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IL CALZOLAIO

Il lavoro del calzolaio, oggi, può dirsi il lavoro del ciabattino. Anticamente invece costruiva qualsiasi tipo di scarpa.

Molti sono gli attrezzi usati per la fabbricazione e la riparazione: “u vancarieddu” con il piano d'appoggio diviso in tante parti di grandezza diversa dove colloca “tacci”, “chiova”, “buttuna rapidi” ecc.

“u vancarieddu”

Utilizza “ a liesina” per fare i buchi dove passerà lo spago, “a tinalla” per tirare il cuoio, “a rutedda” per migliorare l'estetica della scarpa, “u martieddu” per inchiodare, “u pedi di puorcu” per rendere il cuoio liscio e lucido, “l'affilaturi” per affilare, “a lima” per allimare, “u trinciettu” per tagliare il cuoio, “a cira” per rendere liscio lo spago, “a furma” come supporto per applicare le suole alla tomaia.

Molti di questi attrezzi oggi sono messi da parte dal calzolaio perché nessuno, o quasi, gli chiede più di aver fatto un paio di scarpe nuove, perché si preferisce acquistarle già pronte.

 

 

 

 

“a liesina”

“a tinalla”

“a rutedda”

 

 

“u martieddu”

 

 

“u compassu”

“u pedi di puorcu”

 

 

 

“a lima”

“a furma”

 

 

“a furma di fierru”

“a pinza”

 


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