Come cambierà l'area dei mercato ortofrutticolo di corso Sardegna, quando l'attività verrà trasferita,a Bolzaneto (l'inizio dei lavori nell'area ex Sanac è previsto il prossimo febbraio, con completamento nei primi mesi del 2004)? Sarà un giardino "zen" completamente aperto verso la strada, oppure un viale delle palme sotto una grande copertura di vetro? Sarà un nuovo Torto antico" ricavato nel cuore dì San Fruttuoso, in funzione giorno e notte, oppure avrà come segno caratterizzante un simbolo
'Torte- come un faro, una lanterna degli anni Duemila?
Queste idee sono solo alcune di quelle inserite nelle dodici proposte su cui dovrà esprimersi la giuria dei Concorso nazionale di progettazione partecipata e comunicativa, promosso dai ministeri dei Lavori pubblici e dell'Ambiente, dal Wwf, dall'Istituto nazionale di urbanistica e dall'Associazione nazionale dei Comuni italiani. La convocazione è appena partita: la riunione si terrà a Faenza, presso il monastero di Santa Chiara, dal 7 al 9 novembre.
Dei gruppo di esperti faranno parte anche due esponenti dei consigli nazionali degli architetti e degli ingegneri, mentre per Genova avranno voce in capitolo i tecnici comunali (gli architetti Egizia Gasparini e Nicoletta Poleggi) e un rappresentante del Laboratorio urbano" (che non avrà diritto di voto). Il laboratorio urbano, costituito da singoli cittadini, associazioni e istituzioni interessate alla riconversione dell'area attualmente occupata dal mercato
ortofrutticolo, ha lavorato per un anno - con un forte coinvolgimento anche delle scuole - raccogliendo dati, confrontandosi con i progettisti e indicando le necessità più sentite nel quartiere: spazi verdi in primo luogo, la ricollocazione dei cinema Lumière e del teatro Garage, strutture sportive, locali di ristoro e ritrovo, un parco giochi per i più piccoli, un centro culturale e multimediale, parcheggi per i residenti.
Una volta scelto il progetto, il Comune avrà tre mesi di tempo per affidare l'incarico per la stesura definitiva.
«Ma noi ce la metteremo tutta per fare prima - afferma l'architetto Egizia Gasparini quando la giuria nazionale avrà fatto la sua scelta, il laboratorio urbano verrà riaperto, questa volta sotto la gestione del progettista, per mettere a punto la proposta conclusiva».
L'amministrazione comunale contribuirà con un proprio finanziamento alla realizzazione dell'intervento, che però dovrà reggersi sulle proprie gambe, grazie ad un cocktail fra attività con ritorno economico (commercio e parcheggi, soprattutto) e quelle più spiccatamente sociali (aree verdi, parchi giochi). La maggior parte delle proposte presentate prevede un investimento nell'ordine dei 30 miliardi, ma ce n'è una particolarmente definita gia in questa fase, che ne calcola il doppio giudicato ammortizzabile già dopo
dieci anni.
«Siamo pronti a collaborare anche economicamente per il successo di questa operazione - dice Lorenzo Costa, direttore
artistico dei teatro Garage Aspettiamo con ansia la riconversione dell'area di corso Sardegna, che riteniamo importante per tutta la Valbisagno. Sia noi sia il cinema Lumière abbiamo bisogno di spazi: contiamo molto su questo piano e abbiamo partecipato ai laboratorio contribuendo alla valutazione dei progetti
Così sono interessati alla rinascita altri operatori che lavorano in zona e la vivono tutti i giorni. «Le esperienze del passato hanno prodotto molto scetticismo, ma finalmente ci sono proposte più credibili, e questo ci fa pensare che sia la volta buona - fa eco Umberto Solferino, presidente del Comitato operatori economici di corso Sardegna - Questa zona finora è stata sfruttata molto, soprattutto come arteria viaria, e servita poco, con forti carenze soprattutto nell'arredo urbano, nella qualità della
vita: è fondamentale cambiare, altrimenti corso Sardegna è destinato a morire, soffocato dal traffico, e in questo modo morirebbe una parte importante della città
Andrea Plebe
da "Il Secolo XIX"del 30/08/01