Personaggi Famosi

 
  Carlo Artuffo

Attore teatrale, nato ad Asti nel 1885 da umile famiglia (il padre esercitava il mestiere di materassaio), inizip sin da giovane a calcalre il palcoscenico nella città natale e nei dintorni. Nel contempo si esercitava nella pittura, dipingendo quadri raffiguranti "Madonne".

La sua improvvisa notorietà nel teatro avvenne per puro caso. Scoperto da Mario Casaleggio, con lui costitui un binomio trionfale per il teatro torinese, fissando il centro operativo nel teatro Rossini di via Po, dove si esibì a lungo anche sua figlia Nina. Artuffo è sopratutto ricordato per la commedia dialettale. Tra i suoi successi: i monologhi "lj pompista del me pais" (I pompieri del mio paese) e "Dammi quella litra" (Dammi quella lettera). Carlo Artuffo, che trascorse un periodo della sua vita a Trofarello e morì nel 1958, scelte di essere sepolto proprio nel cimitero del nostro paese. A lui è stata dedicata una via del paese nel 1988.

 

Filippo Chissotti (Chiss)

Nato nel 1920 a Trofarello, si diplomò all'Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, alla scuola di scultura, avendo come maestri, tra gli altri, Giacomo Manzù e Marino Marini. Frequentò successivamente anche la facoltà universitaria di architettura. Inizia ad esporre continuativamente nell'immediato dopoguerra: disegni a china alla Galleria Faber di Torino nel 1947. Nello stesso anno prende parte alla prima edizione de "Il Premio Torino" ed alla quadriennale d'arte di Torino. La figura umana quale soggetto di Studio costituisce il "leit motiv" della ricerca di Chiss, come si evidenzia nelle scelte delle opere esposte nelle quadriennali di Torino degli anni '51,'55,'64,'68. Il Tema della figura unito a soggetti del mondo animale e vegetale si intreccia con l'impiego di materiali eterogenei sondati nelle loro qualità formali ed espressive. Ha realizzato, collaborando con numerosi architetti, opere di carattere monumentale a destinazione pubblica e privata, tra le quali la policroma "Il giardino del levante" per un condominio di Torino, insieme con il fratello Giovanni; decorazioni policrome per negozi, palazzi, uffici, sculture e bassorilievi di carattere sacro e di devozione religiosa, inseriti nel cimitero generale di Torino. Tra le opere di commemorazione per la Resistenza e per la Pace si ricordano: "Monumento ai Caduti di tutte le guerre", del 1968 a Bubbio (Asti); "Monumento ai Caduti", del 1975 a Cossano Belbo (Asti) e a Forno di Coazze (Torino) e, del 1990, il Monumento ai Caduti e alla pace" a Trofarello. Filippo Chiss è morto nel 1995 ed è sepolto a Trofarello.

 

Cleo Balbo

Nacque a Torino il 13 aprile 1919. Sportiva fin da giovanissima, si dedicò con grande passioneall'atletica. Campionessa italiana nel mezzofondo (8oo metri), la Balbo conquistò il titolo italiano nel 1938 e 1939, battendo anche il record della specialità con il tempo complessivo di 7 minuti e 32 secondi netti. In quell'epoca la Balbo correva per i colori della Venchi Unica. La nostra concittadina si dedicò anche alla scherma negli anni dal 1940 al 1943, per concludere poi la sua brillante carriera con un prestigioso terzo posto della squadra italiana di fioretto ai campionati mondiali di Lisbona. A seguito di una breve malattia morì il 19 maggio 1984.

In segno di riconoscenza per i numerosi successi, il Consiglio Comunale nel 1986 le dedicò un passaggio stradale e non è un caso se si tratta proprio di un collegamento tra il centro città e la struttura sportiva "piscina e palestra Vendemini", struttura usufruibile sia dai giovani delle diverse scuole che dalla comunità trofarellese.

 

Carlo Demichelis

Nacque a Trofarello il 28 gennaio 1904. Si laureò in medicina e chirurgia presso la Regia Università di Modena nell'anno accadamico 1928. Per la sua grande passione nello studio delle persone colpite da gravi disturbi di neurologia e di psichiatria, svolse la sua prima esperienza presso l'Istituto Manicomiale di via Giulio a Torino.

 Ottenuta la specializzazione in neuropsichiatria, iniziò l'attività nella già avviata clinica amministrata dal padre Dr. Gaetano e dallo zio Cav. Uff. Paolo Francesco Cordero, struttura acquistata dalle famiglie Demichelis-Cordero nel 1898 e composta di due antichi edifici: il primo in via Piave n. 2 (Villa Bianca di proprietà Martinolo), il secondo in viale della Resistenza n. 30 (Villa già di proprietà Vagnone).

 Il paziente lavoro e la grande professionalità del dr. Demichelis, coadiuvato sin dall'inizio dalla preziosa e apprezzabile competenza del dr. Italo Amerio, e successivamente da altri colleghi, fece si che lo sviluppo della clinica potesse assumere una positiva valutazione di funzionalità, unitamente al senso umanitario verso le persone deficitarie di alcuni elementi del sistema neuropsichico.

 

Italo Amerio

Il 5 agosto 1876 nacque ad Alessandria. Frequentò gli studi universitari laureandosi in Medicina e Chirurgia il 25 luglio 1901 presso l'Università di Torino. Nel 1912 acquisì l'incarico di Medico Condotto per il comune di Trofarello.

La sua grande passione fu esercitare il delicato compito di chi studia le condizioni di malattia  dell'organismo umano, applicando le giuste terapie con la massima tempestività valorizzando sempre i rapporti umani. La dedizione nello svolgere una professione intesa come un servizio di volontariato verso chi sofre, dedizione passata attraverso le atrocità della prima e seconda guerra mondiale.

Il continuo pellegrinaggio per le strade più impervie del territorio del nostro comune e delle frazioni dei comuni limitrofi, per raggiungere chi si trovava in precarie condizioni di salute, proseguì fino alla dolce età di 77 anni, cioè fino a qualche mese prima del decesso, sopraggiunto il 25 dicembre 1953. Per i grandissimi meriti acquisiti durante il luongo periodo del suo mandato, l'Amministrazione Comunale gli dedicò una strada nella parte centrale del paese (collegamento tra via Vittorio Veneto e Piazza 1° Maggio).