TEMPO SQUARCIATO

di Cesare Pavel Berlenghi 26.02.01

 

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Ed il tempo fu per noi

Mesto e pugnace

Come spine di melograni

Nessun chicco potette essere colto

Mentre l’ombra cornuta

Riposa all’angolo di corpi

Congedati lungo corridoi

Animati da demoni

Come parabrezza di mani incallite

Nessuno sforzo

Nessun tentativo

Riuscě a cogliere nel segno

Frutti ormai maceri

Idee orfane delle menti

Partorienti

Amplessi di vuoti

Mai collassati né genuflessi

Alle intrecciate maglie

Di destini di vita

Banale

Comune

E pur presente

Quale miopia poneva l’obbligo

Di scelte forzate e non appaganti

Se non terribili gioghi incarniti

Da carogne perni di destini

Incrociati e non cercati ?

Eppure quel tempo cosi mesto e pugnace

Che fu certamente una fornace

Per un certo lasso di tempo

Ebbe la vista di falchi rapidi

Come lampi squarcianti

Nuvole grigie ed attonite.