In un momento storico di crisi di alcuni valori di riferimento, parlare di volontariato può sembrare una stravaganza. Non è così, anzi, proprio in questo contesto acquista valore fondamentale dedicare il proprio tempo libero a chi ha bisogno. Una tale forma di partecipazione e decisione è una condizione vitale per migliorare la qualità della vita di molti altri uomini. Nelle società industriali avanzate, dove tutto sembra funzionare al profitto, i rapporti fra gli individui risultano conflittuali perché fondati sull'odierna logica capitalistica che li mette in condizione di farsi continuamente la guerra non

perché "incompatibili" fra loro nel processo di crescita comune ma perché inconciliabili nella lotta per il potere cui essa conduce. Mutare le condizioni sociali dell'esistenza significa anche trasformare profondamente la natura dei rapporti fra gli individui. La vera forza di cambiamento e di umanizzazione è rappresentata dal volontariato; soggetto fresco e innovativo del cambiamento, la sua azione personale è funzionale solo al benessere del singolo e della collettività. E' evidente che le motivazioni dell'impegno variano da persona a persona, ma l'obbiettivo è unico: auitare l'uomo a stare meglio. Questa è la

novità. Non bisogna però chiedersi se la novità che permette l'apertura verso il simile provenga da un'azione o da un pensiero, poiché essa è ugualmente un atto che può essere pensato o un pensiero che può realizzarsi. Oggi, bisogna prendere atto con piacere, sulla base delle esperienze m corso di una certa tensione vitale personale che si presenta in modo omogeneo a livello di comportamento collettivo. Questo comportamento ha a suo fondamento la

creatività e la spontaneità umana che consentono, se autonomamente sviluppate, una crescita reale e integra del singolo contestualmente a quella dei suoi simili. Oggi molte cose sono cambiate anche nei rapporti tra il singolo, i gruppi di volontariato e le istituzioni. Da parte di queste ultime a tutti i livelli c'è una maggiore sensibilità. Non sono poche le occasioni nelle quali il privato organizzato, volontario, si trova a collaborare gomito a gomito con le istituzioni; basta per esemplificare alcuni momenti come l'assistenza agli anziani, ai portatori di Handicap o la protezione civile. Certamente ci sono ancora molti

settori da perfezionare e meglio comprendere. E' il caso dei tanti volontari delle Croci di assistenza che giorno e notte si trovano a vivere piccoli e grandi drammi. Senza il loro apporto e la loro opera meritoria, sicuramente avremmo qualche persona in meno in vita e qualche dramma in più. E' in questo contesto che si inserisce l'azione meritoria e lodevole dei tantissimi volontari della Croce Verde Lissonese ai quali va tutta la gratitudine personale e dell'Ente che rappresento per quello che sono riusciti a fare in questi anni pur con le modesto risorse disponibili. Rimane l'impegno, essendoci spazi ancora disponibili

per migliorare il lavoro dei tanti volontari, di essere vicino alla Croce Verde Lissonese perché possa rappresentare esempio di volontariato no-profit. La mia convinzione è che c'è ancora molto da fare per migliorare il lavoro di tanti volontari e l'Ente che rappresento è sensibile e disponibile a questo sforzo di miglioramento.

         ASSESSORE AL BILANCIO, PROGRAMMAZIONE FINANZIARIA,

             DEMANIO E PATRIMONIO, PROTEZIONE CIVILE

                 DELLA PROVINCIA DI MILANO

                    Domenico Zambetti