Strade di città.
E sera, un altro giorno é andato, passato
inosservato, forse spogliato, e sotto i miei piedi questo
asfalto bagnato che emana questo odore che tutto il
giorno ho respirato, si, davanti al bar un po' di gente,
facce vuote da idiota che non si chiedono mai niente,
ormai convinti che la vita sia aspettare la domenica
perché cé la partita, al mio passo attiro il loro
sguardo sui miei occhi che arrivano dal basso, un tossico
mi chiede qualche soldo per mangiare, ...mmm, o per
finirsi dammazzare. Strada di città, cemento
vivente, frenetica, famelica, intelligente, a volte
burla, a volte muta, odia chi lha vissuta e poi
lha venduta, e ci cammino con orgoglio perché
sento qualcosa di vivo dentro quel cemento, su questo
asfalto piegato dalle macchine ho visto tanto sangue e
troppe lacrime sporcate, dalla gente calpestate, ma che
la strada le ha viste e non le ha dimenticate ogni cosa
già successa, ogni cosa che avverrà é scritta come un
libro in questa strada di città. Strada di città...
.... ... vai chief !!!
Da una strada di questa città si affianca la voce di Ax,
quella lì giusta della Milano mama Passi con effetto
racconta i retroscena nella squallida vicenda, avvolte in
una nebbia artificiale nuova, e larte dellara
si scompare sotto una grigia gelida cortina dalla quale,
tra spari di armi e sofferenza generale, la violenta
voglia di esplodere, spaziare, con colore conquistare un
mondo ora fa lo spazio il sogno da realizzare ancora é
incredibile da dire il disprezzo di qualcuno che fa finta
di non capire, ottuso, rinchiuso in uno spazio, in un
perfetto stato logico, da noi considerato come simbolo di
libertà, ditemi, ditemi quale? MC Chief ribatte contro
qualcosa di poco reale, fatale meccanismo letale, votato
allautodistruzione e lemme ritorna in azione,
con stretto in pugno i sogni di questa mia generazione
dal fondo della strada bagliori di una deflagrazione
nella notte, il nome di ciascuno appare ovunque, rumore
di catene rotte dalla rabbia 31 ed em enpassi
blastano la gabbia!! Strada di città! ...vai J Ax!!
La strada é puttana e scopa ma non si fa baciare se vuoi
qualcosa da lei la devi pagare lo devi fare ogni giorno
per far si che ti rispetti che ti lasci il tuo spazio,
spazio per cui molti hanno combattuto con armi diverse ma
con un solo scopo con una bombola una tavola con quattro
ruote sotto alla ricerca assatanata di una libertà
negata fermata da regole da far crollare ed é alto il
prezzo da pagare di cui fa parte quello sbirro che guarda
ogni cosa che faccio solo in cerca di un motivo per
cagarmi il cazzo perché sono dissociato, sono distaccato
lui non mi ha capito e mi ha criminalizzato povero
schiavo alienato mi invidia la sicurezza che la sua
pistola non gli ha dato il prezzo é quellinetto
che mi guarda con disprezzo perché da lui ho un diverso
concetto di ghetto, ghetto di cui si sente padrone
sguazza nel fango e ne ha fatto un valore, valore per chi
non certo per me non certo per chi si batte ogni giorno
con impegno, per venire fuori da situazioni brutte e vere
che ti hanno già lasciato in faccia il loro segno!!
Strada di città!! della mia città! di questa città!
(...bella Chief... vai Ax...).
Fotti la censura.
Fotti, fotti, fotti, fotti, fotti. Fotti la censura!!
Fotti, fotti, fotti, fotti, fotti. Fotti la censura!!
Cosé volgare? Chi é morale? Chi, o cosa, la
domanda deve essere posta, chi ha lonniscienza per
definire la decenza, chi decide quello che può
corrompere una coscienza, in quali casi bisogna
censurare, su quali basi si opera per evitare che arrivi
qualcosa allorecchio della gente, qualcosa che
offende, qualcosa di indecente, cosé la
parolaccia? Cosé il buongusto? Cosa provoca
loffesa, e qualé il linguaggio giusto? No,
nessuno può rispondere lo so, nessuno fa le veci dei
principi che io ho. Mi riferisco a quegli sbirri
incravattati che mi chiamano scurrile e indignati dal mio
parlare chiaro, dal mio dire le cose come stanno, e che
di tutto fanno per zittirci, incapaci di capirci, il
dissenso é risolto, si chiedono ancora cosé
andato storto, difensori col fiato corto di un perbenismo
morto, e comunque inquisitori, a ragione o torto, chiaro,
forte e chiaro mi esprimo, se per me sei stronzo, stronzo
ti dico, rifiuta i mezzi termini, combatti chi ti oscura,
grida la tua rabbia, e fotti la censura!!!
Fotti, fotti, fotti, fotti, fotti. Fotti la censura!!
Fotti, fotti, fotti, fotti, fotti. Fotti la censura!!
Fotti, fotti, fotti, fotti, fotti. Fotti la censura!!
Fotti, fotti, fotti, fotti, fotti. Fotti la censura!!
Vivo dove per vendere saponette bisogna mostrare una
serie di culi e di tette, dove per soldi anche la
moralità si vende, ed ecco cosé volgare,
cosé che mi offende, ma per la strada cè
rabbia, qualcosa si muove, qualcosa di violento, qualcosa
di irruento, qualcosa di cui faccio parte, e di cui fa
parte anche il mio modo di parlare, non mi si deve
bloccare ...con questa merda di segnale, Art. 31
trasgredire nel dire, Art.31 due parole per agire contro
il sistema dimmagazzinazione di pensiero per
distinguere ciò che é occultazione del vero, la censura
mi blocca ...per ogni vaffanculo un tappo sulla bocca,
si, vengo travisato ignorante, inferiore considerato,
perché spesso ho osato, ma non cé niente di più
immediato, e che a quello che dico dia più significato,
ascolta bene il senso di queste parole, sarò pesante si,
ma quando ci vuole ci vuole, allora fotti chi lo combatte
perché ne ha paura ...fanculo!! Fotti la censura!!
Fotti, fotti, fotti, fotti, fotti. Fotti la censura!!
Fotti, fotti, fotti, fotti, fotti. Fotti la censura!!
Fotti, fotti, fotti, fotti, fotti. Fotti la censura!!
Fotti, fotti, fotti, fotti, fotti. Fotti la censura!!
Io sono volgare, io sono immorale, sono certamente un
individuo da evitare? No, non ne sono sicuro, anzi di chi
lo dice io me ne batto il culo di queste persone che non
si possono toccare, insultare, criticare, contrastare,
censurare, perchè al loro parlare han dedicato la vita,
e la loro volgarità é volgarità costituita, fotti chi
vuol dire sempre quello che gli viene in mente e se ne
frega di ascoltare la risposta di chi mi sente, noi
Art.31 nuovo modo di espressione non possiamo confinarci
in una falsa educazione che ci é imposta, non proposta,
messa dove si mette una supposta, ci impegniamo per
divulgare quelle idee nuove che fanno male a chi rifiuta
questa cultura e che procura una dura cura proprio a
quella legislatura che decide la fattura dei prodotti di
rottura e che é tutta una montatura per difendere la
dittatura degli insegnanti di una cultura che definiamo
spazzatura, e allora fotti quella fasciatura scura, che
ti opprime che ti incula, entra nella linea dura fotti la
fottuta censura!!
Fotti, fotti, fotti, fotti, fotti. Fotti la censura!!
Fotti, fotti, fotti, fotti, fotti. Fotti la censura!!
Fotti, fotti, fotti, fotti, fotti. Fotti la censura!!
Fotti, fotti, fotti, fotti, fotti. Fotti la censura!!
Fotti, fotti, fotti, fotti, fotti. Fotti la censura!!
Fotti la fottuta censura.
Cantico errante di due DJ notturni.
(Base e graffi di DJ Jad)
Legge del taglione.
Due del pomeriggio, la sveglia suona, mi sveglio la testa
mi fa male, ormai é normale, ho poca fame mangio
qualcosa con lo scopo di gustarmi meglio la sigaretta che
fumerò dopo, mi metto qualcosa scendo, scendo ho freddo
alla testa dalla tasca il mio cappello prendo, vado verso
la fermata del bus dormendo mi devo svegliare, il volume
del Walkman aumento, che palle questo bus non passa mai
no, no, Cologno Monzese periferia di Milano lo so un
mezzo ogni ora é già tanto mi siedo, aspetto tanto
tempo. Passano due tipi in motorino, li guardo, sssccchh!
La marmitta fa un casino bastardo, facce color merda da
lampada UVA, capelli lunghi e oleosi con la C-O-D-A,
quello che guida mi guarda storto tira uno sputo e mi
manca di un pelo, per un secondo rimango stupito,
allibito poi non resisto al suo invito e gli mostro il
terzo dito, mi vedono, tornano indietro allistante
con quel loro mezzo assordante, scendono, vengono verso
di me, penso sono fatto ...DJ stacco. Sei fottuto! adesso
son cazzi sai? Sei fottuto! adesso son cazzi sai?
Secondo atto della storia ascolta il fatto che ti narro
esatto, comé successo in questo cesso di quartiere
sciatto, mi alzo di scatto, e mi preparo
allimpatto, mi sono già addosso, mi difendo come
posso, si mettono uno dietro e uno davanti, classica
tecnica da conigli, mi esplode un dolore caldo nel labbro
e sento in bocca quel sapore dolciastro, altri tre o
quattro colpi in testa e mi si annebbia la mente e la mia
rabbia saccende, non vedo più niente, non sento
più niente, un altro colpo, ma nemmeno più so se lo
prendo o lo do, non riesco più a muovere un braccio alzo
un ginocchio di scatto i gioielli di famiglia di uno dei
due schiaccio urla! laltro stacca dal motorino la
catena non lo vedo neanche e me la pesta diretta sulla
schiena, cado sullasfalto, piovono calci sulla mia
faccia, il tacco di uno stivale la testa in terra mi
schiaccia, provo a rialzarmi ma non ho speranza, a quanto
pare non ne ho ancora abbastanza, perdo sangue in
abbondanza, ma non ha importanza non gliela voglio dare
vinta é questa la sostanza. Ma ormai é finita, e fieri
se ne vanno, li guardo dal basso e giuro a me stesso che
la pagheranno, legge del taglione, penso mentre mi
rialzo, loro erano in due tornerò con altri quattro, e
questa é la mia morale, come un quadro ti dipingo in
rima una situazione reale, la mia. Ragionaci tu, io ti do
la mia opinione niente di più, non sono un esempio di
virtù e di virtù non parlo tanto, canto solo la mia
vita e questo é quanto. Questo é quanto!! Questo é
quanto!! Questo é quanto!! Questo é quanto!!... Questo
é quanto!!
Ti sto parlando.
Prova questa volta ad ascoltare, ti do un battito giusto
per poterlo poterlo fare, ti do mille ragioni per
sforzarti di capire, ma se ti tiri indietro, dimmi, cosa
ti dovrei dire? Guarda, senti, lascia stare, resta pure
lì seduto se quello che dico ti fa tornare su quello che
hai bevuto, se quello che passa di qua dice :"ma che
suono osceno!", di certo non mi freno tantomeno
tremo tremo, ma sereno continuo, spingo la voce
allestremo, scuoto la base per farti capire che
posso, volendo, colpirti in pieno, perciò attento al mio
intervento lascia cadere i tuoi monu-mentali e prepara la
testa allapprendimento fino a che balli rimuovi
tutti i tuoi preconcetti, ascolta la voce veloce di
questo mangia spaghetti, ti sto parlando si, attento, ti
sto parlando e mentre tu stai ascoltando già qualcuno si
sta preparando a criticare tutto tutto tutto tutto quello
che dico e che faccio, stupidi stupidi piccoli piccoli
succhiatori di ca...ramelle. Di chi é che ha detto che
per essere considerato debba essere socialmente
impegnato, politicizzato, la voce deve essere libera, a
patto che sia comunicativa, mossa con abilità da una
mente positiva, ciò vuol dire sapere ascoltare con
elasticità, anche se quello che parla presenta, si,
molte diversità. Per te che ascolti, e ancora ancora ti
chiedi dové la direzione giusta verso la quale
muovere i tuoi piedi, sei anche tu come quelli che
tengono solo al loro piccolo mondo e si tappano gli occhi
ignorando tutto quello che gli sta attorno, se non hai
intenzione di metterti in coda al botteghino di chi ruba
ideali e poi li vende come una moda, ti dico, per una
volta, più di tanto non può costare, prova questa volta
ad ascoltare.
Prova questa volta ad ascoltare, ti sto parlando,
ascolta, ti sto parlando!! Prova questa volta ad
ascoltare, ti sto parlando, ascolta, ti sto parlando!!
Prova questa volta ad ascoltare, ti sto parlando,
ascolta, ti sto parlando!! Prova questa volta ad
ascoltare, ti sto parlando, ascolta, ti sto parlando!!
Botta, botta risposta adesso mi metto in gioco, e lo so
che siamo noi la posta in palio, supero supero ancora la
velocità che mi é consentita, do ancora una botta alla
gabbia che intorno mi é stata costruita da questa
città, ogni giorno più stretta, che ti blocca ti blocca
il cervello ma che ti fa camminare in fretta, rifiuto di
essere anchio una di quelle tante facce stanche che
hanno chiuso il cuore nella loro 24 ore, sorrido vedendo
ciò che si stanno perdendo, anche dove non mi é
concesso il mio spazio mi prendo in questa scatola di
cemento che si sta stringendo, vivendo. a mio modo
vivendo, stringendo. Il mio sentimento, quella scossa
vitale che dirige ogni mio movimento tento di darla anche
a te in modo veloce, o lento, ma dimmi di che dico dai
che ti sta provocando limpulso di muoverti adesso
(...OH...!) é giusto questo? (...SI!...) capisci svelto?
(...MI!...) Una parola ti basta per essere meno chiuso in
te stesso? (...BHO!...) Butta, butta alle spalle tutto
quello che ti fa male, scavati, scavati dentro trova la
tu anima tribale, lo so, lo puoi, lo devi fare perché
quello che fa muovere me può far muovere anche te, e se
siamo ancora distanti la distanza si può accorciare, se
provi questa volta ad ascoltare.
Prova questa volta ad ascoltare, ti sto parlando,
ascolta, ti sto parlando!! Prova questa volta ad
ascoltare, ti sto parlando, ascolta, ti sto parlando!!
Prova questa volta ad ascoltare, ti sto parlando,
ascolta, ti sto parlando!! Prova questa volta ad
ascoltare, ti sto parlando, ascolta, ti sto parlando!!
A patto che il battito batta la mia voce sempre é
presente, lascio decidere a te se sia noiosa o divertente
più o meno di musica vuota che non ti impegni la testa,
non prendersi in giro cercando, cercando la giusta festa,
io questi problemi non ho, anche se la festa non
cé, il trucco é che porto la festa, la festa
dentro di me, dritto per la mia strada, di quello che
faccio sono sicuro, lo dico in un microfono, qualcuno lo
scrive su un muro, non basta sapere di essere al mondo
per essere vivi ci vuole limpegno per vivere prova
lingegno per lasciare un segno di te, un segno che
dica che esisti, un segno che sia profondo, abbracciato
con forza e con rabbia in questo casino di mondo, ma ogni
giorno vedo gente che al suo sogno ha rinunciato, io
spero che il mio sogno non vada, non vada sprecato, e
posso continuare a sperare se provate questa volta ad
ascoltare.
DJ Jad.
Si, si ...allora, qualé il nome del mio DJ? DJ
JAD!! ...non sento il nome del mio DJ!! DJ JAD!! ...chi
é il mio DJ? DJ JAD!! JAD! JAD! JAD!
GUARDALO! ASCOLTALO! é inconfondibile! GUARDALO!
ASCOLTALO! é irriducibile! GUARDALO! ASCOLTALO! é
inimitabile! DJ Jad, DJ Jad, DJ Jad dai piatti!
DJ Jad é il mio DJ, vecchia scuola di Milano, un fulmine
nella mano, creatore di queste inconfondibili risonanze,
esaltante supporto di tutte le mie assonanze,
eccezionale, forte ma non brutale, ha ancora le palle di
essere asociale, originale, geniale, gli viene naturale
darmi un suono caldo in questepoca digitale,
sostiene il suo ideale. Ha anni di esperienza e non si é
mai venduto, ha unetica morale radicale, nessuno
lha mai fottuto perché é ingegnoso, puntiglioso,
rabbioso, bellicoso, ed é stiloso. Jad, mano veloce ai
piatti e la mia voce veloce segue il tempo che lui
scandisce e tutto comprendo e capisco di questo suono
urbano che fuoriesce dalle casse, questa é classe!!
GUARDALO! ASCOLTALO! é inconfondibile! GUARDALO!
ASCOLTALO! é irriducibile! GUARDALO! ASCOLTALO! é
inimitabile! DJ Jad, DJ Jad, DJ Jad dai piatti! GUARDALO!
ASCOLTALO! é inconfondibile! GUARDALO! ASCOLTALO! é
irriducibile! GUARDALO! ASCOLTALO! é inimitabile! DJ
Jad, DJ Jad, DJ Jad dai piatti!
Allora Jad, ti piace il tuo R-A-P? Mica male! Muovi la
mano, muovi la mano, muovi la mano DJ Jad graffia
unaltra volta questo tempo, io so che non sei il
tipo, quel tipico tipo di tipo che sfrutta il momento, e
crea suoni senza sentimento, dammi musica di cemento, di
cemento é il tuo spartito, le note sono sette ma il
talento é infinito e questo dico a chi la musica ha
studiato e il nostro modo di comporre non ha ancora
accettato, musicisti con chili di libri alle spalle, che
sorridono di noi, come mi stanno sulle palle, perché non
sanno che siamo seri, nel testo e nel sonoro, e che
spesso siamo più credibili di loro, e a loro Jad fai
assaggiare questo basso, vi piaccia o no, succhiatori di
cazzo, pensate che basti avere un diploma per essere un
artista e non un automa, a me basta questa cassa per
ritmare questa lingua barocca, questa grammatica sciocca,
ed é tutto ciò che serve per lanciare i miei messaggi,
questo più DJ Jad dai piatti che graffia graffia graffia
fai sentire, imponiti, imponiti a chi non vuol capire che
anche la tua arte va rispettata, perchè é quella di un
uomo cresciuto sulla strada.
GUARDALO! ASCOLTALO! é inconfondibile! GUARDALO!
ASCOLTALO! é irriducibile! GUARDALO! ASCOLTALO! é
inimitabile! DJ Jad, DJ Jad, DJ Jad dai piatti! GUARDALO!
ASCOLTALO! é inconfondibile! GUARDALO! ASCOLTALO! é
irriducibile! GUARDALO! ASCOLTALO! é inimitabile! DJ
Jad, DJ Jad, DJ Jad dai piatti!
Attenzione cé da fare una distinzione tra un DJ e
un fenomeno da baraccone che salta come una scimmia
dietro i piatti, ed é considerato bravo perché graffia
con il naso. Stronzate ! Il mio DJ non é questo, fa
spettacolo si, ma con i suoni che crea e senti, ascolta
quello che viene dal cuore, me ne fotto di come lo
chiami, musica o rumore, e di nuovo attenzione richiedo,
per parlare di una fascia di persone che rinnego quelli
che fanno quella roba che oggi piace ballare, che per
gustarla fino in fondo ti devi calare e drogare, a loro
dico non mettetevi sul nostro piano, siamo superiori non
vi consideriamo, rendetevi conto di che razza di merde
siete, ascoltate il mio DJ forse qualcosa imparerete. Hey
Jad! Continua a suonare, avanti picchia forte questo
ritmo che me lo fa rizzare, lascia fluire libera la tua
potenza per abbattere, abbattere, abbattere
lindifferenza della massa ignorante, incurante,
irritante e anche quella del pubblico ben pensante, oggi,
ora, adesso abbiamo i mezzi, e se usati con capacità
nessuno può fermarci, Art.31 la J la A la X, sostenuta
con impegno dalla J la A la D, Jad dammi sei battute per
spiegare che creare, generare questo battito non é
facile, non é che chiunque lo possa fare e mai nessuno
come Jad mha mai saputo soddisfare, é colui che
dietro i piatti non ha uguali Art.31 SENZA RIVALI!!
GUARDALO! ASCOLTALO! é inconfondibile! GUARDALO!
ASCOLTALO! é irriducibile! GUARDALO! ASCOLTALO! é
inimitabile! DJ Jad, DJ Jad, DJ Jad dai piatti! GUARDALO!
ASCOLTALO! é inconfondibile! GUARDALO! ASCOLTALO! é
irriducibile! GUARDALO! ASCOLTALO! é inimitabile! ...vai
Jad, graffiami questo battito!
Tocca qui.
Ah bene! Art.31 racconta la storia della toccata e fuga,
rima confusa, alcolica! Vai J!
Quella sera mi si era avvicinata e mi fissava mentre io
bevevo una birra chiara, e si era seduta lì vicino a me,
ma non me nero accorto perché ero un po' storto,
allora stufa daspettare lei mi dice:" ...J Ax,
approvo come interpreti la globalità multimediale della
massa attuale, il tuo modo di operare é al di fuori dal
commerciale !...". La guardo con sospetto, ero fuori
di brutto:" Che cazzo hai detto?", le rispondo
con un rutto, prende salza e sallontana, non
era mica male questa pu-pulzella: era bella con un
cu-curioso taglio di capelli e delle te-te-te-te-tenere
espressioni, non si possono sprecare certe occasioni, per
non passare da coglione la inseguo, la fermo, mi scuso e
dico:" Senti, vorrei approfondire i tuoi
accorgimenti, io e te si potrebbe scoprire dei punti in
comune e se vuoi aprire le ga- le ga- le gabbie in cui
rinchiudi i tuoi pensieri più astrusi, i desideri più
impuri potremo chia-chia-chiacchierare e scoprire tutti i
punti biologici che devi toccare!".
Dai tocca qui!! Dai tocca qui!! Dai tocca qui!! Dai tocca
qui!! Dai tocca qui!! Dai tocca qui!! Dai tocca qui!! Dai
tocca qui!! Su toccami, toccami qui ! ! Tocca qui ! ! Su
toccami, toccami qui ! ! Tocca qui ! ! Su toccami,
toccami qui ! ! Tocca qui ! ! Su toccami, toccami qui ! !
Tocca qui ! !...
Questa tipa attacca a parlare, io continuavo a bere,
facevo finta di ascoltare, dopo circa una mezzora
di stronzate e paroloni mi mette una mano sopra i
pantaloni e dice: "...Ho voglia di
pene-pene-pene-penetrare allinterno del tuo ego per
poterne ricavare lessenza, la dissidenza, e quel
tuo sentimento di reazione violenta...". Le
dico:" Senti bella, adesso ti spiego, ho voglia
anchio di penetrare, ma non certo il tuo ego, ma la
tua fig-fig-figura di donna inserita nella società
moderna. Quali sono i tuoi interessi? Cosa ti piace fare?
Quali sono i tuoi progetti per stasera?", "Per
essere sincera avrei un appuntamento, un corso di
pittura, non posso mancare, stasera ho proprio voglia di
usare un pennello, con un pennello in mano mi posso
realizzare!" "Senti bella, potevi anche dirlo
che avevi solo voglia di prendere il pennello, il corso
di pittura puoi anche lasciarlo a casa io ho un pennello,
é lungo, largo, forte e bello, lo uso proprio come fossi
un vero artista, e con il mio pennello sono un gran
professionista!".
Dai tocca qui!! Dai tocca qui!! Dai tocca qui!! Dai tocca
qui!! Dai tocca qui!! Dai tocca qui!! Dai tocca qui!! Dai
tocca qui!! Su toccami, toccami qui ! ! Tocca qui ! ! Su
toccami, toccami qui ! ! Tocca qui ! ! Su toccami,
toccami qui ! ! Tocca qui ! ! Su toccami, toccami qui ! !
Tocca qui ! !...
Cosi la porto a casa mia lei si siede sul divano e io mi
metto in libertà, apre la borsetta, si accende una
sigaretta, mi guarda intensamente con la faccia sospetta
e dice: "...Guarda, non so cosa tu voglia fare, sono
una tipa intellettuale e certe cose non le faccio, un
uomo per potermi conquistare deve avere un grande
ca-carisma, cerco un maschio con una grande personalità,
che sappia sco-vare le mie particolarità, deve essere
istruito, intelligente, acuto, a un uomo così darei
persino il cu-cuore!...". "Veramente" -le
dico- "cio che di te meno mi interessa é il tuo
cu-cu-cuore, non é per offendere il tuo cervello ma
siamo venuti qui perchè volevi il mio pennello!".
Lei mi dice: "...Giusto! Prepara il colore: ho
voglia di scoprire qualche nuova posizione ortogonale,
mica male però il tuo pennello! Posso toccare?...",
"Tocca, tocca pure ma fai piano é delicato, non
esagerare é appena appena bagnato...". Ma lei non
mi sentiva più e pensava solo a quello, e non ha
lasciato tutta la notte il mio pennello!
Dai tocca qui!! Dai tocca qui!! Dai tocca qui!! Dai tocca
qui!! Dai tocca qui!! Dai tocca qui!! Dai tocca qui!! Dai
tocca qui!! Su toccami, toccami qui ! ! Tocca qui ! ! Su
toccami, toccami qui ! ! Tocca qui ! ! Su toccami,
toccami qui ! ! Tocca qui ! ! Su toccami, toccami qui ! !
Tocca qui ! !...
Solo per te.
Un fiume di parole che non sanno dove andare, ruffiane
come un gatto che si fa accarezzare, mi nuotano nella
testa e poi mi scendono nella gola e vogliono essere
sentite da una persona sola, una persona sola che le
sappia capire, che sappia catturare tutto quello che
hanno da dire, qualcuno che le prenda per poterle
conservare, qualcuno a cui poterle dedicare.
Di certo non importa quanto tempo é durato, ma é
sembrato abbastanza, non hai mai pensato a quante cose
abbiamo fatto e a quanto si é parlato, e a quante notti
in bianco che abbiamo passato, notti di discorsi, notti
di stronzate, di sesso e di rimorsi, di litigate, al
sapore di birra, nutella e biscotti, di sudore, di letti
bagnati e disfatti. Mi piacevi, sai, quando ridevi, mi
piaceva anche il modo in cui fottevi e godevi, ma adesso
é tutto lontano, finito diciamo, ho avuto un paio di
storie da quando non ci sentiamo, sono ritornato alle mie
vecchie convinzioni, e le donne le uso solo come
svuotacoglioni, girando, parecchio arrapante, con un DJ
per amico e un microfono per amante. Ma ricordo quella
volta quando il meglio abbiamo dato, alla fino ero
distrutto e ti ho cercato, é stato automatico, non lo
capisco ancora, non avevo più pensato a te prima di
allora, ed é stata quella notte che ho pensato a questo
testo, non capivo il motivo, ma sentivo che farlo era
giusto perchè ti sono grato di ciò che hai insegnato e
di ciò che hai imparato, lho creato, e forse non
é un granché, ma é fottutamente vero ed é solo per
te....solo per te. ...solo per te.
Solo per te, credimi é un fatto strano, dedichiamo,
limitiamo questo brano stai attenta, non fraintendere il
mio intento: non sto piangendo, sto solo riflettendo. Uso
questo ritmo lento come accompagnamento al mio commento,
a differenza di quei senza palle che in un componimento
piangono perchè han perso la donna, o ciò che chiamano
amore. Che cosé questo amore se non uno scambio di
interessi, che pone le fondamenta su una serie di
compromessi, già, e tu lo sai bene che questa non é una
di quelle cantilene tanto care alla nostra tradizione di
italiana sfigata canzone, fatta di smielate spremute di
cuore, che quelli come noi fanno solo vomitare. Quelli
che hanno preso troppi calci in culo, quel tipo di calci
che ti rende il cuore duro, e ti insegna a prendere senza
dare, a offendere e ad usare, e poi a picchiare, ed ecco
la differenza che ho notato: con te ho preso, ma ho anche
dato, e così solo per te sto parlando adesso, solo per
te rimo questo pezzo. ...solo per te ...solo per te.
Le cose importanti sono difficili da dire, le parole le
rendono stupide e piccole, e poi non sono bravo a
descrivere cio che sento, specialmente su questo
argomento, mi conosco e so che mi sarei dimenticato di
quello che cé stato il segno ho lasciato una cosa
che di fare non mi sarei mai sognato e di cui tempo fa mi
sarei vergognato, ma non capita tutti i giorni
dincontrare una tipa che ti ascolta prima di
parlare, che ama quello che ami, che odia quello che odi,
che non passa la vita davanti allo specchio, che non te
la fai in un momento, che non gli frega del tuo aspetto
ma che ti guarda dentro e che ha una faccia da gatta
quando ti guarda, ma se sincazza sa essere crudele
e bastarda, che in tutto quello che fa é stilosa e
originale, che se stai con lei ti fa sentire un po'
speciale, che quando si da lo fa con calore, che non
scopa mai ma fa solo lamore, così ecco il mio
segno, il mio ricordo ritmato, sputato, su questo giro di
basso, e qui lo lascio per ogni volta che lo vorrai
sentire ed é solo per te e per chi lo sa capire.
Questo é il nostro stile.
Italiano del cazzo, pizzaiolo mangiaspaghetti vip
damore, Perry Como, Luciano Pavarotti o sole mio
coglione e neppure sai cantare.
Non puoi paragonarci a ciò che hai già sentito, a
quelle cose finte che hanno definito il rap, sputtanando
così ciò che é grande, quella cultura che per noi é
così importante. Fotti i fottuti venduti, i loro
padroni, la loro manovra sporca, guerra e disprezzo a
quei bastardi astuti, e sulle loro rime io ci piscio
sopra. Ascolta adesso questo testo onesto giustamente
avverso a chi si é permesso di parlare, di darci contro
adesso é il momento di pagare il conto fino in fondo: il
giorno é arrivato chi ha aspettato ora deve essere
ripagato, il giorno é arrivato per chi é isolato, per
chi é imbavagliato, per chi ha sempre lottato. Parto,
attacco, spacco, rappo, cerco uno spazio, cerco un
contatto non un patto, nessuna condizione alla mia
posizione questo e tutto il resto non conta, e tutto il
resto é merda. Ritmi diversi testi inversi e perversi,
attrezzi per vincere giochi non ancora persi, questo é
quello che ho, quello che so, quello che do, quello che
chiamo potere del no, muovo il mio passo seguo il tempo
di questo basso, penso al sento intenso del fatto che
compio e conscio dei rischi che corro continuo, perché
so di che parlo e perché so come farlo, é una linea
retta é una divisione netta: stai con noi o ci stai
contro, scegli alla svelta, se ciò che predico é lecito
nessuno lo può dire perché questo é il nostro spazio,
e questo é il nostro stile.
Questo é il nostro stile ! Questo é il nostro stile !
Questo é il nostro stile !
Stile: termine noto di cui si abusa, gente chiusa,
ottusa, che lo usa e che non ha capito, non lha
ancora definito, e pensa che tutto sta nel modo in cui
rappi, graffi, o sei vestito. Dico qualsiasi coglione con
qualche milione può avere due piatti mixare, due bassi
rappare di solito tocca ad uno stronzo qualsiasi che sia
dotato di una bocca, ma senza umiltà e senza esperienza
non sarai mai nessuno, é questa la differenza fra chi
lotta con impegno per raggiungere la meta, e chi invece
se la mena credendosi un profeta, e mi disprezza mi vuole
fottere, ma non sono io il nemico da combattere fidati di
me esse-ti-i-elle-e devi averlo di brutto e devi
dimostrarlo in tutto. Usalo rappando, parlando,
camminando, graffiando, e perché no scopando. Hai
pensato a ciò che sei stato in passato, e ti sei
accettato, rinnegato, buttato e in che cosa ti sei
cambiato? Ti sei disegnato, creato, o hai solo copiato?
Cé bisogno di te in questo momento critico,
cé bisogno di chi in questo momento mitico ha
inventiva, capacità creativa, e sa prendere unidea
e renderla viva. Negativo o positivo come lo sono io e se
non sei così che sia porco il tuo ...sti-elle-e fa
questo il mio concetto di pi-a-ci-e verso chi ce
lha diverso ma ce lha non gli posso essere
ostile se ha rispetto per noi e per il nostro stile.
Erre-u-emme-o-erre-e Art. 31 questo é il nostro stile,
parla di quello che vivi, si, parla di quello che é
vero, sii sincero oppure fai a meno di sparare frasi
fatte, aria fritta, e cose già ascoltate, rime scontate,
metriche copiate dallo stile nero, qualcuno si sbaglia lo
chiamano rep questo é rap, e viene dallItalia:
i-ti-a-elle-i-a. Le mie radici, la mia nazione, al cui
costume ho dichiarato guerra, ma non dimentico che questa
é la mia terra, e questo stivale corrotto al nostro
posto qui stile bianco verde e rosso un rima che faccio
onore alla nostra bandiera, non una stupida imitazione
della cultura nera, attenzione: Milano sta parlando, Art.
31 non sta sentenziando sta solo analizzando. Siamo
partiti male col rap commerciale, o poco originale e
stupide lotte fratricide fra di noi, divisioni,
incomprensioni, pensa alle tue rime fatti i cazzi tuoi!
Non ci sono regioni, ne competizioni é il momento di
capirci, é il momento di unirci nella rima: alleanza
latina. E il momento di far scorrere le nostre
parole da Milano nella nebbia a Napoli sotto il sole,
diversi nel linguaggio ma uguali nel concetto se é
giusto ciò che dici me ne frego del dialetto. Siamo
latini e lo si deve sentire! Questo é il nostro tempo, e
questo é il nostro stile!!
Questo é il nostro stile ! Questo é il nostro stile !
Questo é il nostro stile !
Pifferaio magico.
Attenzione!! ...vi racconterò la storia del pifferaio
magico, sentiamo per ordine come andarono le cose.
Cera una città nella valle fatata dove ogni
persona era addomesticata a vivere ogni giorno in modo
CHE la propria condotta soddisfasse IL RE, in un cielo
blu il sole scaldava i prati, pieni di fiori gialli e
profumati, le case erano grandi e tutte colorate, calde
dinverno, e FRESCHE DESTATE. Per ogni
abitante non cera diversità, secondo i voleri DI
SUA MAESTÀ, la corte decideva il modo di vestire,
LA LINGUA DA PARLARE, la musica da sentire, e in questa
forzata uniformità non cera neanche un barlume di
libertà: DIVIETO DI CANTARE, DIVIETO DI BALLARE, e nei
locali pubblici divieto di pensare, i soli a non piegarsi
a questa dittatura un pugno di topi in una fognatura,
trasgredivano la legge, attaccavano il sistema
sbombolando sui muri il loro emblema. Allinizio
erano in pochi ma il gruppo cresceva, dal pugno che erano
diventarono una schiera di ratti rappatori graffittari in
pieno effetto, e i tubi delle fogne erano il loro ghetto.
Ogni Sabato sera, nella foresta, organizzavano un
concerto, una jam, una festa, perchè nel bosco un
pifferaio li faceva ballare, avrebbero fatto di tutto per
sentirlo suonare. Erano ubriachi dalle nove alle sei nato
per rappare SEI QUELLO CHE SEI, odiavano la corte,
ballavano e bevevano, e il pifferaio magico QUELLO IN CUI
CREDEVANO.
Il re era preoccupato per questa agitazione: temeva
levolversi in sovversione, lui sapeva che i topi
erano a conoscenza della crescita costante della loro
potenza. Al pifferaio magico io devo parlare, al capo
delle guardie disse: VALLO A CATTURARE, così alla corte
quella sera entrò un tipo strano che teneva un flauto
stretto nella mano. Sua maestà disse alle guardie potete
uscire: nessuno deve udire quello che gli voglio dire.
Pifferaio magico STAMMI A SENTIRE, io possiedo di tutto e
te lo sto per offrire LO SO il talento non ti manca,
perchè sprecarlo con quella gentaglia. Sai benissimo
anche tu che se lo voglio io diventerai un divo venerato
come un dio SCARPE E MAGLIETTE CON SOPRA IL TUO SIMBOLO,
DONNE E SOLDI COME SE PIOVESSERO, se questo ti interessa
io te lo posso dare, ma prima cé un favore che mi
dovresti fare: con il tuo flauto raduna i topastri, falli
divertire, bere, ballare come pazzi. Sarà lultima
festa per quel marciume perchè li spingerai giù fino al
fiume, saranno così ubriachi da non poter più nuotare,
ed uno dietro laltro DOVRANNO ANNEGARE, eliminata
quella feccia dalla mia nazione creerò una nuova star
della canzone. Il pifferaio magico rispose: VA BENE, e
dopo sua altezza gli offrì da bere ma so che poi uscì
dalla corte coprendosi il viso per nascondere
lombra di uno strano sorriso.
Il pifferaio magico aveva un piano, montò sul suo
cavallo e galoppò lontano, e città per città si
fermava a suonare e in ogni posto i topi faceva ballare.
Lo seguirono tutti nel suo viaggio nel paese, tornò alla
valle fatata chera già passato un mese e dietro
lui cerano topi A NON FINIRE, un numero enorme
impossibile da dire. Entrò nella via principale, con il
suo strano corteo arrivò al palazzo reale, aiuto aiuto
aiuto gridò il re terrorizzato, mi hanno abbattuto, MI
HANNO SPODESTATO. Il pifferaio disse scusi maestà se ho
regalato ai topi la sua città, ma forse almeno loro
sapranno rispettare la libertà di ognuno di fare e di
pensare ...attenzione!! ...LA LIBERTÀ DI OGNUNO DI
FARE E DI PENSARE. ...attenzione!!!
E passato molto tempo e nella valle fatata ora cé
una città dove la gente é abituata a vivere ogni giorno
come gli piace nel rispetto E NELLA PACE. Del pifferaio
magico nientaltro io so, la sera della conquista a
cavallo se ne andò disse ai topi mi dispiace non posso
restare ci sono altre città ALTRI PEZZI DA SUONARE.
Nato per rappare.
Io credo che ci si possa riuscire, che si possa cambiare.
Questo Art.31 é... uno strano fenomeno. Vediamo di cosa
si tratta... basta!! vogliamo la libertà!! ...chiaro il
concetto??
Io sono... nato per rappare!! ...nato per rappare...!!!
...nato per rappare...!!! ...nato per rappare...!!!
Dalle stalle alle stelle, dalle stelle alle stalle, per
arrivare fino in cima devi avere le palle, di seguire la
tua idea, e di non farti deviare dalla linea di tendenza
che impedisce di pensare. Convinzione, presa di
posizione, imporre i derivati di una tua decisione,
rifiutare in assoluto le categorizzazioni per dedurre una
scelta dalle tue decisioni ed esplicare i tuoi pensieri
fuori da ogni canale, non avere unetichetta, non
essere mai uguale, la cultura é un potere da acquisire,
che ti può dare i mezzi per farti capire che
lignoranza i cui si vive sta chiudendoci la mente,
sta spegnendoci la rabbia e fa tacere le coscienze. Se
capisci cosa dico, se ti stai per incazzare forse,
allora, tu sei un altro...
Nato per rappare! ...nato per rappare...!!! ...nato per
rappare...!!! ...nato per rappare...!!!
La musica é un linguaggio, e io vi parlo nella musica,
rimando i miei discorsi nella sua struttura mitica, e in
un suono incattivito da un DJ con i coglioni, gira un
basso che ti fissa i miei concetti nei neuroni, sono un
criminale lirico, un terrorista lessico, di un movimento
tacito, però del tutto libero. Non uso pistole, non uso
cannoni, ma la potenza pura che ho dentro nei polmoni.
Camminare, camminare mi da il tempo di pensare, mi offre
globalmente ogni soggetto da osservare, avanzare non vuol
dire devastare, ma spezzare quelli che mi vogliono
fermare, so distinguere chi vale tra una folla di
falliti, so parlare con la gente, ho un mare di amici,
comprendono i miei dogmi, il mio modo di insegnare,
perchè solo i miei fratelli sanno che io sono nato per
rappare! ... ...nato per rappare...!!!... ...nato per
rappare...!!! ...nato per rappare...!!!
Io non sono costruito, sono vero, credi di potermi
fottere, tzze, davvero? Non mi piego, non mi spezzo,
questo a volte mi fa male, ma non ingabbio la mia anima
di libero animale, io non cambio la mia musica per
vendere più dischi come han fatto certi tizi, non so se
mi capisci. Aver costanza nella vita é la mia decisione,
credere in me stesso la mia religione, propongo
innovazioni dialettali, predico violenze lessicali,
leffigie commerciale data al rap non mi tocca, é
un rivoltante metodo per chiuderci la bocca, perchè
vogliono alienarci, chiuderci nel ghetto, nessuno
lha detto, no, ma io lo rappo e non accetto questo
schifo di emarginazione, la parola é la mia arma di
ribellione. La vita, a mio parere, é un frutto da
divorare, e più buono é il sapore se lo sai coltivare,
e ricordati che se sei vivo é già stato definito uno
specifico motivo, perchè tutti abbiamo un muro da
rompere, ogni uomo ha una missione da compiere, chi é
nato per subire, chi é nato per lottare, chi, come me J
Ax, é nato per rappare! ... ...nato per rappare...!!!
... ...nato per rappare...!!! ... ...nato per
rappare...!!!...DJ Jad...
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