Giovanni Calabresi
Organizzazione del consenso e teoria dei partiti Collana «Biblioteca Clinamen», 6 ISBN 88 8410 050 X cm. 14 x 21 pp. 87 Euro 12,90 |
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La crescente personalizzazione dei partiti politici, sempre più dipendenti dalla figura di un leader carismatico, la realizzazione progressiva di un villaggio globale nel quale le democrazie occidentali hanno definitivamente superato la necessità di soddisfare i bisogni primari dei cittadini e devono, invece, realizzare i loro sogni e rispondere dei loro capricci, hanno condotto ad una profonda trasformazione della politica nella sua fase organizzativa. Se fino al 1989, anno della caduta del Muro di Berlino, erano le grandi chiese laico-ideologiche a scuotere gli animi e a condurre alla militanza politico-partitica; adesso, all'inizio del Terzo millennio, i programmi elettorali dei partiti diventano sempre più dei prodotti da lanciare sul mercato e gli uomini politici si trasformano in astuti venditori di idee. Non più, quindi, partiti di massa strutturati in modo pesante, ma organizzazioni leggere che investono tutte le loro risorse sulla comunicazione hi-tech e sulla figura di leader in grado di suscitare forti emozioni tra loro in contrasto, quali l'odio profondo o l'amore sconfinato. Chi non si adegua sembra destinato a scomparire dalla scena politica, magari lentamente, ma inesorabilmente. In questo agile ma denso saggio si prende appunto in esame la trasformazione nelle modalità di organizzazione del consenso, ripercorrendo le maggiori teorie dei partiti dall'inizio del Novecento sino ad oggi e mettendo a nudo le dinamiche decisionali tipiche di un partito politico. Alla fine il lettore si chiederà: esiste veramente la democrazia in un partito politico? L'elettore ha una reale possibilità di libera scelta?
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