Claudio Della Valle
Il canto della sorgente Trattato-Romanzo di teologia Cristiana Collana «Il diforàno», 5 ISBN 88 8410 025 9 cm. 14 x 21 pp. 295 Euro 26,40 |
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In questo testo di «edificazione e risveglio», di edificazione morale conseguente ad un risveglio del senso autentico della religione cristiana, l’autore delinea un percorso di redenzione, la «via luminosa» della liberazione in Cristo della coscienza umana, e non esita a scagliarsi, con linguaggio duro e diretto, contro le «ipocrisie della Chiesa di Roma» e contro il sistematico stravolgimento della verità da questa attuato. La forma adottata dall’autore in questo suo personale percorso di ricerca si svolge secondo i modi dell’insegnamento, della trasmissione immediata di quanto acquisito, della comunicazione diretta. È la forma che privilegia il cristianesimo vissuto, esperito, e che, in quanto tale, si pone in conflitto con il cristianesimo storico, mondanizzato, secolarizzato, istituzionalizzato. La dimensione del trattato ci viene restituita dal costante confronto, dalla discussione, dalla spiegazione e chiarificazione dei testi dottrinali, dalla presentazione di luoghi significativi delle Sacre Scritture; la dimensione del romanzo, invece, è recata dalla narrazione di quelle situazioni che quotidianamente mettono alla prova la capacità di pensare, di operare, nonché la possibilità e la volontà di ricercare il Vero da parte degli uomini, la loro potenzialità e libertà di scegliere se stare con Dio, contro Dio o lontani da Dio, ma anche il loro non sapersi decidere, il loro dubitare, il loro essere-presso-Dio nel loro esserne-distanti. Già nel titolo, Il Canto della Sorgente, si mostra questa duplice valenza di trattato-romanzo: una figura biblica, una metafora dottrinale, una verità di fede nella veste dell’allegoria.
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