L'incompiuto maestro Fabio Bazzani
L’incompiuto maestro
Metafisica e morale in Schopenhauer e Kant


Collana «Philosophia», 4
ISBN 88 8410 020 8
cm. 14 x 21
pp. 108
Euro 12,90

«Lo stile asciutto dell'Autore agevola la lettura delle pagine dense che compongono gli otto capitolo del libro, nei quali l'attenzione è principalmente rivolta alla Kritik der Kantischen Philosophie, che vengono seguiti da due appendici nelle quali sono affrontati più specificatamente gli aspetti dell'etica, della morale e della metafisica con riferimento alla restante produzione schopenhaueriana [...] Del complesso broccato che da tale tessitura risulta, appare veramente riduttivo limitarsi a descrivere sommariamente i colori lasciando, nel non detto, quel lavoro di trama che Bazzani sapientemente conduce e di cui è difficile render conto in poche righe. Si preferisce lasciare al lettore il piacere di scorrere le pagine nelle quali si trova così bene descritto quello "spirito del tempo" di Schopenhauer che riesce a cogliere l'idealismo kantiano che tanto si differenzia dall'idealismo della chiacchiera che si confonde con il "realismo dell'opinione" di stampo hegeliano, fichtiano e schellinghiano [...] Ogni maestro, per essere veramente tale, deve - forse - risultare sempre parzialmente incompiuto sia a se stesso che agli occhi riconoscenti dell'allievo, il quale, fortificato dal suo insegnamento, risulta pronto a superarne i limiti ma, così facendo, a celebrarne anche la grandezza. In questo senso il titolo che Bazzani ha deciso per questo raffinato studio appare particolarmente approfondito e calzante».
recensione di Daniele M. Cananzi in Rivista Internazionale di Filosofia del diritto


Fino a che punto possiamo dar credito a Schopenhauer quando si dichiara scolaro di Kant? Schopenhauer non è forse in contrasto con Kant sulle questioni fondamentali di ogni riflessione filosofica, cioè sulla questione della metafisica e sulla questione dell’etica? L’immagine di Kant che emerge dagli scritti di Schopenhauer è quella di un maestro imperfetto, incompiuto, sempre sulla soglia della dimora del vero però mai in grado di fare il passo definitivo sino alla comprensione della verità dell’Essere. In questa indagine si rintracciano i luoghi della produzione kantiana che “risuonano”, espressamente o implicitamente, negli scritti di Schopenhauer. Si viene così delineando un percorso che mostra un Kant all’origine della filosofia di Schopenhauer ma che negli esiti di questa scompare. Kant si arresta, come scrive l’allievo ribelle e parricida, allo spirito di un tempo che ignora il vero, che dimentica l’Essere, che non mostra valori etici poiché incapace di cogliere il problema metafisico, poiché incapace, radicalmente, di porre a problema la realtà, il concetto di essa, scambiando quel che immediatamente appare con il vero in quanto tale.

*Fabio Bazzani dottore di ricerca in filosofia, è ricercatore di filosofia morale presso l’Università di Firenze. Con la nostra casa editrice ha pubblicato Esistenza e progetto. Tra Hegel e Nietzsche e ha curato le Xenie satirico-teologiche di Ludwig Feuerbach e i Versi di Arthur Schopenhauer.


Sommario

  1. Lo spirito del tempo e la svolta di Kant
  2. Fenomeno e rappresentazione: la centralità del soggetto conoscente
  3. Conoscenza astratta e conoscenza intuitiva: la ragione e l’intelletto
  4. Esperienza metafisica: il mistero del mondo
  5. L’incongruente deduzione della cosa in sé
  6. La cosa in sé, la volontà, l’idea
  7. La volontà e la libertà
  8. Il sensibile e l’intelligibile. le azioni degli uomini
Appendice 1. «Critica del fondamento dato da Kant all’etica»

  La felicità, il sommo bene e la virtù
  Ancóra sull’imperativo categorico
  Imperativo categorico e coscienza morale
  Libertà, necessità, libero arbitrio

Appendice 2. Metafisica e morale. Sguardo d’assieme sull’etica di Kant


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