MERCEDES SOSA

TEATRO GOLDONI 24 APRILE 2001

Eccoci al terzo appuntamento della rassegna "Voices 'n' Crossing 2001" organizzato dal Caligola e dal Comune di Venezia e con il patrocinio della Regione Veneto: l'atteso concerto della cantante argentina Mercedes Sosa, accompagnata da Nicolas Brizuela (chitarra e voce), Popi Spatocco (pianoforte e tastiere), e Carlos Genoni (contrabbasso e voce). Iniziamo con il dire che il teatro era tutto esaurito, o quasi.

Si è trattato forse del più affascinante evento della rassegna, l'artista ha commosso il pubblico con una performance che ha indubbiamente commosso anche se stessa.

Il caloroso applauso che al termine di ogni sua canzone accoglieva la "negra" non era frutto soltanto dell'abilità canora di Mercedes Sosa, ma pure del fatto che è riuscita con la sua voce ed energia a coniugare l'universo musicale e sociale argentino con quello europeo, unendo samba e tango in un sound che avvolge e come una spirale, raccoglie emozioni terrene per portarle in una realtà celeste.

Toccanti interpretazioni hanno scandito il ritmo del concerto, ma era palpabile l'essenza della storia del suo Paese, il dolore inequivocabile di un popolo, di vecchie e nuove generazioni che per sempre porteranno incise sulla pelle le ingiustizie sociali delle dittature militari del loro paese.

La "desaparecion", il carcere, la censura, l'esilio, la paura del popolo argentino sono propri della cantante che già nel 1972, con il disco "Hasta la victoria", lancia un significativo messaggio al mondo, con canzoni dal forte orientamento politico e sociale.

Ma queste sue denunce la porteranno ad essere incarcerata, e successivamente la costringeranno a fuggire dall'Argentina, rifugiandosi prima a Parigi poi a Madrid. Ma qui non ha mai smesso di perorare la sua causa, ha continuato instancabilmente a portare avanti il suo impegno civile, facendo conoscere al mondo intero per mezzo della sua musica la situazione di soprusi e violenze del suo Paese, la mancanza del rispetto dei diritti civili e umani.

Le sue canzoni, frutto di una appassionata collaborazione con il poeta Pablo Neruda e Victor Jara, diventano patrimonio del mondo e nel mondo portano la loro denuncia. Mercedes diventa così simbolo della sofferenza del popolo argentino e allo stesso tempo, sicuramente, uno dei più chiari esempi di ribellione.

E queste emozioni di dignità nella sofferenza e nella denuncia traspirano in ogni parola, in ogni gesto, in ogni atto che la cantante compie. Non è importante comprendere il testo di ogni sua canzone. Gli sguardi, la voce, la gestualità, i passi di danza, avvolgono gli spettatori rendendoli partecipi del dolore e della speranza.

…E al termine del concerto un interminabile applauso saluta Mercedes Sosa, e, almeno per quanto mi riguarda, tutto il popolo argentino.

Di seguito un piccolo elenco di alcuni suoi lavori, un invito a conoscere l'affascinante cantante ad ascoltarla:

-Canciones con fundamento (1965)

-Yo no canto por cantar (1966)

-Hasta la victoria (1972)

-Mercedes Sosa (1977) contenenti le canzoni di Pablo Neruda e Victor Jara

-Escondido en mi pais (1996)

-Al depertar (1998)

-Misa Criolla (2000)

(michele cavagnis)

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