Lonnie Plaxico, probabilmente un artista conosciuto
solo nella ristretta cerchia dei "jazzophile", eppure Plaxico, contrabbassista
di Chicago, è da anni uno dei maggiori interpreti della nuova scena jazzistica
americana, sia come strumentista che come leader e compositore al tempo
stesso della musica che esegue.
Nella sua oramai lunghissima carriera artistica si annoverano collaborazioni
eccezionali come quelle con Art Blakey e Wynton Marsalis, o Chet Baker
e Dexter Gordon. Dal 1986 al 1993 Plaxico suona nel gruppo di Jack DeJohnette
e dal 1995 lavora stabilmente a fianco di Cassandra Wilson, collaborando
allo stesso tempo collabora con Ray Anderson, Steve Coleman, Greg Osby,
Robin Eubanks.
A tutt'oggi, oltre a numerosissime partecipazioni a registrazioni discografiche,
ha firmato cinque album, l'ultimo dei quali è l'affascinante Mèlange (Blue
Note/2001), ma non inferiore è il precedente Emergence, (Savant/2000).
La formazione che lo accompagna in questa attesa tournée
europea - che il Circolo Caligola non s'è fatto scappare con la collaborazione
del Comune di Venezia/Cultura e Spettacolo -, è formata da jazzisti sicuramente
altrettanto celebri e capaci:
il giovane eccellente pianista Jason Moran (che ha suonato anche
con Greg Osby) che partito per esigenze di "copione" in sordina, nel corso
del concerto è esploso più volte in assoli dal ritmo sincopato e travolgente
anche nelle chiavi di esecuzione più classiche;
il sassofonista Ravi Coltrane, figlio di John, leggenda del jazz
moderno, che grazie alla sua maturità che valorizza la sua vena artistica,
sembrava aprire e spianare completamente la strada a chi gli si affiancava
nelle esecuzioni per poi subentrare ai suoi soli di un gusto armonico
suadente anche nel ritmo incalzante;
Jeremy Pelt (che affianca Plaxico anche in Mèlange, come Lionel
Cordew) che della sua tromba lascia nel pubblico un ricordo invadente
per le sue sonorità alte e sopra le righe o per quelle tonalità basse
che ti entrano dentro e accompagnano la sezione ritmica del quintetto;
il batterista Lionel Cordew, ottima la sua esecuzione apparsa sempre
lì pronta ad aprirsi in un esplosione di "battiti" per dimostrare tutta
la sua potenza e capacità chiaramente illuminate negli assoli concessigli
dalla scaletta e dalla musica di Plaxico.
Condotti dal ritmo del contrabbasso di Plaxico abbiamo assistito
ad un hard-bop ritmicamente intenso e armonicamente assai avanzato anche
nei limiti delle tonalità che lo contraddistinguono, una musica che sa
esaltare con le sue sfaccettature e sperimentazioni sonore il raffinato
virtuosismo di Plaxico e degli altri componenti del gruppo. (stefano cavagnis)
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LONNIE PLAXICO BAND
Jeremy Pelt (tromba)
Ravi Coltrane (sax tenore e soprano)
Jason Moran (pianoforte)
Lonnie Plaxico (contrabbasso)
Lionel Cordew (batteria)
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