Il nero che fa tendenza Cristiana Formetta
Il nero che fa tendenza
storie minime di anime perverse
con una presentazione di Stefano Massaron


Collana «Ogmios», 5
ISBN 88 8410 019 4
cm. 12 x 20
pp. 97
Euro 11,50

«Riuscire a descrivere gli attimi in cui il pensiero ci porta a fare scelte che segneranno indelebilmente la nostra vita. Quei momenti di sospensione, tra l'indifferenza della gente e l'ignoranza di chi ci sta vicino, in cui la mente riflette, confronta, realizza un bilancio, sentenzia. Questo il difficile compito (peraltro ben svolto) di Cristiana Formetta, che raccoglie questi voli della psiche in brevi racconti narrati in prima persona e raccolti in questo libro [...] Esistenze normali, raccontate come abiti che possono o comunque potrebbero essere indossati da chiunque le legga; proprio da questo il libro trae la sua sottile drammaticità. Un linguaggio colloquiale inserito in un'ambientazione urbana rendono il testo facile alla lettura soprattutto per le nuove generazioni che non possono far altro che rimanere attratte dai racconti in un primo momento e sgomente nelle sere successive. Undici storie in cui i lettori vengono ubriacati da un sottile gioco di alternanza dei ruoli: la vittima che diviene carnefice, il giusto che si trasforma in peccatore, l'emarginato che si scopre elemento centrale della trama. Una visione ironica della sofferenza, basata sul lento svolgersi del testo che solo nel finale cela esattamente quel senso di rivalsa o di vendetta: i protagonisti non sono dei vincitori, non sono coloro che fanno trionfare il bene sul male; sono semplicemente dei soggetti che si trasformano lentamente in antagonisti; sono i recettori che come per osmosi acquisiscono il male sociale. Non ci sono vincitori ma solo vinti, ed è questo l'amaro epilogo che ci lasciano questi brevi ed intensi racconti. Un lungo cammino a spirale verso ciò che non è eticamente giusto ma drammaticamente presente in noi».
Simone Noto, Edison Square. Librerie Giubbe Rosse Magazine


«Queste storie minime di anime perverse non passano inosservate [...] Ti mettono addosso quell'angoscia, quella sensazione di malessere mai troppo esplicito, sempre sotto le righe, e che spaventa perché, in fondo, piace, provoca soddisfazione [...] Solitudine, indifferenza, alienazione. E amore. Sì, anche quello, a volte al maschile, a volte al femminile. Ma un amore incapace di comunicare, sempre irrimediabilmente sconfitto nel suo tentativo di adattarsi al mondo indifferente e freddo in cui viviamo».
Giuliano Boraso, Il laboratorio del Segnalibro


«I racconti che ora state per leggere vi faranno male, credetemi ... ma non subito».
Vi si parla d’amore, ma non del profondo sentimento narrato dai romanzi rosa. L’amore di questi racconti è soltanto una simulazione,una recita, la rappresentazione di una società conformista che vuole salvare le apparenze. Figli devoti che in realtà sono crudeli aguzzini, brave massaie che si trasformano in killer spietati, barboni in giustizieri, vittime in carnefici.

*Cristiana Formetta vive a Salerno. I suoi racconti sono stati pubblicati in diverse riviste e antologie, tra cui Scroll Stories. Racconti delle chat («Addictions», 2000). Collabora al sito web Jamcafé Magazine con la rubrica Mosche da bar. Sempre per Jamcafé ha coordinato Insonnia. Un colore per la notte, antologia virtuale premiata con il “Golden Web Award” 2001.

Sommario

In giro armati
La visione che il coniglio ha del campo
Due giorni e una notte come questa
A questo servono gli amici
Un’anima un po’ tossica
In molte ore la casa è deserta
Come un B-movie
Biglietto di ritorno
Il nero che fa tendenza
Madre Organo



maggiori informazioni sull’autore e sull’opera nei siti

digilander.iol.it/cristianaformetta

www.cristianaformetta.too.it


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