IL LIMITE-(THE LIMIT) di Cesare Pavel Berlenghi 06-02-00

Delimitare il volo del gabbiano

In gabbie dorate prive di venti

Quale evento stolto

Può impedire la corsa

Della gazzella rincorsa

Dall'affamato leone?

Strozzare il rio alla foce

Per impedirgli l'orgasmo marino

Quale oscuro sortilegio

Potrà soffocare l'innamoramento

Della dura roccia

Verso le correnti marine?

Assurdità arbitraria o forse

Casualmente infamante

L'ostacolo interposto

Come potremmo ammirare, in seguito,

spiagge dalla finissima sabbia?

Su di essa

Riflette la luce solare

Sulla roccia non sempre

O quasi mai

Voler affettare come fette d'angurie

Il dolore dal piacere

E dire: qui inizia e qui finisce

Come scorgere nelle rughe o crune del viso

Atti di coraggio o timore

Impossibile scindere la speranza

Dall'attesa di gioia

Pensate che tutto ciò che apporta

Piacere abbia origine dal piacere

O che tutto ciò che apporta dolori

Abbia origine dai dolori?

Scrutare nell'animo

Pieghe umide di lacrime

Delimitarne il confine

Tra le pieghe del viso

Umide labbra

Slanciate

Verso

Il volo del gabbiano

La corsa della gazzella

Corpi nudi aggrovigliati

Nell'amore il nono notturno chopiniano

Similmente

Alla corsa

Del leone

Della gazzella

Al volo del gabbiano

In amore non c'è mai pace

Si lotta

La vittima

Diviene complice

Del carnefice

Sublime farsi affogare in un bicchiere di birra.

L'amata tagliò le vene dell'amato

Ne bevve il sangue

Divenne immortale

L'amato chiedeva di non morire

Ma l'amata lo uccise e lo risuscitò.

Nessuno degli altri mortali

Poteva vederli

Erano diventati immortali.

CESARE PAVEL BERLENGHI