Copertina Nelle pieghe della vita Alessandro Russova
Nelle pieghe della vita
Con gli interventi di Alessandro Guidi e Giuseppe Panella


Collana «Carmina», 5
ISBN 88 8410 015 1
cm. 11 x 18
pp. 80
Lit. 19.000
Euro 9,81

«A che cosa mira Alessandro Russova nelle sue poesie? È all’Amore che l’autore delega il compito di mirare, di mirare al soggetto, al soggetto in quanto tale, ovvero alla sua struttura. Ma quale è il soggetto nelle poesie di Russova? Non è l’Amore, nonostante che si parli dovunque di Amore e, non può esserlo perché l’Amore, appunto, ha il compito di mirare il soggetto, di puntare, di scommettere sulla sua con-sistenza: infatti il soggetto è il Tu ... La donna incontrata. Ma che volto ha La donna incontrata? Ha il volto della morte [...] L’implicazione analitica delle poesie di Russova, implicazione analitica lacaniana, è chiaramente espressa, dunque, dalla poesia il Nodo del desiderio, nella quale si coniuga lo stile chiasmatico nella tavola centrale del trittico – due chiasmi che si sciolgono nel fuoco centrale (sapere per vivere / sapere di vivere) – a ciò che il mathema significa (insegnamento): ciò che si insegna, ciò che si riesce a trasmettere del sapere è trasmissibile a partire dal chiodo del pa-thema che implica, per Russova, il significante paterno nella sua forma del reale del padre». Dalla Introduzione di Alessandro Guidi

«La scrittura poetica di Alessandro Russova è opera di uno psichiatra che si getta a capofitto nella esperienza della poesia senza mai dimenticare di essere un medico ma sempre facendo in modo che la sua esperienza clinica non esaurisca completamente il mondo che cerca di costruire o, meglio, di rivelare a se stesso e agli altri. Anch’egli, come il Jean-Paul Marat descritto da Peter Weiss, cerca di agire nella realtà vedendo “ogni cosa con occhi nuovi”, ma non soltanto per trasformarla. Forse per riuscire a capirla meglio; forse per riuscire a rivivere, sempre “con occhi nuovi”, la vita che ha già vissuto [...] L’esperimento poetico di Alessandro Russova si muove (deliberatamente o meno, poco importa) in questa direzione. Far emergere ciò che è stato rimosso attraverso la lingua della poesia significa qui far riaffiorare un vissuto che sia in grado di giustificare se stesso attraverso la scrittura di sé. In sostanza: riaccendere il desiderio per trasformarlo in sapere, far divenire matéma ciò che oggi è soltanto patèma, sfondare la gabbia e la rete di collusioni che avvolge i soggetti per dargli finalmente la dimensione necessaria di un sapere vissuto». Dalla Postfazione di Giuseppe Panella


*Alessandro Russova, medico, psichiatra ad ispirazione psicoanalitica, svolge la propria attività professionale a Pisa. Affronta quotidianamente l’esercizio olistico della medicina generale senza tacere sui suoi risvolti psicoanalitici. Si occupa, oltre che di psicoanalisi e di psichiatria, di poesia – e di ciò questo volume vuole rappresentare testimonianza – e di discipline connesse al sapere esoterico ed ermetico.


Pagina Principale