BRISTOL BEAUFIGHTER
LA STORIA
Il ritrovamento del Beaufighter come per tutte le altre scoperte non è stato facile, infatti, ci sono voluti parecchi mesi di ricerca e diverse immersioni a vuoto prima di riuscire ad individuare il punto esatto del relitto, che giace alla modesta profondità di 28 metri.
I fatti sono andati così:
La mattina del 24 luglio, mentre stavo scandagliando da diverse ore su un fondale di circa 27/28 metri, mi accorsi che lo strumento iniziava a segnalare qualcosa che si sollevava di circa 2 metri da un fondale piatto di sabbia e che sulla sommità erano presenti centinaia di piccoli pesci. Bingo, forse si trattava proprio di quello che stavamo cercando, ma per esserne certi non rimaneva altro da fare che prepararsi per l'immersione, cosa che feci alla velocità di un fulmine, la curiosità era troppa. Scesi in un'acqua torbida con la visibilità limitata a circa 3 metri non vedevo in pratica niente, fino a quando m'iniziò ad apparire la sagoma inconfondibile di un grosso aereo capovolto con la pancia all'insù, distinguevo benissimo i due grossi carrelli ancora chiusi nei loro vani con ancora le enormi ruote al loro posto. I motori sono entrambi presenti, uno ha ancora l'elica con le pale ripiegate verso l'interno, segno evidente dell'ammaraggio forzato, la carlinga giace schiacciata dal peso delle ali e dei motori, tutt'intorno è disseminato di pezzi d'alluminio e di ferro a causa dell'impatto violentissimo con l'acqua. Non appena riemergo telefono ad Alberto, che quella mattina, per sfortuna, non si è potuto muovere dall'ufficio, cause di forza maggiore. Decidiamo di tornare il giorno successivo con la telecamera subacquea per immortalare il relitto di quello che in seguito siamo riusciti ad identificare come un caccia bombardiere pesante Inglese" Bristol Beaufighter ", temutissimo durante tutta la seconda guerra mondiale dall' aviazione dell'asse.

Motore con elica

Vicino all'elica

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