IL ROMANTICO INCONTRO

 S' incontrarono al tramonto

tutt' eddue in riva al mare

e nell' incanto del momento

a lui gli venne da scurreggiare

lei si allontanò scandalizzata

perchè per tutta la sua vita

l'aveva atteso come in sogno

ma tutto fu rovinato in un attimo

da quel volgar bisogno

lui allor la rincorse deluso

ma inciampò in un sasso e si ruppe il muso

lei per aiutarlo tornò indietro pentita

ma nel soccorrerlo lo pestò e gli schiacciò tre dita

egli quindi incazzato come un animale

corun cazzotto le sfranse il setto nasale

lei piangente gli vergò un dito in un occhio

e lui di riflesso le strappò un orecchio

alla fine di quelle lotte

più che persone parevano polpette

e decisero di fare la pace seduta stante

pur se a loro mancava qualche dente

ma alla fine se ne andarono lontano

tenendo si loro ciò che restava mano nella mano....


I BEI TEMPI

 Nei tempi antichi

i giovinotti un po' sbarbati

sudavan sempre a fregà i fichi

finchè un ce l'avevano chiappati

Invece d'anda a scuola e dare retta

andavano a sfà i nidi di civetta

stavano tutto il giorno a bighelloni

facendo più casino d' un raglio di mulo

almeno un si rompevano i coglioni

ma poi tornati a casa erano cignate nel culo

e dopo gli doleva tanto

che un si potevano sedere

neanche col culo bello unto

e stavano in piedi quando dovevano mangiare

erano giorni poveri ma beati

e ne parlo con rispetto e gli fò i miei onori

perchè ora quei giovani sbarbati

son diventati i nostri genitori


DONNE (e beghe)

 In quante guise descriverle si puote

son sempre al centro dei miei pensieri

siano amate oppure odiate

sono figlie madri amanti e spose

sia in pantaloni o con le gonne

dall' aspetto meravigliose

quste misteriose donne

Per tutto l'arco della vita

ho cercato sempre lei

la donna la mia preferita

ma non l' ho trovata mai

e ora qui nel mio letto

penso a tutte le mie beghe

ora m' alzo vado al gabinetto

e m'ammazzo dalle seghe 


IL CESSO


Qui si entra e non si paga

ci si piscia e ci si caga

e se il tempo non lo nega

ci si tira anche una sega


IL BRISO


Coruno sputo ti sotterra

e se ti pesta

sembri poi un reduce di guerra

soprattutto se lo fa in testa

Colle cobbe sul groppone

gira col suo culone aperto

respirando a pien polmone

cacando poi per tutto il deserto

Con il suo enorme briso

ti può cancellare il viso

e anche se non è il più bello

è per sempre il gran cammell


BUSONI

Qui lo dico e qui lo nego

con il naso te la sfrego

qui lo dico ma l'ho asserito

ti ci metto puro il dito

Qui l'ho detto e te lo rinfaccio

se un ti cheti ti ci pianto puro il braccio

me lo hai chiesto e ti rispondo

un ti sei zittata e ora ti sfondo.............cuccia!!!!


IL TURISTA

Se t' infili nelle lande piemontesi

per sortì ti ci vogliano du' mesi

perchè tra i rovi e tutti quei macchioni

ti c' aggroviglioli anco pe' coglioni

se t' abbeveri a quell' acque arrugginite

sovente ti becchi la colite

quella è l' acqua della gora

così cachi ogni quarto d' ora

per mangià si mangia di tutto

anco i fichi col presciutto

per nutrir ti puoi nutrire

col fagiano la lepre er cignale

quando vedo quei turisti belli fessi

che stann' al sole finchè un so' lessi

tutti 'gnudi e roviti

quando tornano a casa so' tutti rincoglioniti

stanno tutti appiccicati nelle case in riva al mare

e la notte li spolpano le zanzare

sono molto coraggiosi

e anche la pesca subacquea un gli fa schifo

però ogni tanto quarched' uno va sotto a un motoscafo

tra gli stronzi galleggianti

si vede notà tutti i bagnanti

poi la notte quando c'è calma

li vedi andà tutti in pian d'alma

perchè invece di sciupassi dalle seghe

vanno a pipà colle puttane negre

così tornano in patria di volo

perchè pigliano i piattoni e pure lo scolo 


IL COWBOY DELLA VALLE SOLITARIA

Nel bel mezzo della valle solitaria

risiedeva il gran caballero

sempre colle gambe all'aria

e l'aspetto bello fiero

quando estraeva la sua pistola faceva un mortorio

perchè quando sparava ti colpiva anche il ciborio

il suo difetto era il lazzo

con quello un ci capiva un cazzo

e quando nel cielo rotear lo faceva

per prendere un vitello

quasi sempre lo mancava

e per poco non si porta via l'uccello

Il suo bianco destriero

cavalcava con orgoglio

ma per esser troppo fiero

rovinò dentro a un cespuglio

Contro un cactus un giorno si schiantò

e tutto pieno di spine furon proprio cazzi suoi

allor da quel giorno si decise

di non far mai più il cowboy !!!!


ER MARINAIO


Và pe' mari e pe' venti er marinaio

perchè é bello, giovine, e di palle ce n'ha un paio

gli garba la vita anche se é con lui funesta

ogni tanto zuppa il pane nella minestra!

E felice sorridente e pure commosso

quando fa le feste al cane e gli tira l'osso

Piace tanto alle ragazze che per lui vanno pazze

ma é assai gradito

anche dal compagno Vito

che se lo soverchia

con la sua nerchia 

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