CARTHAGO DELENDA EST- di Cesare Pavel Berlenghi-18-02-00

Scrutare nelle notti

Affievolite dal torpore

Nebbia

Sonno nelle palpebre

Stanche di lunghi cammini

Lungo errabondi viottoli

Illegali sentieri temporali

Percorrevo in quei angusti spazi

Percorse ora da anime

Candide

Ora da dannati

Affannati come cavalli

Da soma o da corsa

Che il loro triste giogo

M'appesantisce?

Una strana calma m'addolcisce

Quel tormentato cammino

E seguo piste tempestate

D'eventi

Mutati solo dal vento

Quel sogno infranto

Quell'agonia pericolante

Dondolante

Figure forse ignote

Paesaggi impalpabili

Sensazioni mutevoli

M'appaga

Che il male minore

Sia quello di non dire

Mai dov'è la fine

Per porre un limite ad esso

Ed a tutti gli eventi?

Che Carthago fosse predestinata

A tal fine ed a continuare

La sua vita nel ventre molle

Ed adiposo dell'Urbe?

Che i suoi semi abbiano generato

E partorito fianchi molli

E seni grondanti di latte

Nella pastorale e bellicosa

Città tiberina?

Ed altre navi giunsero a Carthago

Grondanti d'armi e volti bellicosi

Pronti ad estirparle ogni segreto

Tutto era stato preparato

Per questa trasformazione

Per questo trasloco

Dal volto giovane e superbo

dagli occhi carnosi

distrussero e rubarono tutto

strapparono persino

i segreti celati dalle urne

portarono via le ceneri

da cui nascevano le palme

 

Lode a Carthago

Culla di civiltà

Dove le donne

Dalle vesti imperiali

E dai fianchi dondoleggianti

Irradiano il mare

Di freschi petali

Ogni qualvolta

Un eroe ulisseiano

Si getta

Ai loro piedi

E le onde marine

Allontanarono quei petali

Da Carthago fin sotto le stive

Di quelle navi trasportanti

Volti gonfi di grugniti

Tutti dimenticarono

Velocemente l'evento

Ma nuovi semi

Furono trapiantati

Aldilà della riva mediterranea

Una terribile vendetta

Covava sulle rive tiberine

E la città ne fu improvvisamente

Pervarsa

Qualcosa risorgeva

Qualcosa rinasceva

E si diffondeva

Senza apparenti ostacoli

Qualcuno ritornò a Carthago

Ma lì non c'era più niente

Da distruggere o rubare

Carthago risorgeva in altri posti

E l'urbe ne fu improvvisamente

Innamorata

Fu questa la vendetta di Carthago

Una fioca luce attraversa

Il cielo ombroso

Mi dice che lì c'è Carthago

Pronta a risorgere

Ogni qualvolta

Una nave

Colma di volti bellicosi

Attraversa il Mediterraneo.