Pensieri e parole per Lucio Battisti
Lucio Battisti ha rinnovato la storia della musica italiana così come aveva fatto Puccini prima di lui: ha cambiato anche la storia della mia vita.
Massimo Luca
Mi è più difficile ora trasferire emozioni sulla carta più di quanto non abbia fatto con la batteria quando registrai quelle canzoni con Battisti verso la fine degli anni sessanta. La cosa bella di quella session , era l'approccio assolutamente da band proprio come se fossimo sul palco.
Quelli , il gruppo di cui facevamo parte e che da lì a poco sarebbe diventata la PFM, era affiatatissimo . Si suonava "tutti insieme" proprio come annunciava il titolo del primo spettacolo dal vivo della TV di quegli anni quando Lucio aveva una gran voglia di cantare. Così sono nate "Il tempo di morire", "Dieci ragazze", "Mi ritorna in mente", "Acqua azzurra acqua chiara" e tante altre . Insieme alla magia delle melodie e alla grande poesia del testo forse è proprio questo il piccolo segreto nascosto tra i solchi di quelle canzoni: una band che suonava in studio come nei club e nei locali. La registrazione di "Emozioni", è una delle cose più belle che mi sia capitata di vivere .
Sessanta elementi d'orchestra che registravano simultaneamente alla voce non era proprio cosa da tutti i giorni . Era una cosa alla "Battisti": tutto senza rete. La cosa più incredibile è che la versione conosciuta da tutti , ovvero quella stampata sui dischi, è stata registrata al primo tentativo con Lucio che si era veramente commosso ( ricordo che entrò in regia audio con gli occhi lucidi ) cantando quel brano così intenso . Buona alla prima: più
più emozionante di così ! Per "La canzone del sole" fu molto diverso. Questa volta la registrazione avvenne a Roma negli studi RCA. Era il primo disco di Lucio dopo il suo rinnovo con la casa romana , e noi, la sua ritmica di fiducia , per la prima volta ci trasferimmo nella capitale con tutti gli strumenti . La cosa difficile , abituati a fare tutto "live", era ricreare i sound che avevamo a Milano in quel cinema di periferia dove eravamo abituati a registrare.
"La canzone del sole" nella sua scrittura ha due momenti diversi che sono caratterizzati da due diversi piani sonori nello stesso pezzo . Uno ritmato ma contenuto nella parte narrativa e l'altro impetuoso come "il mare nero" citato nel testo della seconda parte. I suoni erano buoni, le parti erano giuste ma quel giorno non girava:
sembravamo solo dei session men e non una vera band. Il risultato fu centrato allorchè , una volta trovata la giusta velocità di esecuzione, Lucio ci raccontò bene come nacque il testo e ci fece entrare nella storia raccontandoci il particolare del fiore in bocca.
Così suonammo seguendo il racconto ora sorpreso ora ingenuo di chi rivede la sua vecchia fiamma decisamente con altri occhi .
E fu la "canzone del sole"…,il segreto era il fiore in bocca?
Questo scopritelo da soli.
Franz di Cioccio
Batterista
"Rimasi paralizzata , come quando incontri la persona che hai aspettato tutta la vita. Sentivo che quel ragazzo aveva qualcosa da dire. Ne apprezzai la voce, ma nessuno era del mio stesso parere . Fu difficile inserirlo"
Christine Leroux
"Non fu un colpo di fulmine , all'inizio le cose che faceva non mi colpirono particolarmente . Mi piacque lui , quella sua aria insicura. Io gli dicevo ciò che non mi piaceva e lui umilmente mi seguiva. Sentivo in lui soprattutto uno straordinario potenziale che con pazienza, avremmo potuto tirare fuori insieme . Gli dissi di tornare dopo un mese, due , tre , non appena avesse avuto un'idea.
Mogol
"Il ruolo della canzone è quello di essere bella , stupida e priva di qualsiasi presunzione d'importanza. La canzonetta deve essere idiota e ballabile . Rappresenta lo scemo del paese e come questo è utilissima in quanto le altre forme cosiddette culturali si relazionano ad essa e si sentono in qualche modo speciali . La canzone è la serva scema alla quale cadono i piatti"
Panella
