La pedagogia perversa Pierluigi Sassetti
La pedagogia perversa
Tra Pasolini e Lacan
con una nota introduttiva di Alessandro Guidi


«Fort-Da», 2. Collana del Centro di Ascolto e Orientamento Psicoanalitico diretta da Alessandro Guidi

ISBN 88 8410 053 4
cm. 14 x 21
pp. 210
Euro 20,90

Questo saggio è il risultato di un viaggio nell’insondato mondo della perversione pedagogica, ovvero di quella “normale” pratica educativa sorretta dal godimento mortifero ed in eccesso del “bravo e insospettabile” insegnante. Una sciatta pratica educativa che arriva a compromettere irrimediabilmente il percorso del discente e che non tiene conto del sapere “particolare” del soggetto da educare. Sono qui messi in evidenza gli effetti devastanti dell’eccesso del “materno” e del “paterno” nel mondo dell’insegnamento; al tempo stesso vengono esaminate le colpe dei figli a partire dall’analisi del fenomeno “patologico” dell’adolescenza come momento estensivo di assoluta decadenza. Attraverso l’analisi dell’opera poetica di Pasolini e del sapere psicoanalitico di Lacan, si perviene all’ipotesi di una pratica educativa che consideri il sapere (reale, simbolico ed immaginario) come punto indispensabile di partenza all’interno del dialogo pedagogico. Pasolini e Lacan, in questo senso, sono considerati non come classici ma come potenti strumenti utili a conferire al sapere l’originaria sintomaticità del vero.

Pierluigi Sassetti pedagogista, studioso di filosofia, Counselor all’Ascolto, collabora con il Centro di Ascolto e Orientamento Psicoanalitico di Pistoia. Attualmente lavora presso l’Accademia della Musica (Volterra) come insegnante di chitarra e formazione musicale. È redattore della rivista «Notes Magico» sulla quale pubblica articoli di ricerca musicale ad orientamento psicoanalitico (Musica e atti mancati, La nascita di un nuovo tipo di buffone, Sulle tracce del piacere musicale), e sul rapporto tra pedagogia e psicoanalisi Il pedagogo tra Maestro e Analista).



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