FOLGORAZIONE MATTUTINA

di Cesare Pavel Berlenghi

dall'opera "Le colline lontane (dei fiori del male)"

 


Il padre di Sally trovò rifugio

Nella grande bottiglia di whisky

In un frettoloso ed indifferente maggio

La madre di Sally passeggiava con l’husky

Faceva freddo e portava l’eskimo

Nel grande fiume circolante acqua di vene

S’affogò la luna

Risorse s’affogò risorse

Intreccio di fili di lana le stelle

Negozi lampione notturni

La madre di Sally passeggia

Lungo il grande fiume

Il lampione illumina

I suoi bottoni dorati

La pelle bianca

Spazi aurei d’imprevedibili abissi

La notte, manto di foca

Amanti e baccanti denudate

Della loro corporea fondina

Sally orfana dei suoi sogni

Al mantice di latte

Come mandibole rotte da schiaccianoci

In rapidi orgasmi come tastiere di cassa

Chi batte la cassa stasera?

Chi suona pianoforti senza tasti?

Il pianista del bar s’è ingoiato una nota ignota

Chi suona stasera sull’altare dell’ignavia?

Il pianista orfano delle note

Musicali barattate come stracci

Rifiuti di mercantile lascivia

Quanti sono i bari imbroglio eterno?

Ognuno è orfano, sempre,

di qualcuno

di qualche cosa.

La notte manto di foca, le stelle

Acrobazie di trapezisti schizzi

Cromati di bottiglie ubriache.