OGGETTI | |||
Ribbon | Javelin | Elixir | Fire Armlet |
Megalixir | Speed Source | Enhance Sword | Dragon Fang |
Neo Bahamut Materia | Ether | Hi-Potion | Kaiser Knuckle |
Reflect Ring | MP Turbo Materia | Poison Ring |
Quella notte la temperatura era particolarmente
bassa e decisamente non era il momento migliore per scalare il dirupo a mani nude, ma non
avevamo alternative. Iniziammo a scalare il pendio, ma il freddo ci penetrava nelle ossa e
non potevamo fare altro che scaldarci un poco non appena mettevamo i piedi su qualche
sporgenza (nulla di impegnativo: premete ripetutamente e con una certa velocità il
pulsante A prima di ogni scalata. Il massimo è 38 gradi, ma se la temperatura dovesse
scendere sotto i 27 finireste svenuti per svegliarvi al rifugio ndXAM). Per fortuna
riuscimmo a raggiungere lingresso di una caverna ed entrammo. Nemmeno qui la
temperatura era alta, ma si poteva resistere, così proseguimmo oltrepassando le due
arcate nella caverna successiva. Ora salimmo le scale per uscire dalla cavità a sud;
proseguendo verso est riuscimmo a trovare un incavo che nascondeva un forziere contenente
un Ribbon. Quindi, tornati sul sentiero principale, avanzammo verso nord, per voltare poi
a ovest, attraverso lentrata. Oltre il ponte di ghiaccio nella terza caverna il
cammino si fece arduo (premete il tasto ASSIST per visualizzare lindicatore della
vostra posizione: sarà più semplice avanzare ndXAM); raggiunta la cima del sentiero,
diedi unocchiata al bordo che con una spinta (prima opzione, poi spostatevi a
destra), rovinò di sotto, liberando il passaggio sopra di noi. Tornammo alla caverna dove
avevamo recuperato il Ribbon e, aperto il forziere di nord-est (un Javelin), fummo di
nuovo dinanzi al passaggio, ora libero. Senza indugio proseguimmo a nord, seguendo il
nuovo sentiero che ci condusse allesterno; di nuovo il gelo! Ci arrampicammo
seguendo le stesse precauzioni della volta precedente; al primo bivio, proseguimmo verso
lalto per raggiungere la prima sporgenza. Come ci fummo scaldati continuammo
lavanzata verso lalto, voltando, al successivo bivio, verso destra. Dalla
nuova sporgenza, dopo qualcuno dei soliti saltelli, salimmo ancora sino a raggiungere la
successiva, ove si poneva un dubbio: sinistra o destra? La via di sinistra presentava la
solita bandierina, quindi non dubitammo un istante e arrivammo infine alla seconda
caverna. Notammo un Save Point tra un forziere ceh non potevamo raggiungere e
luscita, quindi ci dedicammo allaltro cesto nellangolo sud-est del posto
(Elixir). Uscimmo allaperto passando dallapertura nord e seguimmo il sentiero
sino a trovarci di nuovo al chiuso. Sulla destra un forziere contenente una Fire Armlet,
sulla sinistra quattro stalattiti giganti (Icicle),
che non esitammo ad affrontare. Continuammo a combattere (prima opzione dopo ogni
vittoria) sino al forziere per ottenere un Megalixir, quindi diretti verso
lapertura, saltammo di sotto (seconda opzione). Nellangolo nord-ovest trovammo
uno Speed Source, poi uscimmo allaperto attraverso lapertura che i pezzi di
ghiaccio precipitati avevano spalancato. Il lungo sentiero (sul quale trovammo un cesto
contenente lEnhance Sword, una delle mie armi) tornava indietro conducendoci di
nuovo nella caverna che avevamo appena lasciato. Proseguimmo senza porci domande e,
dinanzi alla parete rocciosa, iniziammo la terza scalata. Alla deviazione, prendemmo verso
destra e, alla sporgenza successiva (ricordatevi della temperatura! NdXAM), la via di
sinistra che tenemmo prendendo la deviazione che conduceva verso lalto, proprio
allimboccatura di unultima caverna. Doveva essere il posto che stavamo
cercando; un Save Point non distante da una pozza di luce, che ci curò le ferite. Era la
panacea, perché in quella caverna ci imbattemmo in qualche Molbor (indossare il Ribbon!
ndXAM), che ci insegnò lo Smelly Breath e ci regalò un M-Tentacles, mentre i Blu Dragon
rilasciarono delle valide Dragon Armlet. Proseguimmo verso destra, ma ci sentivamo che
qualcosa stava per accadere; infatti, non facemmo in tempo a scorgere tutte quelle nere
creature intente in quella che pareva una processione, che un enorme drago (Schizo) ci attaccò. Nonostante le ferite (tornate
indietro se volete curarvi ndXAM), proseguimmo lungo il sentiero che conduceva
allesterno, poi non ci restò altro che scalare il muro ghiacciato per raggiungere
la cima della montagna. Quando realizzammo quello che era, un brivido ci scosse e non
potemmo fare a meno di rabbrividire: una cometa aveva creato quellenorme cratere
secoli prima e ora Sephiroth stava per invocarne una seconda!
Senza perdere tempo, scendemmo lungo il sentiero avanzando verso il centro illuminato. Sul bordo di una roccia recuperammo il Neo Bahamut Materia, ma potevamo fare ben poco per il nero figuro morente e, notando il Save Point su una roccia poco distante, proseguimmo oltre. Altri due tizi oscuri morirono quando cercammo di avvicinarli rilasciando un Ether e una Hi-Potion, così ci trovammo dinanzi alla prima aura verde. Tentando di attraversarla, fummo rigettati indietro e attaccati da un drago (Wind Wing). Capito il trucco, non appena la potenza della barriera si abbassò la attraversammo; ora erano molte le creature nere che avanzavano lente e agonizzavano sul sentiero. Ormai non ci facevamo più caso, così, dopo aver raccolto il Kaiser Knuckle allinterno del forziere, raggiungemmo la seconda aura. Questa era più potente e dovemmo aspettare che fosse quasi invisibile per attraversarla con una corsa veloce. Oltre Sephiroth ci attendeva; dopo aver ucciso un paio di creature oscure, si rivolse a noi chiamando a se lesperimento mutante che già avevamo affrontato (Jenova-Death). Il Black Materia era nostro, ma non potevo trattenerlo, avrei rischiato di consegnarlo in mano al nemico per la seconda volta, così lo diedi in custodia a Red XIII (anche Barret è disponibile ndXAM) e parlai a Tifa.
Proseguimmo lungo la strada, recuperando un MP Turbo e un Poison Ring da un forziere nei pressi di un Save Point e ci trovammo dinanzi la terza barriera. Questa volta dovemmo prestare attenzione alla scomparsa del flusso di energia, alla diminuzione dellaura e allannullamento dei fulmini, prima di passare. Oltre doveva attendermi una sorpresa che non aspettavo: Nibelheim di cinque anni prima.
Vidi Sephiroth aggirarsi per il paese, ma accanto a lui era un soldato che mi somigliava e che lui chiamava Zack, il ragazzo perduto dai genitori a Gongaga. Poi ci trovammo in una stanza rosa dalle fiamme, in compagnia di Sephiroth, che iniziò il suo racconto; voleva convincermi che non ero mai stato in quel posto cinque anni prima, perché ero un suo clone, un esperimento del professor Hojo. Cercai di ribattere, poi chiesi aiuto a Tifa e lui mi mostrò una foto che mi ritraeva con lei e Zack. Unaltra di quelle fitte mi pervase chi ero veramente?
Mi trovai con il resto del gruppo e insieme a
Rufus, Scarlet e Hojo dinanzi a un mostro bloccato al centro del cratere in un enorme
lastra di ghiaccio e Red XIII mi consegnò il Black Materia. Sapevo che sarebbe accaduto;
non ero io quello che volava da Sephiroth e gli porgeva il potente prezioso. Lintero
cratere fu scosso sino nel profondo e gli altri fecero appena in tempo a fuggire sul
velivolo, prima che i cinque enormi mostri che erano rinchiusi da secoli ritrovarono la
libertà perduta. E quello sguardo di distruzione fu lultima cosa che vidi, prima di
cadere nelloblio.
Tifa vi spiegherà quello che accadde dopo.