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UN'ALTRA FANTISTICA AVVENTURA DI CAPITAN CACIUOLO:

La ruggine Basquisa

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Quel giorno Capitan Cacioulo doveva andare a comprare una nuova bicicletta, parce-que la sua era molto vecchia e sinquisita e quindi non poteva più fare con essa gli scippi alle vecchiette che bazzicavano lungo la via CIARPAME. La sua bicicletta era piena di ruggine e non faceva piue l'uso per il quale lui-meme doveva fargli fare.Dopo però un accurato esame organolettico della ruggine,attraverso l'assaggio, il nostro eroe si accorse che si trattava di ruggine basquisa. Questa ruggine era provocata da BASQUISE, un acerrimo nemico del nostro personaggio in costante lotta con esso per il dominio di CECCALAND , una terra lontana dove nascevano i culi d'oro. Capitan Cacioulo decise di recarsi da BASQUISE, per sgridarlo e dirgli di farlo smettere, magari anche facendo le viste di volerlo soverchiare. Il lungo viaggio prevedeva però il passaggio dall'ormai noto paese di ROVINAGROPPONE. Questa volta il folklore locale prevedeva il raschiamento esofagico mediante marro, una tagliola occorrente per la sarchiatura dei groppi troppo glomati. Il piede del nostro capitain doveva essere introdotto nel marro,e poi la tagliola avrebbe fatto il suo dovere, chiudendosi con sicumera e sciupando un poco lo stinco del nostro amico. Il viaggio proseguì senza intoppi, e dopo qualche giorno di viaggio, senza cibo e senza acqua, in costante balia degli avvoltoi, si concluse. Il nostro personaggio si trovò di fronte a BASQUISE e a sua moglie TRINCIAPILLORA e li salutò dicendo : "Hei, potatemi la granita, che l'ho già pagata e ho lo scontrino !!". I due nemici rimasero BASITI, nel momento in cui sentiedero uscire dalla bocca del captain queste parole, esse non erano infatti un cioccolato e ne una buglia, ma delle formule magiche che consentirono al nostro personaggio di trasmormare in MERDA SQUAQQUERELLOSA tutto il castello di Basquise il quale affermò, visibilmente contrariato e rosso in viso :"Malidetto te e tutta la tu razza!!!!" Tuttavia ormai non c'era più nulla da fare, il castello si stava liquefando con molta lestezza; il nostro personaggio tirò fora di tasca un canottino gonfiabile a nove(10) posti e con di esso si mettiede in salvo. Mentre stavano affogando nel bottino i nemici chiesero:" Aiuteci, dai non fare il CABUESO !!!!". Allora Capitan Cacioulo si impetosiede e trasse a bordo gli sventurati mariuoli, sgridandoli però con sagacia, e ogni tanto vogandolo anche un po' nelle natiche di Trinciapillora. Infine si giunsero all'isola di CASTRONE dove i nemici furono scaricati per vivere così una vita di stenti e solitudine, dato che l'isola era abitata solo da Castroni , dei Cannibali molto resistenti, dato che mangivano solo quando qalcheduno capitava sull'isola, ma che avano la simpatica costumanza di castrare i malcapitati naufraghi, e poi dopo aver fatto indurire la nerchia con scariche elettriche, di smanettargliela davanti agli ochhi a spregio.Comunque anche questo nemico venne sconfitto e il nostro personaggio potè finalmente tornare alla sua casa felice e ringuento.Ciao,ciao amici a presto con una nuova avventura.

 

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Date last modified: 10/03/00