IL TEMPIO DEGLI ANTICHI

OGGETTI
Trident Mind Source Silver Rifle 2 Turbo Ether
Rocket Punch Luck Plus Materia Morph Materia Princess Guard
Ribbon Trumpet Shell Megalixir Nail Bat
Work Gloves Dragon Armlet Summon Bahamut Materia Gigas Armlet

cl.gif (18352 byte)Ma quando giungemmo l’austera costruzione degli antichi era già stata violata; parlando alla creatura nera venimmo a sapere ciò che Sephiroth cercava, la Black Materia. Entrando, trovammo Tseng in fin di vita; nemmeno lui aveva potuto opporre resistenza al potente avversario; ci restituì la Keystone che appoggiammo sull’altare per entrare nel cuore del tempio. Ci trovammo un filo sperduti nel dedalo di scale e corridoi che ci avvolgeva; puntammo verso nord, poi ovest e infine nord ancora per scendere tramite la scala. Ci infilammo nell’apertura, voltando subito alla destra per scendere dalla liana. Nel forziere oltre la lunga scalinata c’era un Trident. Continuammo allora a est, quindi scese le scale, iniziammo a scalare l’alto muro grazie alle liane che gli erano cresciute addosso. Superata l’apertura (che, per qualche strano sortilegio non potevamo oltrepassare), salimmo ancora delle scale; l’Antico che ci aspettava per indicarci la via fuggì, ma prima di seguirlo scalammo ancora una parete per raggiungere una piattaforma su cui stava una Mind Source. Scendemmo allora le scale ed entrammo nella stanza che doveva rivelarsi la dimora dell’uomo (oltre a contenere un Silver Rifle). Ci ristorammo presso di lui e acquistammo quello che ci mancava per proseguire.

Fuori dal piccolo rifugio, salimmo di nuovo le scale per scendere dalle liane, dirigendoci ora verso sud-ovest; raccogliemmo il Turbo Ether e proseguimmo lungo la scalinata che sembrava non finire. Ancora una piccola serie di scalini a ovest, quindi proseguimmo lungo il passaggio di sud-ovest sino alle liane, che scalammo non prima di aver recuperato il Rocket Punch dal cesto. Giù per le scale e a nord-est sino a un altro groviglio di liane, nei pressi di un secondo Antico. Fuggì come il suo compagno, ma noi scalammo le liane per procedere lungo le scalinate, passare sotto a un arco e continuare a est scendendo una scalinata. Scalammo ancora un groviglio di liane e, sulla nuova piattaforma, proseguimmo a ovest sotto alla scalinata per raggiungere un Luck Plus. Recuperato il bottino, tornammo sui nostri passi sino al punto dove ci attendeva l’Antico per seguire il suo cammino; procedemmo allora verso est fino al termine del percorso, quindi a sud e a est di nuovo per entrare nell’apertura. Non appena l’Antico ci vide, fuggì, lasciandoci soli in una stanza piena di macigni che ci rotolavano addosso. Presentavano una cavità, così, guidando i miei compagni, mi portai esattamente sotto lo spazio vuoto per proseguire sino a una deviazione del percorso, che ci concesse un po’ di fiato. Dinanzi a una pozza d’acqua che ispirava tranquillità, raccogliemmo il Morph Materia per proseguire; ma al termine del percorso, quando i massi cessarono di arrivare, Aeris sentì una forza chiamarla all’acqua. Non appena si avvicinò, una luce ne scaturì mostrandoci quello che doveva essere accaduto, avvisaglia del pericolo che stavamo correndo. Terminata la visione, parlammo all’Antico (meglio di un Save Point: potrete anche ripristinare l’energia ndXAM) e proseguimmo scendendo le scale. Ci trovammo dinanzi a un gigantesco orologio, una stanza con dodici vie d’uscita; noi ci trovavamo sulle 10, quale avremmo dovuto raggiungere?

Naturalmente ci saremmo presi la briga di esplorarli tutti.

I – Qui trovammo un forziere, ma all’interno non c’era la solita sorpresa, bensì un trio di mostri da combattere (Jamnesmy)

II – Il passaggio era bloccato dalle rocce, quindi tornammo indietro.

III – Altro forziere, altri problemi (8 Eyes).

IV – Questa volta un forziere con la Princess Guard, l’arma definitiva di Aeris.

V – Conduceva all’esterno su un passaggio che non potevamo raggiungere altrimenti, con un forziere contenente un Ribbon.

VI – L’uscita.

VII – Un forziere con un’arma per Cait Sith, Trumpet Shell.

VIII – Un Megaelixir.

IX – Un altro passaggio bloccato.

X – L’ingresso.

XI – Passaggio bloccato.

XII – Una stanza terribile!

temple.gif (39337 byte)Ma ci capitò di peggio; stazionando troppo su una delle lancette, non vedemmo l’altra che ci fece inciampare e precipitammo nel vuoto. Prima ancora di riprenderci fummo assaliti da due draghi (Ancient Dragon). Quando furono sconfitti, potemmo raggiungere il forziere e aprirlo per trovare una Nail Bat, una delle mie armi migliori (la migliore del primo disco ndXAM). Uscimmo dalla stanza per scoprire che eravamo passati dall’apertura protetta dalla magia; tornammo sui nostri passi e ci infilammo nel passaggio numero VI.

L’ennesimo Antico era pronto ad indicarci la via, fuggendo com’era sua abitudine. Dopo qualche tentativo lo raggiungemmo prendendolo proprio al momento dell’uscita da uno dei tunnel (andando a sinistra potrete saltare sul piano sottostante; non dimenticate il cesto, che contiene un paio di Work Gloves ndXAM). Ci curò dalle ferite come avevano fatto i suoi compagni, così potemmo entrare dalla grande porta che prima era chiusa. In quella che doveva essere la stanza centrale, avanzammo con cautela verso destra. E lì era Sephiroth, in parte corpo e in parte spirito; ci spiegò il grande potere racchiuso nel Tempio, poi scomparve; sentii una fitta alla testa e persi in sensi. C’era qualcosa di strano… Quando mi risvegliai i miei compagni mi mostrarono quello che avevano scoperto: una grande meteora che si dirigeva sul pianeta, dipinta sulla parete. Ora era chiara l’intenzione di Sephiroth!

Proprio quando eravamo giunti alla conclusione, la roccia del tempio iniziò a tremare e un enorme drago ci attaccò (Red Dragon).

Una volta sconfittolo non rimaneva molto tempo, quell’antica struttura sarebbe andata distrutta. Raccogliemmo la Bahamut Materia, poi mi volsi all’altare, dove era un oggetto dorato, la Black Materia. Non potevo fare a meno di toccarla, ma proprio allora Cait Sith ci contattò e ci disse di raggiungere in fretta l’uscita.

Tornammo sui nostri passi, attraversando la stanza dell’orologio, ma dinanzi al grande portale, un’ennesima creatura ci stava aspettando (Demons Gate).

Come la porta si aprì comparve il nostro compagno che ci aveva traditi, spiegando che solamente lui poteva prendere la Black Materia, perché il suo corpo era artificiale e la distruzione non gli avrebbe fatto effetto. Non appena la prese, il tempio crollò sulle sue spalle, lasciando un enorme cratere. In fondo a esso, un piccolo bagliore, il Black Materia. Scesi con Aeris per raccoglierlo, ma apparve Sephiroth e con una forza che proveniva dal mio profondo mi costrinse a lasciarlo a lui. Non mi sarebbe stato facile continuare a lottare dopo quel gesto. Prima di andarsene, attaccò Aeris e vidi le mie stesse mani tentare di fare la stessa cosa, ma i miei compagni mi fermarono in tempo, facendomi cadere in un oblio pieno di terribili sogni.

Quando mi risvegliai, mi trovavo a Gongaga Town, circondato dai miei amici, che pretendevano una spiegazione. Non sapevo che dire… non ero stato io… oppure era una parte di me che non conoscevo.

Uscimmo dalla locanda e dalla città per proseguire a sud sino alla spiaggia dove avevamo lasciato il Tiny Bronco. Aeris se n’era andata alla ricerca di un luogo che la stava chiamando; doveva essere lo stesso del mio sogno, dovevamo fare in modo di raggiungere quella foresta…