SAINKHO NAMTCHYLAK
Stepmother City
Contaminazioni d'autore

 

Teatro Toniolo
Mestre Venezia - 14 marzo 2002

Un concerto sicuramente singolare, non solo per gli stili musicali insolitamente fusi assieme, ma anche per le sperimentazioni vocali di Sainkho, accompagnata strumentalmente da German Popov (acustic instrument, igil, kurai, homus, voice), Maxim Shaposhnikov (samples, turn tables) e da due italiani, Marcello Peghin (guitar) e Paolino Della Porta (doublebass). Talvolta stridente senza mai essere disarmonica, Sainkho Namtchylak sorprende nell'interpretazione dei brani, spaziando agilmente e con apparente semplicità attraverso sonorità ora basse, ora acute, ora gutturali, che richiedono una "plasticità" e un'estensione vocale di difficile riscontro. L'effetto prodotto è quasi ipnotico, estremamente coinvolgente, è una voce che si sa imporre sugli strumenti, ma, al contempo, sa diventare un tutt'uno con la musica, tanto da rendere difficile il capire dove arrivi lo strumento e dove Sainkho. Il concerto si è sviluppato attraverso tre "capitoli", Tuva, Survival immagination, Coming home, durante i quali hanno potuto dimostrare tutta la loro capacità artistica anche gli strumentisti, dando origine ad una inaspettatamente orecchiabile contaminazione di generi musicali, tra loro all'apparenza discordi. Spesso gli spettacoli allestiti dall'artista vengono definiti come performance per pochi e buoni intenditori, ma così non è; certo occorre attenzione nell'ascoltare la musica di Sainkho e dei suoi compagni di viaggio, ma il viaggio musicale offerto è alla portata di chiunque sappia ascoltare con gli occhi della mente. (katia rossetto)

STEPMOTHER CITY
Sainkho Namtchylak
German Popov (acustic instrument, igil, kurai, homus, voice),
Maxim Shaposhnikov (samples, turn tables),
Marcello Peghin (guitar),
Paolino Della Porta (doublebass)