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Un bel giorno di nuvolo il nostro protagonista decise di andare dalla zia Erinda per fargli una visita.Ma siccome il paese dove abita la zia è inerpicato su pe' i colli decide di andarci avec la ciuca Bernarda.Così dopo aver preso due o tre galline nel suo pollaio da donare alla zia,Bonaccorso parte alla volta di ROCCABUZZA, chiamata così perchè i suoi abitanti hanno tutti la buzza e perciò quando la donne sono in-cinte non ci se ne accorge nemmeno..ah! !ah! Dopo 5 o 6 ore, in men che non si dica, Bonaccorso e la ciuca arrivano subito all'p'aese giusti,giusti pell'ora di mangià. Al loro arrivo però siccome la vista della zia Erinda è coperta dall'enorme buzzona, essa si sbaglia e va a slinguettare anche sotto le ascelle la ciuca Bernarda invece che il suo basito nepote. Comunque sia essi si recano a tavola e qui sviruzzolano tutto quello che c'è da magnare e dopo si ravagnano un bel caffé al tonno. Con l'ora tarda e fresca Bonaccorso voleva andare a pesca, ma la zia Erinda disse di no e illo un ciandò. Ma veramente sera fatto tardi e il nostro personaggio doveva tornare a casa, ma siccome di notte Bonaccorso aveva paura, sua zia gli donò una BERTANA, un sorta di portafortuna che emertteva una luce molto fraudolenta cosicchè Bonaccorso puosse ritrovare la strada di casa. Era giunta perciò l'ora di salutarsi e Bonaccorso, per ringraziare la zia, gli leccò con la lingua tutto lo sporco che aveva sotto le unghie dei piedi e delle mani e la zia per ringraziare lui gli disse:"oh te, quando penni fai oturi?" Così si concludette anche questa n-esima avventura.A presto grandi amici !

by BONACCORSO

 

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