JOE SATRIANI
Jeo Satriani nasce a Westbury nello stato di New York ed inizia a suonare la chitarra a 14 anni, nel 1971 inizia la sua carriera di insegnante introducendo alla chitarra un tale Steve Vai. Nel 1974 inizia a studiare Jazz con il chitarrista Billy Bauer ed il pianista compositore Lennie Tristano, quattro anni dopo si sposterà a Berkeley in California dove continuerà la sua carriera di insegnante per oltre 10 anni facendo nascere chitarristi come David Bryson (counting Crows), Kirk Hammet (Metallica), Larry LaLonde (Primus) e Charlie Hunter. Nel 1984 esce il primo mini cd di Joe sotto l’etichetta Rubina pezzi che andranno a completare il suo primo LP Not Of This Earth finanziato con una carta di credito nel 1986.
Nel 1987 esce per la Relativity il secondo album Surfing with the Alien, album che diventerà un fenomeno mondiale diventando di platino in breve tempo vendendo milioni di copie soltanto in america. Uno degli album che ogni chitarrista dovrebbe assolutamente avere nella propria discografia, considerando il fatto che sia riuscito a battere il pluridecorato Wired di Jeff Beck. Gli album successivi, Flying in a Blue Dream, The Extremist, Time Machine ed il recente Joe Satriani hanno continuato ad attirare pubblico e critica rimarcando il genio di Joe ed il suo modo di fare musica. Joe inotre ha suonato con grandi artisti e band come turnista, tanto per gradire con Mick jagger nel 1988, Deep Purple nel 1994 e nel 1996 nel G3 Tour suonando per 24 date e facendo stravendere il disco live delle serate, ha suonato inoltre nel disco di Pat Martino nel 1997 nelle tracce Ellipsis ed Never and After.

Joe Satriani rappresenta una novità di rilievo nel panorama rock mondiale, infatti tutte le tecniche e le innovazioni chitarristiche vengono dalla sua scuola di pensiero. Maestro indiscusso di Steve Vai, Kirk Hammmet e tanti altri, propone il suo primo cd autoprodotto molto tardi nel 1986, dimostrando da subito le doti compositive che lo contraddistinguono da sempre. I suoi album sono sempre in anticipo stilistico rispetto a quelli di qualunque altro suo collega. Il suoi dischi strumentali sono i più venduti nel mondo, complice anche una non pesante presenza di solismi spesso superflui ed un gusto melodico assolutamente indiscusso. La struttura dei brani che compone è simile a quella utilizzata nelle canzoni pop o rock, situazione che lo posiziona in una fetta di mercato molto ampia. Il suo chitarrismo è molto caldo e pieno di feeling, sempre accorto a non strafare si cimenta nel blues con grande classe inserendo sempre al momento giusto frasi ultratecniche più che altro per rimarcare la ritmica del brano.
Il suo metodo compositivo si rifà a quello canzonereccio, creando brani strumentali più simili a canzoni che improvvisazioni su cambi di accordo, cercando di catalizzare la melodia verso un uso combinato di bending che rendono ogni nota espressa come se fosse cantata e non plettrata. Ogni album di Joe ha anticipato il trend chitarristico mondiale, dimostrando una straordinaria freschezza di idee mai stantia e sempre in evoluzione, basti ascoltare il suo ultimo Crystal Planet una sorta di guitar dance album con contenuti strutturati apposta per le esibizioni live. Ha fatto parte del favoloso G3 tour insieme a Steve Vai e Eric Jhonson nel 97 e Michael Shanker e Uli John Roth nel 98.
Suoi compagni di sempre sono Stuart Hamm al basso e Jeff Campitelli alla batteria

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