro elezioni mi sono astenuto.E' una

tteggiamento evocato anche nella canzone Una giornata uggiosa << sogno...gente giusta che rifiuti di esser preda di

facili entusiasmi e ideologie alla moda>>".

Non si è mai sentito oppresso dall'ingombrante fardello battistiano ?

"Ho scritto tantissime canzoni con tanti partner e ho imparato a essere invulnerabile . Però considero questo ambiente

in mano alle barbarie. Basta dire che quando vengono trasmesse delle canzoni nessuno si ricorda di chi sia l'autore .

Ora nessun problema per me, ma per i giovani è la condanna all'anonimato. Per questo ho fondato il Centro musicale di

Toscolano , alla faccia di quelli a cui della cultura popolare non frega niente"

 

 

 

Intervista di Marco Molendini

tratta dal Messaggero del 3/9/1998