GRAN TEMA

Desiderio di conoscenza di Ulisse e limiti posti all'uomo di ieri e di oggi.


 Ulisse era molto lieto guando decise di intraprendere il suo buon viaggio pe' le terre. Partiede da Itaca e lasciedde il suo gran figlio TELEFONO e la sua gran moglie PENELOPE. Intraprese il suo voyage verso lisola di baldracca con scopo di vinciere la gguera. Ariviede a lisola, con l' ausilio di un gran cavallo di faggio, dentro il quale so celavano dei famigerati soldati che distrussero la città e maltrattarono i suoi buoni abitanti, vinse la battaglia. Dopodiché decise di fare il gran ritorno verso casa dove laspettavano la moglie e il figlio che nel frattempo era divenuto direttore generale del FALUSI. Però molte insidie lo attendevano. Prima fece inguastire il Dio Nettuno perché aveva reso orbo il suo gran filio che, perarto, di occhi ce n'aveva uno solo. Poi andiede dalla fattucchiera CIRCE, che assomigliava a Vanna Marchi e gli voleva vendere le alghe per migliorare la sua resa sessuale. Ulisse non le bevve e la diede ai suoi uomini che diventarono tutti maiali. Ulisse fuggì e gli rubò i prosciutti e i salami ottenuti dalle carni dei suoi uomini porci. Circe, molto inquieta, andò da Oreste il salumiere a ricomprare la refurtiva detrattale. Intanto Ulisse fuggì dalla porta di servizio e si trovò nel regno dei morti. Qui Laura Palmer gli rivelò chi era il suo assassino e lui ne ricavò lieti benefici rivelandolo a pagamento.All'inferno incontrò poi Enzo Tortora, ma non riuscì a far dire PORTOBELLO. Sortito n'fori dall'averno, tornò nella sua lieta casa, dopo essere riuscito, senza molte difficoltà, a far morire tutti i suoi uomini. Appena messo piede su Itaca disse :" IUCU' ". Poi andò dalla moglie che nel frattempo era diventata brutta e vecchia, e la trovò a letto con EMILIO FEDE, che egli fece dileguare. Suo figli TELEFONO era intanto morto, ammazzato da ZORRO, perché chi era antipatico. Ulisse aveva un gran desiderio di conoscenza, infatti aveva la casa piena di enciclopedie, l' enciclopedia TRECCANI era da lui conosciuta come CERBERO. I limiti posti alla conoscenza sono i soldi, che Ulisse aveva finito per comprare le enciclopedie, infatti era molto povero e stava per morire di fame. Proprio per questo motivo vogliamo smentire il fatto che si dica che il suo cane ARGO era morto di crepaquore, era invece morto ripieno, trangugiato alla cacciatora con l'ulive, da Ulisse, con contorno di bietole e rape.

I limiti posti all'uomo di oggi non sono così austeri come al tempo di Ulisse, perché adesso la gente è più furba e le enciclopedie non le vuole nemmeno se gliele regalano. Un altro limite è dato dai trattori che non superano la velocità di 40 Km/h . Secondo me quello dei pastori sardi è un problema molto serio, infatti anche Ulisse aveva evitato di passare dalla Sardegna, perché non gli piacevano le pecore, anzi , le odiava con furore...

 

Ogni riferimento a persone esistite e a fatti realmente accaduti, è puramente di proposito......

 

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