Le Interviste del Boss

Intervista a Bruce Springsteen
da "Q" Aprile '99

Mark Blake intervista Bruce Springsteen. Ecco una selezione. Perché hai scelto di lavorare di nuovo con la E Street Band dopo tutto questo tempo? "Erano 25 anni dall'inizio e sembrava una buona cosa. Dopo The ghost of Tom Joad mi andava di fare ancora della musica alta (risate). Avevo un paio di nuovi dischi sui quali stavo lavorando, ed erano un mix di acustico e di elettrico, e, appena ho iniziato a fare i brani elettrici, ho realizzato che volevo nuovamente suonare in una band e che volevo fosse quella band particolare". Alcuni del gruppo sembravano offesi che tu, prima di tutto, li avessi mollati. Finì tutto così male come è sembrato? "Ammetto che fu una fine strana. Ai tempi venne riportata come uno scioglimento. Ciò accadde tutto perché decisi di lavorare con altri musicisti. Eravamo tutti a momenti quarantenni, ed avevamo trascorso tutta la nostra vita da adulti come parte della gang. Eravamo tutti così profondamente connessi l'uno con l'altro e con le nostre vite che era ora di cambiare. Feci un po' di telefonate e dissi: Senti, voglio fare un break, ma tra un po' di anni, chi lo sa?. Tutto ciò che accadde fu questo". Non sei stufo di suonare ancora "Born to run"? "Questo è il bello di non averla suonata per un po' di tempo (ride). E' da quasi un mese che proviamo e, a dire il vero, è bello suonare nuovamente quelle vecchie canzoni. Non abbiamo ancora deciso una scaletta, ma abbiamo ripassato in rassegna roba dal primo disco e fino a Tom Joad. Dobbiamo solo trovare un modo per far funzionare il tutto con la band". Per te, quanto è importante avere dei singoli da alta classifica? "Ultimamente non mi considero del business dei singoli da classifica, ma ciò non è mai stato primariamente quello che faccio. Io faccio album. Mi diverto ad avere dei dischi da alta classifica, però voglio stare vicino al mio pubblico per molto tempo, voglio muovermi con esso e, in qualche modo, ciò mi è sempre sembrato più importante che dare la caccia a degli hits. Se ti metti in quel tipo di lavoro, diventi un cavallo alla corsa dei cavalli". La cosa migliore che hai sentito negli ultimi 12 mesi? "Trailer Park di Beth Orton è il mio disco preferito degli ultimi dieci anni. Ha pubblicato un nuovo album? Ottimo, lo compro. Lauryn Hill, Wyclef Jean, anche questi sono buoni dischi. Ascolto anche parecchio di quello che adesso chiamano 'alternative country': Wilco, Whiskeytown, gruppi simili...". Avresti mai pensato che avresti trascorso il tuo cinquantesimo compleanno in tour con la E Street Band? "No. Però la cosa non suona male. (...)Mi sento ancora molto giovane, tranne che adesso ho quello che non avevo venti, forse quindici, anni fa. Ho voglia di trascorrere il mio compleanno circondato dalla gente con la quale ho avuto più avventure. Non vi sono altri con i quali vorrei farlo". 14-aprile-99

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