Nuovo gruppo di Protezione Civile Intercomunale “VALTRAVAGLIA”

 
Il 30 Giugno 2002, presso la grande tensostruttura Pro-Loco nel comune di Brezzo di Bedero (VA) si è tenuta la cerimonia inaugurale e di presentazione al pubblico ed alle autorità del Gruppo INTERCOMUNALE di Volontari di Protezione Civile “Valtravaglia”.
Numerose le autorità invitate e le rappresentanze di gruppi ed associazioni di volontari nel campo della Protezione Civile della Provincia. Tra queste, particolarmente significativa la presenza della PROCIV di Gallarate che – al ternine della Cerimonia, dopo una breve preghiera e la benediazione impartita ai presenti ed in special modo ai volontari ed ai loro mezzi – dal parroco di Brezzo di Bedero, Don Domenico -, hanno provveduto al pranzo (con gustose e generose porzioni di pasta al ragù) che l’organizzazione ha potuto offrire a tutto il pubblico ed alle autorità testimoniando e presentando -tra l’altro- un tratto caratteristico della collaborazione tra le realtà di volontariato e come esse operano sul campo.

l’iniziativa per la formazione di un Gruppo Intercomunale (GI) è stata lanciata nel corso del 2001 dal Comune di Castelveccana agli altri Comuni della Valtravaglia ed ha raccolto le immediate adesioni delle amministrazioni di Brezzo di Bedero, Germignaga e Brissago Valtravaglia. Dopo qualche mese, anche Mesenzana è confluita nell’iniziativa rafforzando il Gruppo.
Tutte le amministrazioni citate, con alto senso civico ed entusiasmo, si sono subito ritrovate pienamente in accordo su temi di comune e pratico interesse nonchè di sicura valenza sociale quali il volontariato “di pubblica utilità” (come quello di Protezione Civile) e dei principi relativi, quali il preservare la possibilità di ogni cittadino al Diritto-Dovere per la tutela della Patria -specie al verificarsi di calamità- a cominciare da ciò che più ci è prossimo.

E’ stata una bella soddisfazione il veder convergere varie amministrazioni su questi temi! Temi e condizioni già sperimentati e vissuti pochi anni prima da un primo nucleo di cittadini della valle (per lo più residenti in Castelveccana e Portovaltravaglia) che proprio sulla scia di questo stesse idee e concetti, con altrettanto entusiasmo poterono concretizzare il proprio desiderio di dedizione facendosi volontario presso il Gruppo comunale di Castelveccana, operativo sin dal 1997 grazie alla lungimiranza dell’amministrazione guidata dall’allora sindaco G.Barassi.
Questi stessi cittadini con altre ‘nuove matricole’ possono dunque meglio continuare la loro opera grazie all’intesa ed allo sforzo congiunto delle cinque amministrazioni comunali guidate dai sindaci D.Boldrini (Brezzo di Bedero), M. Badiali (Brissago Valtravaglia), G.Garagnani (Germignaga) e M.Geronimi (Castelveccana) e A.Rossi (Mesenzana).
Il neonato gruppo intercomunale VALTRAVAGLIA è dunque partito avvantaggiandosi di poter scalare sulla struttura e l’esperienza del preesistente gruppo comunale di Castelveccana che, pertanto, è cessato formalmente di esistere per rifondarsi quale nucleo di partenza del nuovo soggetto operativo.

Istituzionalmente compiuta la nuova realtà, le amministrazioni dei cinque Comuni attendono ora la collaborazione e l’adesione della cittadinanza come anche il supporto di altre istituzioni pubbliche –Provincia e Regione in primo luogo – e private. In tal senso, sentiti ringraziamenti sono stati espressi alle ditte “F.lli Dellea”, “INCA”, “Whirlpool Europe”, ”Pedroli Alessandro”, “Pezza Ernesto”, “Termoidraulica Martone”, ”Albertoli J.M.”, “Nautica 2000”, fam. Mentasti Granelli e “Grafica Crepaldi” che in più occasioni ed a vario titolo hanno già supportato l’iniziativa e l’intraprendenza dei suddetti volontari di Castelveccana a beneficio dell’intera comunità, favorendo anche la recente evoluzione a Gruppo Intercomunale.

I cinque comuni membri sono giunti al tal risultato ratificando una snella e flessibile convenzione – dove alcuni parametri sono rivedibili ogni anno- e che sancisce il patrocinio al Gruppo, ne disciplina la conduzione e stabilisce una data copertura economica per il sostentamento dello stesso.
Altri comuni della Valtravaglia potebbero in futuro venire a completare la partecipazione all’iniziativa riunendo il quadro geografico di pertinenza in modo più omogeneo e naturale. Esistono infatti tutti gli elementi per una fruttuosa cooperazione sul campo di quei valori sociali di sicuro interesse e vantaggio per tutta la Comunità della Valtravaglia e non solo!

Durante la cerimonia – intervenuti l’Assessore Provinciale Christian Campiotti, il Sindaco di Brezzo di Bedero Daniele Boldrini ed altri rappresentanti dei Comuni patrocinanti l’iniziativa-, si è sottolineato che questo tipo di iniziative, rappresentano una valida forma di cooperazione, vantaggio e risparmio -specie tra piccoli comuni- per le sinergie che ne derivano nonchè un’ottima chance di ‘progresso sociale’ poichè sono in grado di coinvolgere i cittadini che vi si dedicano attivamente in autententiche “esperienze di carattere sociale” dove umana solidarietà e sensibilità ambientale costituiscono i motivi centrali.

Tali valori sono anche alla base della presa di posizione delle Amministrazioni sottoscriventi la convenzione e che – col loro patrocinio- ne testimoniano l’importanza presso la cittadinanza.
Questa presa di coscienza “culturale” delle Amministrazioni viene ancora prima della possibile efficienza / capacità operativa che il gruppo di volontari sarà in grado di fornire. La convenzione sottoscritta non è infatti una polizza assicurativa nè contro le catastrofi e le avversità e nemmeno una garanzia di immediata soluzione o rimedio alle stesse: i comuni sono ben consapevoli che ‘più cittadini raccoglieranno questo invito ‘al mobilitarsi’, tanto di più si potrà fare”. In questo senso, gli Assessorati alla Cultura dei cinque Comuni, si sono impegnati nel curare gli aspetti motivazionali, relazionali e promozionali della dimensione del volontariato verso la cittadinanza come anche dei principi di coscienza civica che stanno alla base di questa iniziativa. I sindaci ed i loro collaboratori intuiscono infatti perfettamente la dimensione del volontariato “di pubblica utilità” quale forma di ‘progresso sociale’: stimolo per tutti ad interessarsi e muoversi concretamente per tutelare ciò che più ci sta a cuore in questa nostra Italia (e non solo). Ecco perchè questa iniziativa è un evento che ha decisamente più lati critici nel versante sociale-culturale del volontariato che non della Protezione Civile in se'.


Si auspica dunque che molti cittadini, forti di sincere motivazioni, con spirito costruttivo e collaborativo, si rendano disponibili nel corso degli anni a questa iniziativa che non è troppo definire con il clima che si tende a vivere nel gruppo: ‘un’esperienza di condivisione e amicizia’. Infatti, oltre alle attività prettamente operative tipiche della Protezione Civile, il gruppo è anche luogo per maturare significative esperienze di vita nonchè embrionale occasione perchè nelle nostre valli si torni -almeno un poco- a ‘far paese’, ossia una possibilità privilegiata per riscoprire e rivivere quei valori e quel clima di umanità e di rispetto per la natura, vissuti dai nostri padri. Stati esistenziali la cui naturalezza e quotidianità ne ha fatto dei precisi caratteri facenti parte integrante della ns cultura locale (prevalentemente contadina) e che oggi – le esigenze della vita moderna – rischiano di farci perdere-. In quest’ottica, le attività sul territorio (…senza aspettare le calamità: ad es pulizia/riassetto sentieri, corsi d’acqua, ecc.), divengono anche occasione per riscoprire e riappropriarci del nostro patrimonio vivendone i problemi e cogliendone sempre –ogni volta- la bellezza.
Con un ‘briciolo’ di <<positivo orgoglio>>, si può affermare che la struttura del GI ed il suo corpo volontari è di fatto una formulazione che incarna un’espressione di solidarietà diretta e concreta delle nostre genti: strumento e organizzazione sinergica per una risposta attiva contro il muro dell’indifferenza, dell’individualismo e della superficialità che sembrano imperare nella società contemporanea. Ciò vale naturalmente per ogni altro Comune o forma di associazione che si ponga quale catalizzatore della cittadinanza su questi temi.

Pertanto, tutti coloro che volessero verificare la propria disponibilità a collaborare, potranno segnalarsi presso gli uffici della Polizia Municipale dei cinque Comuni costituenti il Gruppo Intercomunale (qualunque cittadino della CEE con più di sedici anni). Le amministrazioni dei suddetti comuni saranno ben liete raccogliere numerose adesioni ad integrazione dei volontari attuali per un ruolo che –idealmente- coinvolge tutti quanti – nessuno escluso -: la tutela della nostra Patria.

Fugando retoriche scuse e pseudo-motivazioni di comodo (tipo “…già pago le tasse”, “…è lo Stato che deve fare”, o ancora “ma perchè proprio io che già faccio questo e quello…”), si tratta di recuperare delle profonde motivazioni ed adoperasi in prima persona (cittadini come amministrazioni) per coadiuvare al meglio le forze che lo Stato ha preposto a dati compiti e che non sempre possono essere assolti data la portata degli eventi o la natura degli stessi.
Sicuramente ognuno ha qualche cosa da dare. Da suggerimenti derivanti dalle proprie esperienze fino a qualche ora di lavoro al mese. In un clima di sana condivisione, l’apporto di ognuno può fruttare molto assieme a quello di altri. …il bello è che “più ti ci metti, …meglio stai!” Ogni cittadino può farsi avanti anche solo per verificare le proprie disponibilità: è un dovere di tutti. Il migliorare il mondo in cui viviamo dipende anche da tutti noi.
E’ sufficiente adoperarsi anche limitatamente alle proprie aspirazioni o passioni: gli scenari d’intervento spaziano dagli incendi boschivi alle attività lacuali del gruppo sommozzatori passando dalla gestione del supporto (mezzi, formazione, etc) e varie altre situazioni…

Infine, si spera che l’iniziativa formulata in Valtravaglia, possa spronare simili intenti anche nelle valli limitrofe che, come la nostra, sono tutte caratterizzate da piccoli comuni, che se lasciati soli, date le intuibili condizioni economiche e l’occaasionalità di avere o no delle persone disposte a farsi carico di date responsabilità, non potrebbero agevolmente produrre un’efficace sforzo di creazione di un valido gruppo di volontari e/o il contemporaneo sostegno per lungo tempo.
Un’iniziativa condivisa può invece essere produttiva ed efficace. E non solo nel campo della Protezione Civile (…). Infatti, oltre al beneficiarne la “protezione civile”, i risvolti e le implicazioni dell’iniziativa potranno progressivamente ben impattare i cittadini evidenziando la bontà della visione politica attuata dalle amministrazioni comunali volte ad una maggiore sensibilizzazione e coinvolgimento dei cittadini su temi di “cosa pubblica” avendo al contempo ben presente l’insita dimensione di ‘pregresso sociale’ del volontariato che ben può influenzare ed animare il clima vitale di un intero paese.

Ed ora tocca a te! …Ti aspettiamo! Ciao.


Informazioni addizionali:

Ecco come è nata l’iniziativa a Castelveccana. La prima cosa da considerare e che Castelveccana è un piccolo comune di nemmeno 2000 abitanti…
Dopo le calamità degli eventi alluvionali verificatisi nell’ottobre 2000 e che ha visto il Gr Comunale di Castelveccana –unico esistente in Valtravaglia- pesantemente impegnato in valle per vari giorni (ed in special modo nel territorio di Porto Valtravaglia), sono emerse due riflessioni tra i volontari ed i responsabili: ciò che è successo ed i rivolti economico-sociali.
Gli eventi occorsi -collocabili sul piano operativo-pratico- hanno dato una ulteriore conferma dell’utilità di poter disporre di un Gruppo comunale di Volontari a disposizione dei Sindaci - in definitiva si tratta di concittadini che si adoperano concretamente ‘per la cosa pubblica’ - mentre circa il secondo, nato sul piano del confronto con “gli altri”, ha evidenziato certi “vuoti” (da mancanza di spirito reattivo, a carenze ‘culturali’ e lacune di modelli di pensiero), mentre -dalla “ns parte”- la preparazione è costata (e continua a costare) impegno e sforzi (anche in termini di spesa) col rischio di uno ‘scarso ritorno diretto’: motivazionale dei volontari e dell’amministrazione ancor più di quello economico!
Il gruppo è stato infatti impiegato per oltre l’80% del tempo al di fuori del Comune di Castelveccana e con tutti i mezzi di cui disponeva reggendosi esclusivamente sulla motivazione interiore dei volontari. Tutto ciò fa certamente onore alla generosità ed all’altruismo – cui i volontari non sono venuti meno - ma “incespica” sul piano del sostegno economico al gruppo stesso (a carico solamente di un comune) ed ancor più alle concezioni socio-politiche a riguardo.
Certo non si deve essere venali in casi di necessità ma – proprio per questo- è altrettanto giusto ‘spartire’ la sorte ed affrontarla assieme. Ecco dunque delinearsi in maniera più chiara l’idea di un quadro più vasto dove il tutto possa essere saldamente configurato all’interno di una più ampia cornice di consenso generale (dei cittadini e delle amministrazioni) tramite una struttura pubblica debitamente supportata e che possa più formalmente e precisamente porsi quale catalizzatore di quei cittadini che con sincera disponibilità e spirito di dedizione si adoperano per la collettività forti di salde convinzioni morali circa i valori dell’umana solidarietà e della tutela ambientale.

Tale struttura sarebbe dunque anche la democratica e tangibile espressione politico-sociale della cittadinanza della valle dove poter concretizzare il suo stesso Diritto-Dovere di mobilitarsi in caso di necessità – avendo uno strumento comune (la forza del gruppo espressa dai volontari e dai mezzi di cui possono disporre) per reagire in maniera attiva e concreta agli eventi, rifiutando dunque atteggiamenti e pensieri di passività e sgomento di fronte alle avversità che possono colpire chiunque. Coscienza civile, dignità e compartecipazione sono stati i concetti base che cancellando ogni tentazione di calcoli opportunistici e coniugati alla concomitante campagna dell’ONU che ha proclamato il 2001 Anno Internazionale del volontariato – proprio per sottolineare il valore ed il contributo che i volontari danno alla società in tutto il mondo- hanno convinto e spinto l’amministrazione di Castelveccana guidata dal Sindaco Mauro Geronimi, in accordo ai “suoi” volontari, a lanciare una chiara iniziativa agli altri comuni della Valtravaglia. …Il resto è storia di oggi.


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